Sparachiodi in Elettroutensili

Costruire con precisione e velocità non è più un sogno

Protagonista nei lavori di falegnameria e tappezzeria, la sparachiodi rende la costruzione di strutture e telai molto veloce. Simile ad una pistola, integra un caricatore da riempire con chiodi o graffette. Mentre la canna superiore li pianta nel materiale prescelto in modo preciso e profondo. Tante sono le tipologie disponibili. La sparachiodi elettrica è alimentata da una presa di corrente attraverso un cavo. Spartana ma funzionale, è perfetta per cominciare. La sparachiodi a batteria, invece, abbandona il filo in favore di un battery pack (da 18V o più) che le assicura tanta maneggevolezza in più e una buona autonomia. Quando occorre maggiore potenza, però, fa la propria comparsa la sparachiodi pneumatica che va sempre collegata ad un compressore esterno. Certo, le prestazioni si legano a quelle del compressore stesso ma, in linea generale, una sparachiodi pneumatica con pressione di 6/7 bar è un alleato valido in qualsiasi frangente. Parliamo, in linea di massima, di sparachiodi per legno, prodotti nati per realizzare intelaiature di mobili e divani ma anche scheletri di piccole abitazioni. In ambito edile, però, le sparachiodi a gas o a polvere da sparo non temono rivali, riuscendo ad infilare chiodi di grandi dimensioni anche nel metallo e nel calcestruzzo. Da non trascurare, infine, la sparachiodi manuale, fra tutte la più essenziale. Priva di motore o sistema a pressione, funziona grazie ad una leva da tirare con la mano. La potenza della sparachiodi si valuta in relazione alle proprie specifiche tecniche ma non solo. La durezza del materiale e la lunghezza dei chiodi da piantare, infatti, sono variabili da non trascurare. Proprio per questo, prima di cominciare il lavoro, è sempre bene fare qualche prova su un materiale di scarto.

Focus sul prezzo e le sue variabili

Sparachiodi manuale e sparachiodi pneumatica sono le due varianti più economiche perché strutturalmente semplici. Per acquistarle, infatti, possono bastare anche meno di 50 euro. Optando per modelli elettrici, il prezzo è destinato a salire. Ma mai come nel caso delle sparachiodi a batteria che si rivelano ancora più care, superando talvolta i 500 euro. In linea generale, ad incidere sul costo all’acquisto è anche la capacità del caricatore che può accogliere da 50 a oltre 100 chiodi e graffe. Ma non tutti i caricatori sono uguali e alcuni riescono a contenere chiodi di dimensioni molto generose, anche fino a 90 mm. Il fattore potenza è altrettanto importante, così come la possibilità di gestirla su più livelli, variabili da 3 a 6. Discorso analogo per la velocità con cui i chiodi vengono sparati, compresa di solito fra 30 e 100 al minuto. Le sparachiodi più avanzate, inoltre, sfruttano la funzione raffica per piantare vari chiodi consecutivamente. Per i modelli a batteria, poi, la presenza a bordo di un motore brushless a basso attrito rende il funzionamento più fluido ed efficiente. Anche la dotazione di accessori che accompagna la sparachiodi può esercitare un certo peso in ottica prezzo. Pensiamo, ad esempio, all’utile gancio da cintura per assicurare l’utensile in vita. O ad una serie di attrezzi e prodotti per la manutenzione. Meglio ancora se il tutto è ordinatamente raccolto in una valigetta protettiva con tanto di graffette e chiodi inclusi.