Con Giorgio Armani il lusso è diventato per la prima volta nella storia della moda sinonimo di confort. È il 1975 quando il re della moda italiana, con la sua prima collezione uomo di prèt-à porter, ha rivoluzionato il mondo della moda. Indossare capi Armani non significa, come precisato dallo stesso stilista stesso, essere notati, ma essere ricordati. All’inizio degli Anni 80, il brand italiano di moda, forte di un successo immediato in tutto il mondo, inizia a espandere il proprio universo. Alla principale linea di abbigliamento haute de gamme viene affiancata la più accessibile linea Emporio Armani e la prima collezione di profumi, nata in collaborazione col colosso della cosmetica L’Oréal. Le due fragranze Armani pour femme e Armani pour homme sono le prime di una lunga serie di profumazioni, tutte di grande successo. Acqua di Giò, con i suoi sottili sentori acquatici e fruttati, è da anni uno dei profumi più venduti al mondo. Oltre ad abiti e profumi, il brand di moda italiano produce gioielli, occhiali da sole, trucchi, e oggetti di arredamento, senza dimenticare, hotel, caffè, ristoranti e perfino libri. Il primo ristorante del brand ha aperto i battenti nel 1989, seguito negli anni da tanti altri. Armani è perciò, più che un semplice marchio di moda, un intero universo di stile. Un universo improntato all’edonismo, al lusso e alla seduzione. Profumi e vestiti del brand italiano si distinguono per essere discreti e insieme rivelatori di grande personalità. La visione dell’eleganza promossa dallo stilista italiano è quella di un perfetto equilibrio fra modernità e atemporalità, fra lusso e praticità. Questo perfetto equilibrio è ottenuto, per quanto riguarda gli abiti, attraverso tagli epurati abbinati a tessuti nobili e raffinati, Gli influssi che ispirano le collezioni provengono dal mondo dell’architettura e da quello del viaggio. Dal movimento architettonico Bauhaus, lo stilista italiano ha ripreso l’idea di un’eleganza estremamente funzionale. Dai viaggi in Oriente ha ripreso le forme morbide e avvolgenti di pantaloni e di giacche. Capo cult della maison di moda italiana è il blazer. Lo stilista italiano è il primo ad averlo destrutturato. Lo ha reso ampio e disinvolto per gli uomini, mentre per le donne lo ha reso scultoreo e preciso. Per celebrare uno dei suoi blazer più famosi, che è la giacca tuxedo, lo stilista ha creato il profumo Code, nella versione per lui e per lei. Il flacone di questo profumo, che si ispira al gioco della seduzione, ha le stesse linee della giacca tuxedo. Introducendo, con questo tipo di giacca, elementi maschili nel guardaroba femminile, lo stilista piacentino ha dato vita a una nuova idea di femminilità. L’immagine di donna espressa da ogni collezione è quella di una donna dinamica e contemporanea che ama circondarsi di oggetti pratici e lussuosi, Questa idea di femminilità è stata portata al successo negli anni Novanta da star come Gwineth Paltrow e Jodie Foster. E per quanto riguarda gli uomini, il primo a rendere popolare lo stile Armani nel mondo è stato Richard Gear in indimenticabili film come Pretty Woman e American Gigolò.