Se pensavate che l’intelligenza artificiale fosse solo una “moda passeggera” (nonostante sia in realtà già ampiamente usata su smartphone, tablet e computer), è il momento di ricredervi. Meta, il colosso che tra le tante cose sviluppa Facebook, ha annunciato un progetto ambizioso: introdurre personaggi generati dall’AI direttamente sulla piattaforma. L’obiettivo è chiaro, aumentare l’interazione e il coinvolgimento degli utenti, ma con un approccio che potrebbe ridefinire il modo in cui vengono concepiti i social network.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, questi profili AI saranno creati attraverso l’AI Studio di Meta, una piattaforma già lanciata nel corso dell’anno. Gli avatar artificiali non si limiteranno a essere comparse digitali: avranno biografie, immagini del profilo e la capacità di produrre e condividere contenuti in modo autonomo, simulando difatti i comportamenti umani. Connor Hayes, vicepresidente del settore prodotti per l’intelligenza artificiale generativa di Meta, al Financial Times ha infatti dichiarato: “Ci aspettiamo che queste AI, nel tempo, esistano effettivamente sulle nostre piattaforme, più o meno nello stesso modo in cui lo fanno gli account. Avranno biografie e immagini del profilo e saranno in grado di generare e condividere contenuti basati sull’IA sulla piattaforma“.
Dietro questa innovazione si cela un investimento massiccio sull’intelligenza artificiale, con Meta che punta ad ampliare le funzionalità del suo AI Studio anche al di fuori degli Stati Uniti entro il 2025. La piattaforma permette di personalizzare i personaggi AI, persino creando versioni digitali di sé stessi.
La strada, comunque, non sarà priva di ostacoli. I bot sono stati spesso associati alla diffusione di disinformazione, odio e truffe online. Meta sembra consapevole del rischio e prevede di implementare strumenti avanzati per identificare e contrastare questi problemi, incluse etichette ad hoc per contrassegnare i contenuti generati dall’AI. Per Meta, quindi, la sfida è quella di riuscire a trasformare un terreno potenzialmente insidioso in un’opportunità per arricchire l’esperienza social, mantenendo al tempo stesso un ambiente sicuro e trasparente.
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