Il primo smartphone ad arrivare sul mercato con un sensore da 200 Megapixel: Edge 30 Ultra di Motorola rappresenta una nuova partenza per la casa alata. Offre una qualità complessiva che permette all’azienda di giocarsela nuovamente con i mostri sacri del settore, dal Galaxy S22 Ultra all’Oppo Find X5 Pro. È ancora un passo indietro rispetto a questi mostri sacri, ma la strada intrapresa è certamente quella giusta.
Certo, i 999,90 euro richiesti di listino non gli renderanno la vita facile a livello commerciale. I 200 Megapixel hanno avuto un peso in questo posizionamento, per quanto Edge 30 Ultra possa già essere recuperato online a cifre più abbordabili. La strategia è la medesima vista con il 12T Pro di Xiaomi: listino molto elevato, rapida discesa del prezzo all’atto pratico. Al di là comunque di questi aspetti, siamo di fronte a uno smartphone eccellente. Ma procediamo con ordine.
Partiamo dunque dalla parte fotografica, vero punto di forza di questo dispositivo. È bene innanzitutto sottolineare come i sensori che affiancano quello principale da 200 Megapixel siano di ottimo livello. Motorola Edge 30 Ultra ha infatti a disposizione un grandangolo da 50 Megapixel, un teleobiettivo da 12 Megapixel con zoom ottico a 2X e una fotocamera per i selfie da 60 Megapixel. Un comparto fotografico da primo della classe dunque, almeno sulla carta.
Ed effettivamente tutto questo si traduce in foto grandangolari dettagliate, specie in notturna. Discorso analogo per le immagini che ritraggono soggetti in lontananza, per le quali Edge 30 Ultra può sfruttare il teleobiettivo che, peraltro, mette a disposizione uno zoom ottico 2X. I sensori che coadiuvano quello principale lavorano dunque molto bene, anche in condizioni di scarsa illuminazione. Merito anche degli algoritmi di elaborazione dell’immagine messi a punto da Motorola.
I risultati con il sensore da 200 Megapixel vanno, invece, suddivisi in due casistiche differenti. Da una parte ci sono gli scatti in automatico, per i quali Motorola Edge 30 Ultra sfrutta la tecnologia denominata pixel binning. Ciò significa che vengono uniti 16 pixel in 1 e il risultato è un’immagine a 12,5 Megapixel. In questo caso i colori risultano molto vicino alla realtà e, soprattutto, convince particolarmente la gestione dell’illuminazione artificiale (di solito punto debole degli smartphone).
È possibile, però, sfruttare a pieno la risoluzione del sensore principale e scattare perciò a 200 Megapixel effettivi. In questo caso la qualità scende un po’, complice la difficoltà degli algoritmi di elaborazione dell’immagine nel gestire una risoluzione così elevata. Ecco dunque comparire una certa perdita di dettaglio in notturna e, soprattutto, una gestione non propriamente efficace dell’HDR in diurna. Tutti aspetti che potranno essere messi a punto con successivi aggiornamenti software.
Ottimi i selfie, che possono contare anche sulla modalità ritratto. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 8K a 30 fps, ma ci si ritrova quasi sempre ad utilizzare il 4K a 60 fps. Sui filmati c’è da lavorare: Edge 30 Ultra ha infatti mostrato qualche difficoltà nella messa a fuoco in movimento, soprattutto con poca luce. Altro aspetto su cui Motorola potrà certamente intervenire con futuri update.
L’esperienza utente offerta è, complessivamente, di ottimo livello. Lo Snapdragon 8+ Gen.1 di Qualcomm è una sicurezza, anche perché è abbinato a ben s12 Gigabyte di RAM. Tutto ciò si traduce in performance eccellenti in qualsiasi contesto, anche nel corso di lunghe sessioni di gaming. Stupisce, peraltro, la capacità di Edge 30 Ultra di dissipare agevolmente i bollenti spiriti di questo SoC (System-on-a-chip).
Il display è probabilmente l’ambito in cui si nota maggiormente il gap ancora esistente con i punti di riferimento del settore. Si tratta di un pannello da 6,7 pollici P-OLED con risoluzione di 1.080 x 2.400 pixel e frequenza d’aggiornamento addirittura a 144 Hertz. Numeri che si traducono, complessivamente, in una buona qualità visiva, al netto però di una luminosità non particolarmente elevata, che crea qualche grattacapo sotto la luce diretta del sole.
Il display ha, inoltre, i bordi particolarmente curvi, e questo non aiuta molto nella presa. Peccato perché da un punto di vista prettamente costruttivo, il lavoro svolto da Motorola è stato encomiabile. La back cover è realizzata con una finitura satinata che limita i graffi e trattiene poco lo sporco e le impronte. La sensazione al tatto è di una smartphone davvero ben costruito, per quanto sia praticamente impossibile da utilizzare con una sola mano.
Decisamente ben riuscita la parte software. A bordo c’è Android 12, personalizzato con la Moto UI, un’interfaccia grafica che offre un’esperienza molto vicina a quella stock del robottino verde. Non viene perciò appesantita la piattaforma hardware e tutto risulta particolarmente intuitivo.
Tutto è alimentato da una batteria da 4.610 mAh, che permette di chiudere agevolmente la giornata anche con un utilizzo intenso. Edge 30 Ultra vanta, inoltre, un asso nella manica non da poco: supporta la ricarica rapida addirittura a 125 Watt, con tanto di caricabatterie apposito incluso in confezione. Potrete perciò portare la carica dallo 0% al 100% in appena 25/30 minuti. Una grande comodità.
Motorola ha fatto la storia del mercato della telefonia. Con l’avvento degli smartphone ha perso la sua centralità e questo Edge 30 Ultra è un primo passo importante per tornare in vetta. La strada è tutt’altro che spianata, considerando quanto i diretti concorrenti continuino a spingere sull’acceleratore.
Siamo però di fronte a un dispositivo in grado di offrire un’esperienza utente convincente a 360°. Ci sentiamo di consigliarlo a chiunque sia alla ricerca di un nuovo smartphone, a patto però di non spendere la cifra richiesta di listino. Attorno ai 700 euro è un prodotto da acquistare a occhi chiusi.
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