Cappa Aspirante in Cappe da Cucina

Tecnologia e design per una cucina a prova di odori

Una cappa aspirante, come Elica Spot NG H6, riesce ad eliminare i fumi di cottura in modo radicale, espellendoli all’esterno. A differenza della cappa filtrante, infatti, è provvista di canna fumaria esclusiva, attraverso la quale i cattivi odori vengono convogliati ed espulsi. Soluzione molto efficace per preservare la qualità dell’aria in casa, la cappa aspirante da cucina svolge un altro compito cruciale: illuminare il piano cottura. Cappa aspirante da incasso oppure freestanding: ecco il primo elemento da considerare, sempre interconnesso alla struttura della cucina. La differenza a livello estetico è notevole. Se una cappa aspirante sottopensile da 60 cm è pensata per scomparire quasi del tutto alla vista, i modelli freestanding nascono anche come elementi d’arredo. Disponibili per il posizionamento a parete o a soffitto, sono l’ideale complemento di una cucina moderna. Per le cappe da incasso, è fondamentale verificare le misure prima di procedere all’acquisto. 60 cm in larghezza è lo standard ma non mancano cappe aspiranti da 90 cm e ancor più generosi modelli da 120 cm. Molto dipende, ovviamente, dalle dimensioni del piano cottura. La profondità, invece, si mantiene fra i 30 cm ed i 45 cm. Valutare la potenza aspirante della cappa è un passaggio chiave per godere di un’esperienza soddisfacente. Misurabile in m³/h, esprime quanta aria viene aspirata ed espulsa in un’ora e tale valore dovrebbe corrispondere al volume della cucina moltiplicato per 10. Per un ambiente di 35 m³, ad esempio, la giusta potenza aspirante della cappa ammonterebbe a 350 m³/h. Sui consumi della cappa, la capacità aspirante influisce in modo direttamente proporzionale. Per controllare l’efficienza energetica nel dettaglio, basta dare uno sguardo all’energy label che suddivide le cappe in varie classi, partendo dalla D per arrivare alla A+++. Fra le altre informazioni incluse sull’etichetta energetica, rumorosità ed efficienza delle lampade non vanno mai perse di vista.

Potenza e prezzo sempre a braccetto

Qualsiasi cappa aspirante da cucina è provvista di tasto per accendere le luci e switch per regolare la potenza su tre livelli. Rispetto ai modelli entry-level, però, le cappe top di gamma aggiungono comandi a sfioramento e un utile timer per programmare accensione e spegnimento. Mentre la connettività Wi-Fi assicura un controllo totale anche a distanza. Misure e scelte di design: ecco altri due fattori che incidono non poco sul costo finale. Una cappa aspirante 90 cm, ad esempio, costerà sempre più di una da 60 cm, a parità di caratteristiche. E, in linea generale, le cappe aspiranti a parete o soffitto avranno un prezzo superiore rispetto alle cappe aspiranti a scomparsa da incasso. Infine, anche la possibilità di lavorare come cappa filtrante senza bisogno di canna fumaria può far lievitare un po’ il costo dell’elettrodomestico. Per sviscerare meglio la variabile prezzo, analizziamo tre cappe aspiranti da incasso di differente livello. Si parte da un modello base al di sotto dei 100 euro, la cappa aspirante Elica Era C. Dotata di doppio LED molto luminoso, offre 368 m³/h di capacità d’aspirazione. Decisamente più potente è il modello Faber Inca LUX che, forte di 710 m³/h, eccelle anche in ambienti piuttosto grandi. Arricchita dal telecomando e da un allarme di saturazione del filtro, conta su tre livelli di aspirazione a cui si aggiunge un’ulteriore modalità booster. Il tutto per circa 250 euro per il modello da 70 cm. Ma a chi cerca un prodotto top di gamma, Trovaprezzi.it consiglia la cappa aspirante Falmec Move, da ben 800 m³/h. Installabile all’occorrenza anche senza canna fumaria, integra lampade LED ad intensità variabile. Il costo all’acquisto è di circa 650 euro per il modello da 120 cm.