Il concetto di flagship killer è stato rincorso da tantissime aziende nel corso degli ultimi anni, con l’arrivo di prodotti con caratteristiche da vero top di gamma, processori di ultima generazione e display avanzati, ma con prezzi più accessibili rispetto agli oltre 1.000 euro necessari per acquistare un Galaxy S20 Ultra o un iPhone 11 Pro Max.
Xiaomi ha sempre fatto dell’ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni uno dei suoi cavalli di battaglia e il Poco F2 Pro è uno di quei dispositivi che potrebbe invogliare più di qualche utente all’acquisto. Costa infatti poco meno di 500 euro, ma ha dalla sua un processore di ultima generazione Snapdragon 865 e una fotocamera principale con risoluzione di 64 Megapixel.
Si tratta della versione internazionale di Redmi K30 Pro e dopo averlo provato per qualche settimana possiamo affermare che si tratta di uno smartphone ben realizzato, piacevole da usare e molto veloce, ma che presenta anche qualche compromesso inevitabile per poter essere posizionato su questa fascia di prezzo.
Voto: 8/10
Come Pocophone F1, anche Poco F2 Pro è dotato di un grandissimo display che occupa la quasi totalità della parte frontale. Ciò lo rende molto grande e difficile da impugnare e usare con una sola mano, dunque difficilmente chi ha le mani piccole e cerca un dispositivo maneggevole lo prenderà in considerazione.
Nella parte laterale destra è presente il pulsante di accensione, posizionato in modo che sia facile da raggiungere mentre più in alto c’è il bilanciere del volume. Nella parte inferiore invece si può notare la porta USB-C che consente la ricarica e la griglia per gli altoparlanti mentre il jack aux da 3,5 millimetri è posizionato nella parte superiore.
Il sensore per lo sblocco tramite le impronte digitali è sotto lo schermo, forse un po’ più in alto rispetto alla maggior parte dei concorrenti. La fotocamera frontale è integrata tramite uno scenografico meccanismo a scomparsa, che illumina due LED di colore blu quando lo si usa.
Nella parte posteriore, realizzata in vetro e disponibile in quattro colorazioni diverse, è presente il modulo fotografico circolare che integra quattro sensori, che ricorda vagamente la soluzione adottata su OnePlus 7T.
Voto: 8/10
Al contrario della maggior parte dei concorrenti in questo caso Xiaomi ha optato per un tradizionale display piatto, dunque senza alcuna curvatura ai bordi, con diagonale di 6,67 pollici e tecnologia OLED. La frequenza di aggiornamento è di soli 60 Hz, contro i 90 Hz del fratello Redmi K30 Pro. Un compromesso inevitabile per cercare di mantenere basso il prezzo.
Una mancanza che si sente per chi è abituato a un display con frequenza di aggiornamento maggiore. A ciò si aggiunge una sensore di luminosità un po’ pigro, che più volte ci ha costretto ad agire manualmente per regolare la luminosità e rendere il display più visibile, soprattutto in condizioni di pieno sole.
La risoluzione 2400 x 1080 pixel è più che sufficiente per l’utilizzo attuale e anche la fedeltà dei colori è molto buona e rende il dispositivo adatto a essere usato per visualizzare video, film e serie TV, grazie anche alla totale assenza di notch o fori.
Voto: 8,5/10
Xiaomi Poco F2 Pro può fare affidamento sullo Snapdragon 865, lo stesso processore usato anche su Xiaomi Mi 10 Pro 5G e OnePlus 8 Pro, coadiuvato da 6 o 8 GB di RAM a seconda della versione, ovvero quella con 128 o 256 GB di archiviazione interna di tipo UFS 3.1 che garantisce prestazioni stratosferiche. I bollenti spiriti del processore sono tenuti a bada da un avanzato sistema di dissipazione a liquido con camera di vapore, che permette di mantenere le temperature basse anche durante le giornate più assolate.
Le prestazioni non temono rivali: Poco F2 Pro è sempre veloce, mantiene in memoria un gran numero di applicazioni e permette di svolgere tantissime operazioni in multitasking in maniera agevole e senza incertezze. Un dispositivo di cui è difficile rimanere delusi sotto questo punto di vista.
Peccato per il software. Non che Android 10 sia poco affidabile, tutt’altro, ma di default sono installate tantissime applicazioni di dubbia utilità, che appesantiscono il dispositivo e che sono poco sfruttabili dall’utente che cerca il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni.
In questo caso ci saremmo aspettati una MIUI 12 più snella, in linea con il concetto di minimalismo generale.
La batteria da 4700 mAh permette di arrivare agevolmente a fine giornata con un buon quantitativo di energia residua e che non necessita di ricariche intermedie anche con l’uso più intenso. Peraltro, è compatibile con la ricarica rapida a 33 Watt, con tanto di alimentatore incluso nella confezione. In questo modo è possibile caricare il cellulare completamente in appena un’ora.
Voto: 6,5/10
Il vero elemento da fascia media è la fotocamera. Era lecito aspettarselo, in quanto anche Poco F1 era uno smartphone che garantiva grande velocità, ma con qualche lacuna per il comparto fotografico e per i materiali. Se i materiali sono notevolmente migliorati, la fotocamera continua a rimanere il tallone d’Achille di questo dispositivo. La fotocamera principale ha una risoluzione di 64 Megapixel e a essa si aggiungono una seconda da 13 megapixel con obiettivo grandangolare, una terza con obiettivo Macro e risoluzione da 5 Megapixel e l’ultima con risoluzione di 2 megapixel per la valutazione della profondità di campo.
Le prestazioni sono solo di fascia media, con una buona qualità complessiva per le foto in condizioni di buona luminosità ma che presentano poi diverse lacune in condizioni più difficili. I colori sono un po’ freddi e poco fedeli e in generale si nota un dettaglio che non lascia a bocca aperta.
Buone foto per l’uso social e considerando il prezzo da fascia media, ma che vanno a scontrarsi con il resto delle specifiche da vero top di gamma.
Lato video invece si possono registrare filmati fino a risoluzione 8k 30 fps o 4k 60 fps, oppure si può usare la modalità slow-motion a 960fps.
La fotocamera frontale ha una risoluzione di 20 Megapixel e anche in questo caso i risultati sono solo nella media.
Voto: 7,5/10
Poco F2 Pro è il degno successore del Pocophone F1 che tanto fece parlare di sé. Uno smartphone solido, piacevole da usare i cui unici limiti sono le dimensioni importanti e la fotocamera sottotono. Se però state cercando un terminale che possa offrire la maggiore velocità possibile oggi disponibile allora l’F2 Pro di Xiaomi è lo smartphone giusto.
Se invece cercate un cellulare più compatto, più facile da usare, con un’interfaccia più immediata, allora meglio rivolgersi ad altri dispositivi, come per esempio Xiaomi Mi 10 Lite 5G.
San Valentino si avvicina e la domanda su cosa regalare alla propria fidanzata diventa più insistente. C’è chi la ritiene una trovata commerciale e chi invece vede questa festa come il momento ideale
Approda in via ufficiale anche in Italia il nuovo OPPO A18, smartphone che si colloca nella fascia bassa del mercato. Il telefono fa parte della Serie A del produttore cinese ed l’ideale
Scrivi un commento