Quando si sente parlare di
Converse, il primo modello che viene in mente è senz'altro la
All Star Chuck Taylor. Si tratta, del resto, della scarpa sportiva più venduta di tutti i tempi. Converse, fondata nel 1908, iniziò a produrla nel 1917 e la sua popolarità crebbe parallelamente a quella della pallacanestro stessa. Non fu, naturalmente, l'unica scarpa da basket di un'azienda capace di rimanere sulla scena per più di cento anni. Alla fine degli anni '70, fece la sua comparsa un altro popolare modello di quest'azienda specializzata nel trattamento della gomma. Stiamo parlando della
Converse All Star Pro. La tomaia in tela lasciava il posto a quella
in pelle, bianca in prevalenza. Anche in questo caso, le opzioni di scelta prevedevano il taglio basso, oppure una tomaia che arrivasse a fasciare la caviglia, con un collarino ben imbottito. La maggior resistenza, offerta dalla pelle, rendeva superfluo l'utilizzo gli anelli di metallo per i passalacci. La stella, indipendentemente dall'altezza della tomaia, era stata spostata ai lati della scarpa, andando a formare il
logo Star Chevron. L'azienda aveva iniziato ad utilizzarlo negli anni '70, come simbolo di tradizione (rappresentata dalla stella) unita all'innovazione, rappresentata invece dalla freccia che guarda in avanti. Le Converse Pro Leather, anche senza poter contare 800 milioni di paglia venduti, hanno lasciato il segno nel cuore degli appassionati di sneakers. Fanno, infatti, parte del catalogo Converse, ora parte del gruppo Nike. Sono disponibili nelle versioni uomo, donna e bambino, con tomaia in pelle o in pelle scamosciata.