L’uscita di Huawei P Smart Z 2020 dovrebbe ormai essere alle porte e le ultime indiscrezioni porterebbero a pensare alla presenza di una fotocamera posteriore rotante, simile a quella dell’Asus Zenfone 6. Un modulo dunque piuttosto particolare che però consentirebbe di rinunciare a notch, tacche e sensori integrati sotto al display.
Huawei, però, potrebbe prevedere anche una seconda soluzione con fotocamera anteriore a scomparsa integrata, come quella presente su OnePlus 7T Pro. A riportare la notizia è LetsGoDigital: la nota testata afferma che il produttore cinese ha depositato due brevetti presso l’EUIPO, ovvero l’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’UE. Brevetti peraltro presenti anche nel database WIPO (World Intellectual Property Office).
Il primo brevetto mostra un cellulare dotato di un sistema con doppia fotocamera posteriore. Uno dei due sensori è installato su un meccanismo in grado di aprirsi e far girare la fotocamera in posizione frontale, facendola diventare a tutti gli effetti una fotocamera per gli autoscatti.
La fotocamera si trova sulla parte destra, il secondo sensore invece è collocato più vicino al flash LED e al sensore per lo sblocco tramite impronta digitale. C’è da pensare, però, che data la posizione poco ergonomica possa trattarsi di altro, per esempio di un sistema di messa a fuoco tramite laser.
Il secondo brevetto mostra invece uno smartphone che ha un meccanismo del tutto identico a quello di Asus Zenfone 6. In questo caso entrambe le fotocamere sono posizionate all’interno del modulo rotante e non sembra esserci un sensore biometrico sulla scocca, cosa che lascia supporre che possa essere integrato sotto al display.
Si tratta effettivamente di un meccanismo innovativo per Huawei. Il primo dispositivo a fare affidamento a una fotocamera a scomparsa è stato peraltro P Smart Z 2019, per cui sembra molto probabile che la fotocamera rotante possa essere implementata sul suo successore.
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