Gli apparecchi audio Kef offrono un’esperienza sonora immersiva, completa, adatta a chi vuole ascoltare anche i più piccoli particolari delle proprie canzoni preferite. Nell’offerta del brand britannico rientrano prodotti di ottima fattura come le casse da libreria Kef Q150, che coniugano un aspetto minimalista e asciutto a un sound ricco di sfumature. Ed è proprio da speaker come questi che si deve partire per comprendere tutto il fascino di un marchio che, a suo modo, ha accompagnato i cambiamenti della società inglese nel corso degli ultimi 60 anni. Sì, perché le origini di Kef si incrociano inevitabilmente con alcuni dei momenti cruciali del XX secolo. Nel 1961, l’ingegnere elettrico Raymond Cooke, veterano della Royal Navy durante la Seconda Guerra Mondiale, fonda la sua azienda a Tovil, a sud di Londra. Ad aiutarlo c’era Robert Pearch, che abbandonò la produzione di attrezzi per l’agricoltura per seguire l’avventura nel mondo della musica. Il nome KEF è una contrazione di Kent Engineering & Foundry, il nome della fonderia utilizzata da Pearch per la sua vecchia attività. Cooke aveva esperienza nell’audio, avendo lavorato per la BBC – la maggiore emittente britannica – per un anno. Dopo questa esperienza, decise di mettersi in proprio. Le idee erano chiare: andare oltre i soliti schemi di produzione delle apparecchiature Hi-Fi per offrire al pubblico qualcosa di diverso. Si arrivò alla prima innovazione dell’azienda, i woofer in sospensione acustica, cui seguì la produzione su larga scala di driver con coni di materiale diverso dalla carta, che rappresentava lo standard dell’epoca. Dopo il primo dispositivo commercializzato – lo speaker K1 Slimline – si arrivò nel 1962 al B139 “Racetrack”, altoparlante da libreria capace di offrire ottime prestazioni. La fine degli anni ’60 vide una forte collaborazione tra KEF e BBC, che portò alla creazione di prodotti come il monitor LS3/5A. Destinato inizialmente solo a un utilizzo professionale, si rivelò un successo anche sul fronte consumer, con oltre 50.000 coppie di speaker vendute nel mondo. Questi furono gli anni della consacrazione del brand, che nel 1979 arrivò al suo picco produttivo, con oltre 10mila unità realizzate a settimana. Negli stessi mesi, la regina Elisabetta insignì Raymond Cooke con l’Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico, una delle onorificenze più importanti del Regno Unito. L’impatto dell’impresa era ben avvertibile pure oltreoceano, con gli speaker KEF che venivano particolarmente apprezzati persino dagli audiofili statunitensi. Dopo i grandi successi, la compagnia andò incontro a una stagione meno fortunata. A seguito di un periodo di ristrutturazioni aziendali, il brand venne acquistato da GP Acoustics, società con sede a Hong Kong del gruppo Gold Peak. L’animo dell’attività, però, è ancora inglese. Le fasi di ricerca e sviluppo della maggioranza di diffusori e speaker, oltre che la produzione, vengono effettuate nell’originale sede di Tovil. Come visto, KEF continua a essere protagonista nel mondo dell’audio con un solo obiettivo: fornire un suono limpido, pulito, capace di far immergere l’ascoltatore nelle dinamiche della musica. Un obiettivo ambizioso e impegnativo, perseguito con tecnologie innovative come Uni-Q, che migliora la resa di tweeter e midrange.