Con l’imminente ban dagli Stati Uniti che incombe su TikTok, la popolare app per smartphone sviluppata dalla società cinese ByteDance, che potrebbe avvenire tra pochi giorni, molti creatori di contenuti stanno cercando piattaforme alternative per mantenere la loro presenza online. Alcuni si sono rivolti a concorrenti statunitensi come Instagram Reels o YouTube Shorts. Un numero crescente di utenti americani sta esplorando anche opzioni meno convenzionali, come l’app cinese Xiaohongshu, conosciuta in inglese come Red Note.
Red Note, fondata nel 2013 come guida allo shopping online, ha evoluto la sua offerta includendo funzionalità di social media ed e-commerce. Con oltre 300 milioni di utenti, l’app è tradizionalmente dominata da contenuti in mandarino, tra cui diari di viaggio, tutorial di bellezza e video di animali. Negli ultimi giorni, ha registrato un afflusso significativo di utenti americani, tanto da raggiungere la prima posizione nell’App Store per due giorni consecutivi. Anche Lemon8, un’altra app cinese di proprietà di ByteDance ha guadagnato popolarità, posizionandosi al secondo posto.
Questo “esodo di massa” verso altre piattaforme social di origine cinese, stando a quanto dichiarato dal TIME, potrebbe essere interpretato come una sorta di “protesta” contro il divieto di TikTok negli Stati Uniti. In questo scenario, però, va considerato il fatto che queste app alternative in futuro potrebbero affrontare pressioni normative simili a quelle di TikTok, sollevando dubbi sulla loro sostenibilità negli USA, almeno nel lungo periodo.
Ricordiamo che la probabile chiusura di TikTok (che sta in qualche modo spingendo gli utenti a “traslocare” su social alternativi) è infatti dovuta a una legge approvata dal Congresso americano l’anno scorso, fatta con lo scopo di costringere ByteDance a venderla entro il 19 gennaio, pena il ban della piattaforma negli USA. Questo perché le autorità statunitensi nutrono dubbi sulla sicurezza dell’app, considerata troppo vicina al governo di Pechino. Dal momento che non sembra esserci alcuna volontà da parte di ByteDance di vendere TikTok, il ban di domenica prossima sembra essere praticamente cosa certa.
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