Xiaomi Mi Band 5 si rinnova. Poco all’apparenza ma le novità sono davvero tante rispetto alla Mi Band 4. Schermo più grande, sensori più precisi, design più raffinato, questa smartband di Xiaomi presenta anche nuovo sistema di ricarica tramite aggancio magnetico.
Insomma, diventa più matura, più versatile e anche più precisa, ma si perde forse la caratteristica principale che tanto aveva fatto apprezzare i modelli precedenti. L’autonomia infatti si è ridotta di molto, soprattutto se si mantiene attiva la misurazione del battito 24 ore su 24. Insomma, tanti punti di forza, con un prezzo che si alza e raggiunge i 39,99 euro del listino ufficiale.
Vale la pena dunque acquistare questa Mi Band 5 a 39,99 euro oppure meglio propendere per la Mi Band 4 che ormai è possibile trovare sotto i 25 euro?
L’abbiamo provata per qualche giorno e siamo dunque pronti a raccontarvi come va nell’uso di tutti i giorni.
Voto: 8/10
Abbiamo provato la versione destinata al mercato italiano e con nostra sorpresa abbiamo constatato che la Mi Band 5 di Xiaomi non supporta ancora la lingua italiana. Una mancanza che non ci aspettavamo su un prodotto ufficialmente venduto sul nostro mercato. L’abbiamo dunque usata in inglese, sperando che il supporto alla lingua italiana possa arrivare con un futuro aggiornamento.
Il braccialetto in silicone è molto simile a quello del modello precedente Mi Band 4, più resistente rispetto a quello di Mi Band 3. Facile da pulire, ma un po’ difficile da agganciare. Si ha la sensazione, almeno con il mio polso che ha una circonferenza di 18,5 centimetri, che sia o un po’ troppo stretto o non abbastanza stretto.
Nella parte superiore c’è il display da 1,05 pollici, leggermente più grande rispetto alla precedente versione, ma anche più luminoso e facile da leggere anche sotto la luce diretta del sole. Nella parte inferiore c’è invece il sensore per il rilevamento del battito cardiaco, che può essere impostato per rilevare il battito in maniera continuativa quando si fa sport, oppure in maniera puntuale secondo intervalli che variano da un minuto a 30 minuti. Manca il sensore per la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue.
Voto: 9/10
Per usare la Xiaomi Mi Band 5 è necessario scaricare sul proprio smartphone, che sia Android o iOS, l’applicazione Mi Fit. Un’applicazione che nel corso degli anni si è evoluta e che permette non solo di tenere traccia dei dati raccolti dalla Mi Band, ma anche di impostare al meglio la fitness tracker di Xiaomi per cucire il suo comportamento a seconda delle nostre esigenze.
L’abbinamento avviene in pochi secondi e nel tab riservato alle impostazioni della smartband Mi Band 5 è possibile cambiare la grafica tra centinaia disponibili, impostare da quali applicazioni ricevere le notifiche, selezionare le sveglie e tanto altro ancora. Uno dei punti di forza delle varie Mi Band è il motorino della vibrazione: impossibile perdere una notifica o non svegliarsi all’ora selezionata.
Purtroppo, il piccolo display permette di avere un’anteprima delle notifiche selezionate, ma non di rispondere, neanche con messaggi preimpostati o risposte brevi. Funziona dunque da avvisatore generico: saremo noi a decidere se prendere lo smartphone in maniera tempestiva, oppure rispondere più tardi.
La schermata principale consente poi di tenere sotto controllo i parametri dell’attività fisica registrata, dei passi, e del sonno. Un’applicazione semplice da usare, intuitiva, con una grafica molto bella e moderna.
Voto: 8,5/10
La smartband Xiaomi Mi Band 5 rispetto al modello precedente monitora più attività: sono infatti ben 11 le attività monitorate tra cui: corsa all’aperto, tapis roulant, ciclismo, cyclette, camminata, ellittica, vogatore, yoga, salto con la corda, nuoto e freestyle. Quelle più precise sono ovviamente le attività all’aperto, per una serie di motivi.
In primis quando andate a correre, la Mi Band 5 monitorerà sia il battito che il passo sfruttando i sensori interni, ma sarà in grado di usare anche il GPS del vostro smartphone, permettendo così di avere un calcolo più preciso e paragonabile a quello di sportwatch dedicati come Polar Ignite o Garmin 945. La distanza calcolata e il percorso sono infatti piuttosto precisi e la stima effettuata è consultabile anche da chi vuole iniziare a monitorare con una discreta precisione la propria attività fisica, senza dover spendere centinaia di euro in attrezzatura dedicata.
Gli sport all’interno e il freestyle invece sono una stima piuttosto approssimativa. Questo perché la Mi Band non è in grado di capire cosa stiate facendo effettivamente. Tramite un algoritmo interno, basato sul vostro peso, altezza, età e sport selezionato, darà un’indicazione provvisoria dell’attività che avete fatto. Per esempio, se andate sulla cyclette per mezz’ora, e avete un ritmo cardiaco medio di 120 battiti al minuto, sul display di Mi Band 5 verrà visualizzato che avete consumato un certo quantitativo di calorie, ma è solo stimato a grandi linee.
Preciso invece il monitoraggio del sonno. Come da tradizione, le Mi Band riescono a capire non solo l’ora di inizio e l’ora di fine, ma anche i momenti in cui ci svegliamo durante la notte, seppur brevi, oppure i pisolini pomeridiani (non riconosciuti dalle Mi Band precedenti). In seguito, ci verrà fornita una valutazione del sonno e alcuni consigli pratici per migliorare la qualità del nostro riposo.
Ci sono poi due nuove possibilità. L’indice “PAI” misura la nostra attitudine sportiva. In base ai dati raccolti, ci darà infatti una valutazione su quanto siamo sportivi e su come inciderà la nostra attività fisica. Infine, è in grado di misurare il livello di stress. Anche in questo caso, abbiamo potuto verificare che dopo una giornata particolarmente intensa di lavoro, lo stress indicato era effettivamente più alto che al mattino, ma rimaniamo un po’ scettici sulla veridicità di questo dato.
Il sensore del battito cardiaco, così come avviene su tanti altri fitness tracker come Fitbit Charge 3, risulta affidabile nella misurazione media, mentre si scosta anche di 10/15 battiti nella misurazione puntuale. Si tratta dunque di un valore molto approssimato. Si può comunque scegliere se far scattare una notifica qualora si superi una determinata soglia di battiti, una funzione utile. Con un successivo aggiornamento, Xiaomi Mi Band 5 sarà anche in grado di monitorare il ciclo mestruale, una funzione utile per tutte le donne che intendono acquistare la piccola smartband.
Voto: 5/10
Non possiamo dichiararci soddisfatti dell’autonomia fornita da questa Mi Band. Lasciando le notifiche attive da cinque applicazioni (Whatsapp, Telegram, Messenger, Slack e Teams), quelle delle chiamate e degli SMS, con una misurazione del battito cardiaco con intervallo di un minuto, abbiamo fatto fatica a superare i tre giorni di utilizzo.
Si tratta di un parametro che ci ha fatto riflettere. È vero che disabilitando alcune funzioni si possono raggiungere anche i 10 giorni di autonomia, ma che senso ha dunque spendere 39,99 euro per rinunciare ad alcune funzioni? È vero che il nuovo meccanismo di ricarica magnetico permette di non dover più estrarre la Mi Band, ma dall’altro lato bisogna rinunciare a quello che per anni è stato il maggior punto di forza di questa competitiva linea di dispositivi indossabili di Xiaomi. Impossibile non rimanere delusi da un’autonomia così risicata. Anche Xiaomi Mi Band 4C, che costa meno di 25 euro, riesce a far meglio, con circa 6 giorni di uso continuativo.
Voto: 7,5/10
Vale dunque la pena acquistare Mi Band 5? Se l’anno scorso il prezzo era di poco meno di 30 euro, quest’anno siamo sulla soglia dei 40 euro. Display più grande, buona precisione del monitoraggio del battito e del sonno, capacità di tracciare diverse attività sportive, non permettono alla Mi Band 5 di prendere il titolo di migliore fitness tracker economica. Le alternative non mancano: in casa Xiaomi c’è la Mi Band 4, ormai diventata molto accessibile.
Peccato per un’autonomia non all’altezza delle aspettative, parzialmente compensata dal bellissimo display a colori. Se avete giù una Mi Band 4 non vale la pena acquistare la Mi Band 5. I miglioramenti sono pochi e nell’uso quotidiano non fanno davvero la differenza. Se invece state cercando un nuovo fitness tracker, vale la pena valutare di cosa si ha realmente bisogno. Volete avere una semplice stima della vostra attività? Forse non è necessario spendere 40 euro e la Mi Band 4C, seppur meno precisa, potrebbe essere una buona alternativa. Se invece state cercando qualcosa di più preciso da tenere a lungo, forse è il caso di rivolgersi a qualcosa di più completo e magari con GPS integrato, come Fitbit Charge 4.
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