Recensione Huawei Mate 20 Pro

Di Valerio Porcu 24 Febbraio 2019
Mate-20-Pro

Il Mate 20 Pro è al momento il miglior smartphone di Huawei, e si colloca come concorrente diretto del Galaxy Note 9 di Samsung e di altri prodotti dalla grandi dimensioni e dal prezzo sostenuto. È uno smartphone che interessa un pubblico ridotto, quindi, vuoi per il prezzo (difficile trovarlo a meno di 650 euro) sia per le dimensioni generose. Offre però la migliore qualità fotografica su uno smartphone – almeno finché i nuovi top di gamma del 2019 non mostreranno qualcosa in più.

Schermo

Voto: 9/10

Huawei Mate 20 Pro

Il Mate 20 Pro di Huawei ha infatti uno schermo AMOLED da 6,39″ con risoluzione 3.120×1.440, in formato 19.5:9. È sicuramente un balzo in avanti rispetto al già ottimo schermo del P20 Pro, e non solo per la maggiore risoluzione e densità.

Questo schermo infatti migliora anche per la luminosità e il contrasto, nonché per la visibilità all’esterno. Il notch, la “tacca” nella parte alta, potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma è pur sempre possibile nasconderlo tramite una funzione software.

Volendo trovare dei difetti, i colori sono un po’ troppo saturi, ma è possibile intervenire sulle impostazioni per ottenere un effetto più naturale. I bordi laterali curvi possono dare qualche problema con la lettura del testo, se le parole arrivano troppo a destra o troppo a sinistra; in ogni caso, non si può parlare di testo illeggibile e anche questo aspetto si può archiviare come una questione di gusti personali.

Design

Voto: 8/10

Huawei Mate 20 Pro

Inevitabilmente lo smartphone Mate 20 Pro è piuttosto grande, 157.8 x 72.3 x 8.6 mm. Più o meno quanto un iPhone XS Max targato Apple, e quindi è piuttosto difficile usarlo con una sola mano. È realizzato in vetro e metallo, con una finitura non troppo scivolosa: la presa è abbastanza sicura, ma il design porta ogni tanto a qualche tocco involontario – dovuto sopratutto all’assenza di cornici laterali.

La riduzione delle cornici impone un compromesso anche per l’audio, perché Huawei ha dovuto posizionare l’altoparlante in corrispondenza della porta USB-C. Insieme alla capsula auricolare, si ottiene un effetto stereo; il volume massimo però non è molto alto.

L’Huawei Mate 20 Pro è stato anche uno dei primi smartphone ad avere il sensore di impronte integrato nello schermo, un dettaglio che dovrebbe diventare comune per i top di gamma 2019.

Fotocamera

Voto: 10/10

Fotocamera Huawei Mate 20 Pro

Secondo DXoMark il Mate 20 Pro è il migliore smartphone al mondo per qualità fotografica, seguito dal suo “fratello minore” P20 Pro. Un risultato possibile grazie a una fotocamera con triplo sensore: principale da 40 megapixel ed f/1.8, un zoom da 8 MP ed f/2.4 e un grandangolare (120 gradi) con f/2.2. Le immagini, naturalmente, sono poi elaborate tramite gli algoritmi di intelligenza artificiale, che ormai sono responsabili della qualità finale tanto quanto ottiche e sensori

Mate 20 Pro Sample shots Mate 20 Pro Sample shots Mate 20 Pro Sample shots Mate 20 Pro Sample shots

Di giorno le fotografie del Mate 20 Pro sono fantastiche. E lo stesso si può dire di quelle fatte la sera, soprattutto grazie alla modalità specifica sviluppata internamente da Huawei. Lo zoom ottico 5X, poi, permette di catturare dettagli anche a grandi distanze – anche se è meglio non andare oltre 3X per conservare una buona qualità finale.

Quanto ai video, il top di gamma Huawei arriva al massimo a 4K/30 FPS, un po’ meno bene rispetto ai 4K/60 FPS di altri modelli (iPhone in particolare). Abbiamo però l’effetto slow motion a 960 FPS, per video al rallentatore spettacolari – ma ci vorrà tantissima luce per ottenere un buon risultato.

Prestazioni e autonomia

Voto: 10/10

Huawei Mate 20 Pro

Lo Huawei Mate 20 Pro ha Android 9, personalizzato con la tipica interfaccia Huawei, che si chiama EMUI. L’azienda ha cercato di semplificare ulteriormente il software e renderlo più semplice da usare, ottenendo un buon risultato.

La novità più interessante è però la modalità desktop, cioè la possibilità di usare lo smartphone collegato a uno schermo, con mouse e tastiera come un qualsiasi computer. Si può fare anche via wireless, cioè senza usare cavi. L’interfaccia cambia e diventa simile a quella di Windows, e con le applicazioni giuste si può affrontare anche un’intera giornata di lavoro senza molti problemi.

Quanto alle prestazioni, siamo ai massimi livelli possibili oggi. Grazie al processore Kirin 980 (uno dei primi prodotti a 7 nanometri), abbinato a 6 GB di RAM.

La litografia a 7 nm del processore implica una maggiore efficienza energetica, con un impatto positivo sull’autonomia. La batteria da 4.200 mAh infatti dura tantissimo, anche più di 24 ore accesso (con 5/6 ore di schermo acceso). Praticamente un record. La ricarica rapida è disponibile sia con il cavo sia in wireless, con un caricatore compatibile.

Conclusioni

Voto generale: 9/10

Huawei Mate 20 Pro

A parte qualche trascurabile difettuccio, il Mate 20 Pro è un dispositivo eccezionale. Non solo ha la migliore fotocamera in circolazione, ma anche uno schermo di altissima qualità e un’autonomia da record. Ciliegina sulla torta, lo si può collegare a schermo e tastiera, per usarlo come un vero e proprio PC – per qualcuno, in effetti, potrebbe persino sostituire il computer.

Il difetto più rilevante è sicuramente il prezzo. Di listino sono circa mille euro, mentre tra i cellulari Trovaprezzi potrete trovarlo a partire da circa 700 euro, per la versione da 128 GB. Sono cifre davvero alte, sopratutto considerando che uno smartphone più che valido come il citato P20 Pro ne costa meno di 500. Oppure il Samsung Galaxy S9, che si trova a partire da 420 euro.

Già, ma non avrete lo schermo AMOLED da 6,4 pollici, o la possibilità di usare lo smartphone al posto del PC (almeno per alcune cose). E non avrete la migliore fotocamera possibile. Il Mate 20 Pro è praticamente senza difetti e, per chi è disposto a pagarne il prezzo, è un dispositivo di cui non vi pentirete.

Pubblicato il 24 Febbraio 2019
Valerio Porcu
Valerio Porcu

Classe 1976, ha studiato elettronica e letteratura, con una specializzazione in didattica delle lingue. Grazie all’unione della formazione tecnica con quella umanistica, ha sviluppato uno sguardo critico e attento, e la capacità di osservare con attenzione e distacco lo sviluppo tecnologico, sia per i grandi salti evolutivi sia per i piccoli oggetti di uso quotidiano. Uno sguardo maturo che sa...Leggi tutto

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