(Questo articolo, pubblicato nel Magazine di Trovaprezzi.it il 27 ottobre 2019, è stato aggiornato in data 23 marzo 2020)
Milioni di italiani in seguito il decreto #iorestoacasa hanno iniziato a studiare e lavorare da casa, in modo da ridurre il rischio di contagio. Ciò ha causato un’impennata nell’uso della connettività, in quanto Internet è l’unico modo per poter continuare non solo a fare smart working, ma anche per l’intrattenimento.
Ecco dunque alcuni consigli pratici su come ottenere il massimo dalla propria rete, con la consapevolezza che non si possono fare miracoli: il traffico totale, infatti, ha infatti subito un incremento di oltre il 40% rispetto al periodo precedente.
L’aumento drastico delle connessioni simultanee ha causato una richiesta di dati mai vista fino ad ora. Tuttavia, è possibile verificare che al mattino, ovvero durante l’orario lavorativo, la richiesta di dati è molto elevata, a causa del flusso causato dalle lezioni online e dal telelavoro. È dunque buona norma attendere il pomeriggio se si vuole godere di uno streaming di alta qualità, oppure giocare con i propri amici. Anche in questo caso però la rete è messa a dura prova fino alle 22:00, ora dopo la quale il traffico diminuisce in maniera drastica.
Dopo le 22:00 quindi sarà possibile spostare grosse quantità di dati, scaricare film dai servizi che lo consentono, guardare video con migliore qualità e tanto altro. Certamente bisogna tenere conto delle misure prese da tanti di questi servizi. Per esempio, Netflix e YouTube hanno deciso di ridurre la qualità massima disponibile, proprio per evitare il sovraccarico delle reti.
Considerando l’aumento della connettività di casa, possiamo però risolvere in qualche modo usando l’hotspot del nostro cellulare. Non importa che abbiate un economico Galaxy A50, un costoso iPhone o un OnePlus 7T Pro, qualsiasi cellulare permette di abilitare la funzione di router e poter collegare quindi altri dispositivi tramite Wi-Fi.
In questo caso vi lasciamo a una mini-guida per essere sicuri di aver impostato bene il Wi-Fi del vostro router. In questo caso ci potrebbero essere delle variazioni a seconda del router usato: Tp-Link, Asus, Fritz!, usano pannelli un po’ diversi tra loro, ma le voci sono simili e la navigazione è semplice.
Il router è lo strumento chiave per poter gestire la propria connessione internet. Esistono diversi modelli di router sul mercato, a partire da qualche decina di euro come questo modello TP-Link, fino ad arrivare ai più costosi e dedicati a usi appositi come il gaming, come per esempio alcuni modelli di Razer o Asus.
Una buona configurazione del router risulta fondamentale per poter sfruttare appieno la connettività offerta dal proprio provider di servizi Internet, usando la tecnica chiamata Port Forwarding, che consente all’utente di raggiungere una determinata porta sul router.
Le porte software non sono altro che una serie di accessi numerati che il computer usa per gestire il traffico internet. Alcuni servizi, come per esempio FTP e HTTP, rispettivamente sulle porte 21 e 80, sono assegnati di default in modo che il sistema operativo possa trovarli in maniera molto semplice.
Il processo di port forwarding può tuttavia essere complicato, ma con questa guida vi guideremo passo passo alla sua configurazione.
Le porte si gestiscono dal pannello di configurazione del router, ma il processo in questo caso può essere diverso a seconda del produttore del router. In generale, è sufficiente recarsi nelle Impostazioni e cercare “Regole” o “Applicazioni”. L’area delle “Regole” è quella attraverso cui si può gestire un determinato numero di applicazioni e il loro accesso a internet.
Nella prima si dovrà cercare l’applicazione desiderata per poi inserire una porta iniziale e una finale. L’intervallo scelto andrà poi a determinare il numero di porte totali a cui quell’applicazione avrà accesso. Per far sì che le impostazioni inserite siano attuate, potrebbe inoltre essere necessario dover riavviare il computer.
1- Trova le migliori impostazioni per il port forwarding
Se si sta utilizzando un programma di file sharing basato su internet, come per esempio BitTorrent, bisognerà trovare quelle impostazioni che consentano di avere le migliori performance. Per farlo sarà sufficiente recarsi nelle impostazioni e selezionare la voce “Network”, per poi segnare le porte usate.
2- Pannello di amministrazione del router
Una volta impostato un IP statico, si può adesso procedere con l’impostazione del port forwarding, attraverso il pannello di amministrazione. Per accedere, è sufficiente andare nel browser del proprio PC e digitare 192.168.1.1, ma l’indirizzo potrebbe dipendere dal router, dunque è bene consultare i manuali d’uso del produttore.
Dopodiché verrà chiesto di fare l’accesso e bisognerà dunque recarsi nelle Regole, oppure nell’area dedicata alle Applicazioni, cliccare su “Aggiungi” oppure su “Crea Regola”.
Una volta inserite le porte per ogni applicazione, bisognerà abilitarle. Sarà dunque necessario configurare il firewall del router in modo da autorizzare il traffico attraverso quelle porte.
Dal pannello delle regole del firewall, o da voci simili, basterà cliccare su “Aggiungi” e trovare il servizio specifico, per esempio uTorrent.
Per forza di cose dovremo procedere a inserire un IP statico. Per farlo dovremo selezionare un’azione, che può variare da “autorizza sempre” a “blocca sempre” e che spesso include opzioni come quella di poter decidere un intervallo orario in cui abilitare le porte. Ovviamente tutto dipenderà dal router.
Potrebbero esserci alcuni campi che riportano la voce WAN (Wide Area Network).
Queste vengono di solito usate per collegarsi al proprio ISP. Ovvero saranno i nomi dei server oppure i DNS primario e secondario che ci verranno forniti con l’indirizzo IP Statico.
Queste vengono di solito usate per collegarsi al proprio ISP. Ovvero saranno i nomi dei server oppure i DNS primario e secondario che ci verranno forniti con l’indirizzo IP Statico
6- Controllare le impostazioni del router
Tutti i router sono diversi, per cui questo tutorial potrebbe dover essere reinterpretato a seconda che abbiate un modello di TP-Link oppure di Asus e in generale secondo le specifiche del vostro dispositivo. Ma in linea generale, quanto detto si può applicare, con le dovute differenze di linguaggio che potrebbero essere specifiche per il modello, a tutti i router, in quanto la tecnologia su cui si basano è esattamente la medesima.
Gli aggiornamenti automatici di applicazioni e sistemi operativi hanno un forte impatto sia sulle risorse dei nostri dispositivi sia sulla connessione. Già in situazioni normali molto spesso inficiano le prestazioni di rete, per cui in questo momento è meglio programmarli affinché avvengano in orari notturni, o comunque disabilitarli.
Sui dispositivi Android, come Galaxy S20, sarà sufficiente disabilitare l’opzione dal Play Store. Sui dispositivi Windows, come il Dell XPS, bisognerà accedere alle impostazioni di sistema, selezionare la voce aggiornamenti e sicurezza e cambiare l’orario di attività.
L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha stravolto le abitudini di tutti noi. Ogni paese, in misure e modalità molto simili, ha infatti dato il via ad un periodo di lockdown in cui
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