Sneakerhead: i collezionisti che farebbero follie per un paio di sneakers

Di Irene Bicchielli 23 Agosto 2019
sneakerhead

Non chiamatele scarpe da ginnastica! Per uno sneakerhead, sono molto di più: nel mondo dei collezionisti, le sneakers sono dei veri e propri oggetti di culto, delle icone, degli oggetti preziosi, da trattare con rispetto e adorazione. Un tempo erano semplici calzature da usare per fare sport o per uscire con gli amici, oggi le sneakers, specialmente le sneakers firmate Nike e Adidas, hanno quasi una valenza culturale: il loro potere attrattivo nei confronti delle giovani generazioni, specialmente i nati tra il 1995 e il 2010, è talmente forte da aver trasformato alcuni modelli in status symbol. Non deve stupire, dunque, che in giro per il mondo ci siano collezionisti che, proprio come i mercanti d’arte, siano disposti a spendere cifre folli per accaparrarsi un modello in edizione limitata o un riedizione firmata da un designer famoso. Ma come nasce questo fenomeno e quali dimensioni ha raggiunto oggi?

Il collezionismo del terzo millennio

Il fenomeno degli sneakerhead nasce negli Stati Uniti negli anni Ottanta e diventa globale alla fine degli anni Novanta. Le cause che hanno portato allo sviluppo di questa sottocultura sono essenzialmente due: Micheal Jordan, campione di basket negli anni Ottanta, e in particolare il lancio della sua omonima linea di scarpe Air Jordan, e l’affermarsi della musica hip hop. Se le scarpe da basket hanno fornito la varietà necessaria per far crescere la sottocultura da collezione, il mondo hip-hop ha trasformato le scarpe sportive in uno status symbol della strada. Da quel momento, la cultura della sneakerhead si è diffusa un po’ ovunque e oggi i collezionisti di Europa, Gran Bretagna e Stati Uniti partecipano a eventi dedicati, feste e raduni alla ricerca di modelli rari, vintage o in edizioni limitate.

Michael-Jordan-Nike-Air-Jordan

Contemporaneamente sono cresciute le comunità di sneakerheads online: su Facebook esistono tantissimi gruppi dove i collezionisti si scambiano opinioni, consigli e informazioni mentre su Instagram gli appassionati seguono le nuove tendenze, i trend e i modelli da non perdere. Inoltre, esistono siti dedicati che ogni settimana pubblicano tutte le news dal mondo sneakers.

Fotografia dello sneakerhead

Un collezionista di sneakers vi guarderà con aria di sufficienza se gli domandate come mai ha speso tanti soldi in un vecchio modello di scarpini da calcio Adidas che non indosserà mai, invece di investire in un paio di Jimmy Choo o di Louboutin. Il motivo è semplice: per lui, le sneakers non sono semplicemente delle scarpe da indossare (anzi, non le indosserà affatto!), sono oggetti da collezione che rappresentano una cultura, una generazione, un messaggio, e come tali vanno trattati. Non c’è prezzo che tenga. Gli sneakerhead sono dei veri e propri esperti, conoscono le caratteristiche e la storia di ogni modello sportivo, sono degli esteti e sanno quando un’occasione non va lasciata sfuggire.

Nonostante le cifre spese nel collezionismo di sneakers siano spesso da capogiro, tra i collezionisti ci sono anche persone comuni, giovani ma non solo disposti a pagare centinaia di euro (a volte anche migliaia) per aggiungere un modello alla propria collezione. Il profilo tipico del collezionista di sneakers? Maschio (97,6%), età media di 22 anni, almeno 20 paia di scarpe possedute. Le donne rappresentano solo il 2,4% del mercato, hanno 25 anni in media e comprano più paia, spendendo anche di più.

E poi ci sono i personaggi famosi e gli sportivi, in particolare i calciatori sembrano essere collezionisti molto agguerriti quando si parla di sneakers: Boateng possiede circa 700 paia di scarpe da ginnastica, Neymar ha speso ben 18mila dollari in sneakers in un negozio di Los Angeles ma anche gli italiani Bernardeschi e Chiesa, a giudicare dalle foto postate sui loro profili Instagram, sembrano essere sulla buona strada per diventare degli appassionati collezionisti.

Un business miliardario destinato a crescere

Il mercato delle sneakers ha raggiunto ormai cifre da capogiro. Si parla di oltre 55 miliardi di dollari che ogni anno vengono spesi per acquistare scarpe sportive: il mercato americano vale 24 miliardi ed è diviso prevalentemente tra Adidas, Nike e Under Armour anche se Nike è il leader indiscusso grazie alle collaborazioni in cui ha investito e alle sponsorizzazioni dei tre più grandi giocatori dell’NBA. Il collezionismo di sneakers, negli Stati Uniti, vale un miliardo di dollari: la maggior parte degli acquisti si svolgono su Ebay e, a seguire, su Instagram, Facebook e siti dedicati, dove le transazioni tra appassionati avvengono in modo continuo.

Ma di quali cifre parliamo? L’asta delle AirShip Nike Jordan bianche e rosse, indossate dal campione di basket e autografate, è rimasta nella storia: le scarpe sono state acquistate per 71.533 dollari, una cifra mai pagata prima per un paio di sneakers. I prezzi medi però si attestano intorno a poche migliaia di euro: per un paio di Nike Air Mag Back to the Future potreste spendere circa 5000 euro mentre se volete portarvi a casa le Air Yeezy Red October disegnate da Kanye West vi basterà tirare fuori 2600 euro circa!

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Pubblicato il 23 Agosto 2019
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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