Vans Authentic si chiamava
Vans #44 nel 1966, quando iniziò l'attività della
Van Doren Rubber Company dei fratelli Paul e Jim Van Doren. Il modello anticipa di un decennio
Vans Sk8-Hi, un altro modello celebre del brand che ha resistito al passare del tempo e delle mode, giungendo pressoché immutata ai giorni nostri. Tutto cominciò con l'apertura di un negozio, solo tre modelli in catalogo e nessuno stock in magazzino. L'idea vincente fu una strategia di vendita diretta alla clientela, che tagliava fuori gli intermediari e consentiva di ricevere feedback preziosi dai clienti. Fu proprio grazie ai consigli degli skateboarders, che apprezzavano lo stile e la suola in gomma vulcanizzata delle prime Vans, a dare impulso alla creazione di quella che fu la prima scarpa sportiva specialistica per il loro sport. Il collare imbotto bicolore della Vans Era fu disegnato, nientemeno, che da due mostri sacri della disciplina: Tony Alva e Stacy Peralta, quelli che diffusero l'abitudine di usare le piscine vuote della California del Sud come rampa per le evoluzioni. Le Vans Authentic sono il
modello stringato dal profilo basso che, probabilmente meno di tutti gli altri, ha bisogno di presentazioni. Gli elementi essenziali sono l'etichetta con il marchio cucita a lato della tomaia, in corrispondenza delle classiche impunture. La suola con il
pattern waffle assicura, ora come allora, una perfetta aderenza su ogni superficie liscia. La tomaia è tutta in tela e si può avere in versione monotinta, in una a scelta tra le numerosissime colorazioni disponibili. Non solo, le Vans Authentic sono in catalogo con tomaie stampate con i personaggi dei Peanuts, con motivi a scacchi o perfino metallizzate. Insomma, quando si tratta di Vans Authentic c'è solo da scegliere.