Il successo delle scarpe sportive Nike è strettamente legato all'utilizzo di cuscinetti ad aria come sistema ammortizzante. Questi erano in grado di assolvere la loro funzione, alleggerendo allo stesso tempo le intersuole in cui venivano collocati. Nel 1987 debuttò la tecnologia
Air Max, che rendeva visibile l'intercapedine mediante una finestra posizionata sotto il tallone. Dieci anni dopo, il sistema di ammortizzazione si estendeva per tutta la lunghezza dell'intersuola. La tecnologia
VaporMax fa oggi la sua comparsa, promettendo un'elevata capacità di assorbire gli impatti durevole nel tempo, unita a una riduzione ulteriore del peso. Da ricondursi, quest'ultima, alla totale assenza di un'intersuola in schiuma a far da contenitore ai cuscinetti d'aria. Nike VaporMax è, quindi, una scarpa running altamente tecnologica. Alla suola descritta abbina una morbida tomaia in
mesh traspirante. Rinforzata, quest'ultima, da una serie di inserti sintetici laddove è richiesta una maggiore resistenza all'abrasione. Oppure in corrispondenza dell'arco plantare, al fine di aumentarne la capacità di supporto. Un morbido collare avvolge caviglia, aumentando così la sensazione di comfort. Questa scarpa pesa
326 grammi. Pochi, se si considera tipologia. L'impostazione è quella della scarpa da running neutra. Il suo acquirente tipo è chi ricerca pregiate sneaker, oppure uno sportivo disposto a spendere un po' più del solito, per essere il primo a sperimentare nuove le tecnologie. In ogni caso, saranno disponibili diverse varianti colore, comprese le monotinta bianche o nere. Esistono, inoltre, le Nike VaporMax con tomaia
Flyknit, le più vistose
VaporMax Plus o le
Moc senza lacci.