Dolby ha in cantiere una nuova tecnologia che promette di rivoluzionare l’esperienza home cinema. Parliamo i Dolby Atmos FlexConnect, una tecnologia annunciata lo scorso anno e presentata per la prima volta a IFA 2023 di Berlino. A gennaio sono poi arrivati altri dettagli in occasione del CES di Las Vegas. Dolby Atmos FlexConnect si prefigge lo scopo di semplificare la creazione e gestione di un sistema per l’intrattenimento domestico, nello specifico la parte che riproduce l’audio.
Le differenze rispetto a tutte le soluzioni presenti sul mercato sono molte ma la più importante è una: il cuore del sistema non è un amplificatore o una soundbar ma il TV. É lo schermo a fungere da cervello e ad offrire tutta una serie di facilitazione che rendono la vita molto più semplice, soprattutto a chi non mastica questo tipo di tecnologia. C’è poi un grande pregio: trattandosi di uno standard non si appoggia a sistemi chiusi che obbligano ad acquistare prodotti dello stesso marchio o di un insieme limitato di produttori.
Dolby Atmos FlexConnect è una tecnologia che permette di creare un sistema audio wireless capace di supportare il Dolby Atmos. Per chi è interessato ad approfondire il funzionamento del Dolby Atmos, segnaliamo questo nostro approfondimento dove trattiamo tutti i principali formati audio. Come abbiamo scritto in apertura dell’articolo, il centro nevralgico è il televisore, che deve per questo contenere un hardware compatibile.
Si parla nello specifico di SoC realizzati da MediaTek, che ha già dichiarato la compatibilità nei suoi chip di ultima generazione. Questi processori sono molto diffusi nel mercato TV: MediaTek fornisce tra gli altri Sony, Panasonic, Hisense, TCL, Philips e altri ancora. Non a caso TCL e Hisense hanno annunciato di aver abbracciato la tecnologia Dolby, che arriverà prossimamente su alcuni modelli.
Al TV vanno poi affiancati i dispositivi per riprodurre l’audio: al momento i primi modelli non sono ancora disponibili ma è confermato che verranno proposti speaker di varie dimensioni, soundbar e subwoofer. Non c’è una configurazione prefissata: l’obiettivo è di dare libertà all’utente di cucire il sistema su misura dell’ambiente e delle sue necessità. Si partirà quindi da sistemi con magari 2 soli speaker e una soundbar, magari affiancati da un subwoofer per i bassi, per poi salire verso veri e propri home cinema più complessi.
In pratica si potranno avere componenti dedicati sul lato frontale e satelliti posti dietro, per avere un suono avvolgente che si espande anche in verticale grazie al Dolby Atmos. La grossa differenza con i sistemi tradizionali è rappresentata non solo dalla connettività wireless ma anche dalla facilità nella configurazione. Sul mercato ci sono già tanti prodotti che permettono di realizzare un sistema di intrattenimento audio senza fili.
Quello che offre Dolby Atmos FlexConnect è la semplicità: un TV che supporta la tecnologia Dolby può rilevare tutti i prodotti compatibili e propone un percorso guidato che non richiede alcuna conoscenza o azione specifica da parte dell’utente. La configurazione è automatica: gli speaker (o le soundbar, il discorso vale per tutti) emettono una serie di suoni che permettono di valutarne la posizione nella stanza e regolare il sistema per farlo rendere al meglio.
Non si deve perciò collocare ogni componente in un punto prestabilito, rispettando una serie di regole come accade con gli home cinema convenzionali. Dolby Atmos FlexConnect è studiato per ottenere il miglior risultato possibile con i componenti disponibili, indipendentemente dalla disposizione degli stessi. Gli automatismi servono per compensare le problematiche che di solito nascono nei comuni salotti, con speaker collocati in posizioni asimmetriche, sugli scaffali delle librerie o in altri luoghi tutt’altro che ideali.
Tutti i dati raccolti servono al “cervello” contenuto nel televisore per armonizzare il sistema, che può tranquillamente comprendere anche gli speaker integrati nello schermo. L’utente risparmia tempo e non deve avere un bagaglio di conoscenze tecniche per giungere a un risultato soddisfacente. Non serve nemmeno acquistare componenti di un unico produttore, come avviene nel caso di ecosistemi come quello Sonos. Ogni dispositivo compatibile funzionerà perfettamente con gli altri, chi lo commercializza non è importante.
Nel momento in cui scriviamo non c’è ancora una data di uscita per i primi TV e dispositivi audio compatibili. Al CES 2024 si è parlato di un debutto nel 2024 ma senza date precise. Dovremo pertanto attendere gli annunci che arriveranno probabilmente da TCL e Hisense in prima battuta, le prime ad abbracciare la nuova tecnologia, come abbiamo riportato in precedenza. Si dovrà poi capire se si potranno aggiornare alcuni dei modelli usciti nel 2024 e già dotati di chip MediaTek della famiglia Pentonic.
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