Affettatrice in Affettatrici

Fette sottili e precise che esaltano il gusto degli alimenti

Un’affettatrice elettrica si comporta bene con qualsiasi tipo di alimento. Salumi, formaggi, carne, pesce, pane, frutta e verdura: realizzare fette sottili e gustose non è più un problema con un’affettatrice automatica. Rispetto alle affettatrici manuali, la presenza di un motore elettrico alimentato via cavo riduce la fatica a zero, garantendo precisione e fluidità nel taglio. Il tutto grazie al piatto scorrevole sul quale gli alimenti vengono posizionati e bloccati da un braccio basculante provvisto di dentini. Responsabile del taglio è una lama in acciaio inox il cui spessore è gestito da un’apposita manopola in un range compreso fra 0.5 mm e 20 mm. Sempre dotata di piedini antiscivolo e pietre smerigliatrici affilanti, l’affettatrice si avvia con un essenziale tasto on/off. Semplicissima nel funzionamento, è disponibile in due varianti: a gravità o verticale. La prima famiglia, ben rappresentata dall’affilatrice Berkel Home Line 250, prevede lama e piatto inclinati di 45° verso il basso. In questo modo, sarà il peso stesso degli alimenti ad agevolare il taglio. Nei modelli verticali, invece, la lama è perpendicolare al piano d’appoggio, imponendo uno sforzo maggiore all’utilizzatore. È questo il caso, ad esempio, della RGV Ausonia Smarty 170, un’affettatrice pieghevole che punta tutto sulla leggerezza. Un’affettatrice piccola pesa all’incirca 3/4 Kg mentre le affettatrici professionali più grandi arrivano anche a 15 Kg. Al crescere delle misure, aumenta in genere anche il diametro della lama che oscilla fra 17 cm e 30 cm. Una lama più generosa, come è facile immaginare, gestirà al meglio anche alimenti di grandi dimensioni. Ma a determinare la qualità del taglio è anche la potenza dell’affettatrice che, per i modelli casalinghi, resta compresa fra 100 W e 200 W.

Prestazioni e design: come varia il prezzo dell’affettatrice

Se una piccola affettatrice casalinga costa anche meno di 50 euro, per i modelli ad alte prestazioni la spesa può superare i 1.000. Oltre alla potenza e al diametro della lama, sono i materiali costruttivi ad incidere tanto in ottica prezzo. Piatto e vele in metallo, ad esempio, spingono in alto il costo dell’affettatrice mentre analoghi componenti in plastica lo abbassano. Anche la cura con cui i materiali sono assemblati esercita un peso notevole sul prezzo finale. Così come la presenza di dettagli preziosi, rifiniture ricercate e, magari, di un piatto in legno che possa fungere da tagliere. Quando si parla di design, ai modelli poco appariscenti si affiancano stilose affettatrici dall’anima vintage. Fortemente radicate nell’immaginario anni ’50, valorizzano l’intero ambiente in cui sono collocate. E non a caso, sono spesso vendute ad un prezzo superiore rispetto ai modelli dall’estetica più anonima. Apriamo la nostra selezione con un’affettatrice compatta che è il tripudio dell’essenzialità. Venduta a poco più di 50 euro, RGV Ausonia 190 è uno strumento economico dedicato a chi vuole sperimentare un nuovo modo di affettare gli alimenti. Con Essedue 220 Opale le cose cambiano. Qui, infatti, potenza e affidabilità crescono sensibilmente. Per poco più di 300 euro, infatti, ci portiamo a casa un’affettatrice solida, stabile e precisa che mette in campo una generosa lama da 22 cm. Per chi cerca la fusione perfetta tra funzionalità e stile, infine, Trovaprezzi.it consiglia l’affettatrice Berkel Red Line 250. Materiali di qualità, colori accattivanti, DNA retrò: un’estetica vintage fa il paio con 190 W di potenza ed una lama da ben 25 cm. Il tutto per circa 750 euro.