Da qualche giorno Android Q è disponibile in versione beta per gli sviluppatori. La prossima versione del sistema non arriverà sui nostri smartphone ancora per alcuni mesi, ma questa prima anticipazione offre l’occasione di dare un’occhiata alle novità in arrivo.
Come da tradizione, la nuova versione di Android sarà disponibile prima di tutto sul prossimo smartphone Google Pixel 4, cioè sull’erede del Google Pixel 3 e del Google Pixel 2. Successivamente gli altri modelli riceveranno l’aggiornamento, almeno quelli più recenti. I modelli che saranno aggiornati più in fretta, probabilmente, sono quelli con Android One: ne sono validi esempi il Nokia 7 Plus, il Nokia 8 Sirocco o lo Xiaomi Mi A2.
La versione definitiva di Android Q sarà annunciata a maggio, con una distribuzione finale in autunno, e porterà con sé alcune novità interessanti tanto per gli sviluppatori quanto per l’utente finale. In particolare, Google ha sottolineato una rinnovata attenzione alla privacy, mirata a ostacolare applicazioni potenzialmente pericolose.
Sarà poi introdotto il supporto nel kernel agli smartphone pieghevoli, i cui primi modelli sono stati annunciati proprio nelle ultime settimane da parte di Samsung (Galaxy Fold) e Huawei (Mate X), con altre aziende pronte a mostrare la propria interpretazione di questo concetto.
Android Q introduce poi nuove API, grazie alle quali le applicazioni potranno sfruttare al meglio i sensori multipli della fotocamera. Si potranno sfruttare effetti creativi, dunque, anche con app diverse da quella preimpostata per la fotocamera, e giocare con i vari effetti resi possibili da tre o più sensori (cinque nel caso nel Nokia 9 PureView).
C’è poi una serie di novità più piccole, ma importanti come quelle che riguardano la sicurezza del Wi-Fi. Nell’insieme Android Q, per ora, non sembra comunque una rivoluzione per il mondo degli smartphone. Si potrebbe parlare, invece, di un miglioramento incrementale sotto ogni aspetto – un approccio che forse è persino preferibile rispetto a cambiamenti più spettacolari ma non sempre utili (o stabili).
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