LG G4 è la nuova serie che si inserisce nella fascia top del marchio sudcoreano, se escludiamo gli M4 che si distinguono non per la qualità d’immagine o le per le funzionalità ma per la connettività HDMI wireless. Lo scorso anno il passaggio dalla serie G2 (2022) alla G3 (2023) è stato molto importante: i G3 hanno infatti introdotto la tecnologia MLA, le micro-lenti che concentrano la luce emessa dagli schermi e la indirizzano verso lo spettatore, aumentando l’efficienza dei pannelli e la luminosità.
I TV G4 non promettono un salto di pari importanza ma introducono comunque varie ottimizzazioni e miglioramenti, senza dimenticare di introdurre alcune funzioni inedite. Come di consueto ad accompagnare i nuovi modelli è una versione rinnovata di webOS, la piattaforma che LG usa su tutti i suoi Smart TV. C’è poi una maggiore possibilità di scelta per quanto riguarda la base da tavolo: in fase di acquisto si può scegliere di avere il piedistallo e non il supporto da parete, che invece era l’unica opzione per i G3.
Sono davvero molti i punti di contatto tra le due generazioni di OLED. Il design ad esempio è estremamente simile: lo spessore uniforme è rimasto identico così come la dimensione delle cornici, sempre molto sottili. La serie G di LG nasce come un prodotto da appendere al muro e per questo è dotata di incavi sul retro per incanalare i cavi, mantenerli ordinati e consentire un’installazione a filo con la parete.
La novità della serie G4 viene non tanto dall’estetica quanto dalla dotazione: da quest’anno si può infatti scegliere se acquistare il prodotto con base da tavolo o con supporto da parete. La serie G3 non offre invece alcun tipo di scelta: nella scatola c’è il supporto da parete, chi necessita della base deve comprarla separatamente. Raccomandiamo pertanto di prestare attenzione alle sigle e a quanto riportato nella descrizione della dotazione: i prodotti che terminano con la sigla “S” sono quelli con la base da tavolo.
Per quanto riguarda le tecnologie implementate non ci sono rivoluzioni ma solo miglioramenti incrementali. I pannelli sono OLED WRGB con tecnologia MLA, quindi quelli che al momento garantiscono le migliori prestazioni. Chi vuole approfondire queste tematiche può consultare la nostra guida sulle tecnologie usate nel mercato TV. A cambiare è la frequenza di aggiornamento: i G3 arrivano fino a 120 Hz mentre i G4 raggiungono i 144 Hz.
Un’altra delle novità è l’introduzione del processore Alpha 11 4K AI che va a sostituire l’Alpha 9 4K AI di sesta generazione presente nella serie G3. Questo componente si occupa di tutto quello che riguarda l’elaborazione dei segnali audio e video: ottimizza quindi sia il suono sia le immagini. Per il resto le funzioni sono praticamente identiche, così come il supporto ai formati HDR (manca solo HDR10+) e il sistema audio.
I TV OLED G4 offrono alcuni miglioramenti che non stravolgono la qualità ma introducono alcune migliorie: la base è quella del G3 alla quale si aggiungono alcuni aggiustamenti o passi in avanti. Non si parla di rivoluzioni ma non per questo mancano i motivi di interesse. Il nuovo processore Alpha 11 4K AI porta riesce ad esempio ad ottimizzare meglio alcuni aspetti, soprattutto se si sfruttano le funzioni automatiche affidate all’intelligenza artificiale.
Gli interventi apportati sono meno artificiosi e rendono le immagini più piacevoli. Con i controlli manuali la differenza tende ad assottigliarsi, motivo per cui si tratta tendenzialmente di funzionalità più adatte per chi preferisce lasciare fare tutto al TV, senza preoccuparsi della fedeltà all’opera originale. Ci sono comunque ottimizzazioni interessanti anche per i puristi: l’esempio principale è il filtro che migliora le sfumature di colore.
Questa elaborazione riesce a rendere più uniformi e lisce le sfumature, soprattutto nei contenuti di qualità più bassa come lo streaming più compresso. Sui G4 l’intervento si combina con una maggiore capacità di conservare i dettagli più fini, che invece appaiono un po’ più sacrificati sui G3. In HDR abbiamo poi la tendenza a spuntare picchi di luminosità più elevati anche se la differenza non è molto ampia.
Ci sono infine le funzioni legate al gaming, prima tra tutte il supporto ai 144 Hz. Questa frequenza di aggiornamento è utile per i giocatori che dispongono di PC da gioco molto prestanti, come abbiamo spiegato nella nostra guida. C’è anche qualche miglioramento nella gestione di HDR nella modalità pensata per il gioco, quella che assicura la risposta ai comandi più pronta.
Vale quindi la pena acquistare un TV OLED LG G4? Per i possessori di un G3 la risposta è no, ci sono dei passi in avanti ma non così rilevanti da giustificare la spesa. Se però si parte da un modello di generazione ancora precedente (G2 ad esempio) o comunque non si dispone di un televisore molto recente di pari fascia, allora l’acquisto è caldamente consigliato: non sono molti i prodotti sul mercato con una dotazione così completa e con un livello di prestazioni paragonabile.
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