Il Relay Privato di iCloud+ è una funzionalità integrata nell’abbonamento iCloud+, progettata per migliorare la privacy della navigazione su Safari. A differenza di altri strumenti di protezione, il Relay Privato infatti non solo crittografa il traffico Web, ma lo “suddivide” in modo che nessuna entità (compreso il provider di rete e la stessa Apple) possa risalire contemporaneamente all’identità dell’utente e alle sue attività online.
Nella fattispecie, come si legge sul sito di Apple, “il relay privato esegue la crittografia del traffico non crittografato che lascia il tuo dispositivo, nonché delle query al DNS (Domain Name Server), il sistema che converte i nomi dei siti web in indirizzi IP (Internet Protocol), garantendo un’ulteriore protezione della privacy“.
In questo articolo vogliamo delucidarvi riguardo a questo servizio spiegandovi più dettagliatamente cos’è e come funziona il Relay Privato di iCloud+.
Dal momento che il Relay Privato è un servizio che viene offerto a coloro che hanno una sottoscrizione ad iCloud+ attiva e, per poterne usufruire, bisogna disporre di un abbonamento a quest’ultimo, oltre che di un dispositivo Apple, ad esempio un iPhone, un iPad o un Mac.
Nel momento in cui scriviamo questo approfondimento, l’abbonamento ad iCloud+ è disponibile nei seguenti tagli:
A onor di cronaca, chi possiede un abbonamento ad iCloud+, oltre allo spazio di archiviazione maggiorato su iCloud (gratis è possibile avere solo 5 GB) e disporre del servizio Relay Privato, può usufruire anche dei servizi Nascondi la mia email, Dominio email personalizzato e video sicuri di HomeKit.
Andiamo a vedere, ora, come funziona il Relay Privato di iCloud+ sia dal punto di vista tecnico che pratico.
Dal punto di vista tecnico, con il Relay Privato attivo le richieste di connessione a Internet vengono indirizzate utilizzando due relay separati che, come accennato poc’anzi, vengono gestiti da entità diverse. La prima entità conosce l’indirizzo IP dell’utente, ma non il sito Web che difatti sta consultando; la seconda entità, invece, conosce il sito Web che si sta visitando, ma non il proprio indirizzo IP. Questo fa in modo che venga fornita un’identità e una “posizione generica al sito Web di destinazione“, per utilizzare le parole di Apple nel definire il servizio in questione. Detta in soldoni, quindi, se avete attivo il Relay Privato di iCloud+, nessuna entità singola potrà identificare voi e i siti che visitate.
In ogni caso, però, il Relay Privato va a calcolare una zona approssimativa in base alla posizione nota nel vostro indirizzo IP di “origine”. Queste informazioni vengono poi trasmesse dal dispositivo in uso (e in formato crittografato) alla destinazione finale. Per quale ragione? Per permettere ai siti Web consultati di vedere un indirizzo IP corrispondente all’area geografica approssimativa in cui vi trovate, così che possiate usufruirne comunque.
Il Relay Privato dovrebbe essere difatti attivo di default sul vostro device. Se per qualche motivo avete la necessità di disabilitare la funzione e state utilizzando un iPhone o un iPad, potete procedere nel seguente modo:
Con il Relay Privato attivo, volendo, è possibile anche andare ad agire sull’impostazione relativa all’indirizzo IP: dalla schermata Relay privato, basta infatti pigiare sulla voce Posizione indirizzo IP e selezionare Usa paese e fuso orario se non si vuole mantenere l’impostazione relativa alla posizione generica (Mantieni posizione generica).
Sul Mac, invece, bisogna andare in Impostazioni di Sistema > [vostro nome e cognome] > iCloud > Relay privato e agire in modo analogo a quanto visto poc’anzi per quanto riguarda la disattivazione/attivazione dell’impostazione sfruttando l’interruttore OFF/ON accanto alla voce Relay privato e il menu Posizione indirizzo IP.
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