Il tumore al seno è una delle patologie tumorali più diffuse tra le donne a livello globale. Solo in Italia ogni anno ci sono 54.976 nuove diagnosi di tumore al seno, rappresentando il 30,3 % dei tumori che colpisce il sesso femminile. L’incidenza (numero di nuovi casi) è in crescita soprattutto nelle giovani donne, mentre il tasso di mortalità diminuisce, pur rimanendo la prima causa di morte per tumore nelle donne. Tutto ciò è dovuto all’attenzione sempre maggiore verso lo screening e la prevenzione, che permettono di individuare tumori in modo precoce e quindi con sempre maggiori possibilità terapeutiche. Inoltre, la ricerca fa passi da giganti e offre ogni giorno nuovi trattamenti, anche con farmaci biotecnologici e innovatici, che aumentano le aspettative di vita delle pazienti colpite da cancro al seno. Ogni anno, ottobre si tinge di rosa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del tumore al seno e per questo daremo un piccolo contributo anche noi! All’interno di questo articolo del magazine di Trovaprezzi.it valuteremo i fattori di rischio, i sintomi e i metodi di diagnosi del tumore al seno da tenere in considerazione.
Il tumore al seno è caratterizzato dalla crescita incontrollata delle ghiandole mammarie, che diventano maligne e acquistano la capacità di staccarsi dal tessuto da cui derivano e invadere le aree e gli organi circostanti. Tutte le cellule di quest’area possono dar vita ad un tumore al seno, ma quelle provenienti dai lobuli ghiandolari o da quelle che formano la parete dei dotti, sono le più soggette alla trasformazione neoplastica:
Sebbene chiunque possa sviluppare un tumore al seno, anche gli uomini, esistono alcuni fattori che predispongono maggiormente a questo tipo di manifestazione tumorale. I fattori di rischio possono essere divisi in “modificabili” e “non modificabili”.
È importante ricordare che la presenza di uno o più di questi fattori non significa necessariamente che si svilupperà un tumore al seno, ma può generare un aumento del rischio rispetto alla popolazione generale. Per questo è bene agire sui fattori da noi modificabili e provare a ridurre quanto più possibile il rischio di andare in contro a questo genere di neoplasie.
Generalmente le forme iniziali di tumore al seno non evidenziano alcun sintomo significativo o degno di nota. Infatti, eventuali noduli palpabili o addirittura visibili ad occhio nudo, sono segni di un cancro al seno in fase avanzata. Si fa notare che, in caso di tumore al seno, la maggior parte dei noduli si forma nel quadrante superiore esterno alla mammella.
Per avviarsi ad una diagnosi precoce è importane conoscere il proprio corpo e il proprio seno. Si passa tanto tempo d’avanti allo specchio per truccarsi o fare la beauty routine. Dedichiamo qualche minuto della giornata anche all’autopalpazione e all’ispezione del seno. Valutare ogni possibile differenza, come alterazioni nella forma del capezzolo, cambiamenti della cute, pelle a buccia d’arancia, arrossamenti, ma anche perdite mono o bilaterali dai capezzoli o linfonodi ascellari gonfi, possono rappresentare dei veri e propri campanelli d’allarme. Segnali che vanno riferiti al proprio medico o approfonditi con esami diagnostici specifici.
Assumere comportamenti salutari e uno stile di vita sano sono tra i primi fattori di prevenzione da mettere in campo. Una dieta che riduca al minimo il consumo di prodotti processati, zuccheri raffinati, grassi saturi e carni lavorate, a favore di vegetali, frutta, legumi e cereali integrali, è già un notevole fattore di prevenzione. Se ci si abbina una regolare attività fisica e la limitazione nel consumo di alcol, allora abbiamo già fatto gran parte del nostro lavoro. Ovviamente tutto ciò non ci esenta dal rischio di sviluppare una neoplasia al seno. Per tale ragione è importantissimo aderire ai programmi di screening nazionali dedicati al sesso femminile da una certa età in poi.
Tutte le donne con età compresa tra 50 e 69 anni possono aderire ai programmi di screening oncologico nazionale, che prevedono la possibilità di effettuare gratuitamente la mammografia ogni due anni. Metodo diagnostico, attualmente, tra i più efficaci nella diagnosi precoce di tumore al seno. Generalmente, ogni regione italiana, seguendo un determinato calendario di screening, provvederà all’invito attivo delle donne di questa categoria presso le proprie ASL di appartenenza per l’esecuzione dell’analisi gratuita.
Le giovani donne, invece, possono effettuare dei controlli periodici del medico, soprattutto se hanno storie familiari di tumore al seno. Sarà proprio lo specialista a consigliare eventuali test genetici per la ricerca di mutazioni nei geni BRCA 1 e 2 oppure a prescrivere ecografie periodiche per tenere sotto osservazioni seni giovani o eventuali piccoli noduli.
La prevenzione è e rimane la chiave per ridurre al minimo il rischio di tumori al seno o per diagnosticarli in tempo, in modo da poterli affrontare nel migliore dei modi possibili. Durante il mese di ottobre dedicato alla prevenzione è importantissimo aderire alle tantissime iniziative di screening gratuite rese disponibili non solo dal Sistema Sanitario Nazionale, ma anche da associazioni e altri enti dediti alla causa. Sensibilizzare e informare sempre più persone, incoraggiare le donne a prendersi cura di sé stesse è il primo passo verso la prevenzione e la lotta ai tumori!
Fonti bibliografiche:
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