Limitandoci a considerare i modelli mono split, il prezzo dei condizionatori Mitsubishi oscilla fra 400 euro e oltre 1.000 euro. Ma valutando macchine multi split, come Mitsubishi Kirigamine Zen quadri split, la cifra è destinata a salire ancora. Anche la potenza, espressa in BTU/h, incide non poco sul prezzo. E lo stesso vale per l’efficienza energetica. Funzioni smart e cura estetica: ecco altri due elementi da tenere sott’occhio.
Fra i migliori prodotti del marchio giapponese, spiccano quelli della linea Kirigamine. Prendiamo, ad esempio, il Kirigamine Zen mono split, un condizionatore Mitsubishi 9.000 BTU/h al top in tutto. Efficienza eccezionale, silenziosità sopra la media e funzioni a misura di utente lo rendono soddisfacente da usare. In più, sfoggia un design che non passa inosservato.
Nei condizionatori Mitsubishi mono split, ad un motore esterno corrisponde una sola unità interna. I condizionatori Mitsubishi dual split, invece, prevedono due unità interne separate per ogni motore. Il Mitsubishi MSZ-AP35VGK, ad esempio, è disponibile in entrambe le configurazioni. Ma, ovviamente, in variante dual dovrà mettere in campo molta più potenza. E, quindi, costerà di più.
Per scovare la giusta potenza in base all’ambiente di utilizzo si può partire da questa semplice corrispondenza: un condizionatore Mitsubishi da 9.000 BTU/h andrà bene per una stanza di 30 m2 massimo. Per climatizzare due ambienti simili, quindi, occorre aggiungere una macchina oppure optare per un condizionatore Mitsubishi dual split da 18.000 BTU/h. Replicando questo schema, trovare la soluzione adatta per i vari ambienti è piuttosto semplice.
Mitsubishi Electric è uno dei marchi di riferimento quando si parla di trattamento aria. E i condizionatori Mitsubishi non fanno certo eccezione. Il colosso giapponese vanta un catalogo esteso e variegato, in cui si contano numerose tipologie di prodotti. A rappresentare il punto di partenza sono i modelli mono split, composti cioè da un’unità esterna (il motore) e una interna a parete (il diffusore d’aria o split). E se è il motore a svolgere il grosso del lavoro, l’unità interna lo deve finalizzare al meglio. Non mancano, poi, condizionatori Mitsubishi dual split, con un unico motore collegato a due differenti unità interne, come nel caso del Mitsubishi Kirigamine Zen dual split. Ancora più potenti sono le varianti a tre split, fra cui l’evoluto Kirigamine Style trial split. Per non parlare dei condizionatori Mitsubishi Electric a quattro o cinque split. Provvisti di fluido motore inverter e pompa di calore, tutti i modelli del marchio di Tokyo brillano per silenziosità ed efficienza. Certo, all’aumentare della potenza saliranno anche i consumi. Per verificare tale variabile, fa sempre fede l’energy label che, per i condizionatori, è ricchissima di informazioni. La classe energetica, ad esempio, oscilla fra le lettere D e A+++. Va precisato, però, che i risultati in fase di raffreddamento sono piuttosto diversi da quelli registrati per scaldare. E proprio per questo, si impiegano due classi ben distinte. Rumorosità interna ed esterna espresse in dB: ecco altri dati molto utili riportati sull’energy label. In concreto, per climatizzare efficacemente ambienti fino a 30 m2, può bastare un condizionatore Mitsubishi da 9.000 BTU/h. Acronimo di British Termal Unit per Hour, parliamo dell’unità di misura chiave per creare una corrispondenza fra la macchina e la stanza in cui lavora. Per fare altri esempi, scegliendo un condizionatore Mitsubishi 12.000 BTU/h, anche spazi fino a 40 m2 verranno gestiti a dovere. Ad un condizionatore Mitsubishi 18.000 BTU/h, invece, è possibile collegare una coppia di split per climatizzare due ambienti differenti.
Per portarsi a casa un climatizzatore Mitsubishi mono split entry-level occorrono almeno 400 euro. Ma per ambire al top, potrebbero non bastare 1.000 euro. Per chi opta, invece, per un ipertecnologico modello penta split, l’esborso potrebbe toccare i 5.000 euro. Non manca, poi, la possibilità di montare un motore aggiuntivo per dare vita a due sistemi mono o multi split differenziati. Le variabili sono talmente tante che si rischia di perdersi. All’aumentare della potenza, però, il prezzo salirà sempre di più. E la stessa tendenza si ripete scegliendo i prodotti più efficienti e silenziosi della gamma Mitsubishi. A far innalzare il costo è anche la presenza a bordo di funzionalità smart rette dal Wi-Fi di casa. E che, tramite un’app per smartphone, ci permettono di controllare l’intero impianto con una sola mano. In ultimo ma non per importanza, anche l’occhio vuole la sua parte. Tutti i modelli del marchio nipponico sono curati nell’estetica. Ma solo i condizionatori della linea Kirigamine sono veri e propri oggetti di design, proposti anche in vivace colorazione rossa. Per la nostra piccola selezione, ci siamo concentrati sui mono split. Si parte con il modello MSZ-HR25VF, un condizionatore Mitsubishi 9.000 BTU/h pratico ed economico. Proposto intorno ai 400 euro, si adatta alla perfezione ad un ambiente di medie dimensioni. E pur senza eccellere nelle funzionalità, ha tutte le carte in regola per regalare soddisfazioni. Con il Mitsubishi MSZ-HR50VF, però, la potenza raddoppia, raggiungendo i 18.000 BTU/h. Forte della classe A+++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento, è fra i più efficienti in circolazione. In più, in modalità silenzioso, fa segnare solo 21 dB. Il prezzo ruota attorno ai 900 euro. Aggiungendo 300 euro circa, infine, ci portiamo a casa il Mitsubishi Kirigamine Style mono split. Fiore all’occhiello dell’enorme catalogo, è disponibile in varie configurazioni di potenza. Sottilissimo e stiloso, non si priva delle funzioni intelligenti, portando la classe in riscaldamento fino ad A++.
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