Orologi intelligenti al servizio del benessere: guida ai migliori smartwatch

Gli smartwatch hanno cambiato il nostro modo di vivere. Un orologio intelligente, infatti, mette a portata di mano una serie di informazioni che, fino a qualche tempo fa, erano un miraggio. Grazie al cardiofrequenzimetro integrato, ad esempio, è possibile analizzare l'andamento del nostro cuore 24 ore su 24. Gli smartwatch migliori, fra cui il recente Apple Watch Series 9, riescono a monitorare il sonno con precisione, offrendoci consigli per dormire bene e, lavorando in coppia allo smartphone, ci permettono di leggere le notifiche ed effettuare chiamate. Con un mercato variegato e in costante crescita, la nostra guida rappresenta un valido supporto per acquistare al meglio.
migliori smartwatch

Come scegliere lo smartwatch

Si parte da qui alla ricerca del nuovo smartwatch. Vediamo quali sono gli elementi principali a entrare in gioco. 

Sistema operativo – Wear OS e watchOS: ecco i due sistemi operativi più diffusi, il primo lanciato da Google, il secondo made in Apple. Mentre Wear OS è scelto da svariate aziende che costruiscono smartwatch Android, fra cui anche Samsung, watchOS è prerogativa esclusiva degli Apple Watch. Le differenze estetiche non mancano ma le funzioni sono assimilabili. In più, entrambi offrono un notevole app store dal quale scaricare contenuti aggiuntivi. Alcuni brand, poi, hanno scelto la terza via, impiegando un OS alternativo ai due principali. È questo il caso di Garmin, Fitbit, Huawei e Amazfit.  

Smartwatch o smartband – Per chi cerca un prodotto essenziale, sono le smartband la categoria di riferimento. Ma l’utente più esigente non potrà fare a meno di uno smartwatch evoluto e potente. I due prodotti, oltre che per dimensioni, peso e design, si differenziano per funzionalità. Gli smartwatch migliori, ad esempio, integrano sempre il GPS per tracciare i percorsi e brillano per robustezza e qualità dei sensori.

Display – Dimensioni e risoluzione del display contano tanto. Ma è bene non sottovalutare la tecnologia costruttiva dello schermo perché influisce con decisione sulla durata della batteria. I pannelli OLED offrono maggiore autonomia delle varianti LCD. Ma ancora meglio si comportano i pannelli transflective o quelli basati sulla tecnologia e-paper.

Design – Smartwatch o smartband che sia, l’estetica conta tanto in fase di scelta. Forme, colori e materiali costruttivi catturano subito lo sguardo. E ciò vale per la cassa come per il cinturino. In più, a fare la differenza entrano in gioco le watch faces, i quadranti intercambiabili con cui personalizzare il device. 

Quanto costa uno smartwatch?

prezzo smartwatch
Il costo dello smartwatch dipende da un insieme di fattori che lo vanno a collocare in una precisa fascia di prezzo. Si parla di fascia economica per i device il cui prezzo resta al di sotto dei 70 euro. Quando il budget a disposizione è compreso fra 70 e 150 euro, invece, ci muoviamo nella fascia media. Oltre tale soglia, infine, si aprono le porte della fascia alta. Ma quali elementi influenzano maggiormente il prezzo di un orologio smart? Per cominciare, è importante capire se siamo proiettati verso uno smartwatch o una smartband. Se siamo, cioè, interessati a un prodotto con tante funzioni e un display grande oppure a modelli più piccoli e leggeri ma anche meno avanzati tecnologicamente. Anche a livello hardware, le differenze sono marcate e gli smartwatch sono dotati di processori più potenti, memoria ram più ampia e tanto spazio d'archiviazione interno nel quale mettere la nostra musica. Le smartband, invece, dovendo gestire un numero inferiore di funzionalità, richiedono anche minore potenza di calcolo. In entrambi i casi, comunque, i materiali costruttivi scelti e la qualità con cui i componenti sono assemblati risultano fattori chiave nel determinare il prezzo del device. Senza considerare il design che influisce più di quanto immagineremmo.

(Dati aggiornati a settembre 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 70 euro)

Abbiamo posto a 70 euro il limite della fascia economica che racchiude interessanti offerte anche spendendo molto meno. Ad accomunare smartband e smartwatch di questa categoria sono l’ottimo rapporto qualità-prezzo e la notevole robustezza. A riassumere alla perfezione i due elementi è Celly Trainerbeat, uno smartwatch ultraconveniente che costa all’incirca 20 euro. Sempre proposto con un cinturino colorato aggiuntivo in confezione, sfoggia un bel display LCD e la certificazione IP67. Piuttosto completo in relazione al prezzo, monitora l’andamento del cuore e del sonno con una discreta precisione. Ancora più accurato nei rilevamenti, Amazfit Band 7 rientra nella categoria delle smartband più evolute. Al top per resistenza e leggerezza, è accompagnato dall’app Zepp di Huami che è una delle più ricche e intuitive in circolazione e, cosa non da poco, assicura quasi 20 giorni di autonomia. Leggermente più ampio è il display di Oppo Band 2, altra interessante smartband sotto i 70 euro. Praticamente indistruttibile grazie al vetro Corning Gorilla Glass 3, sopporta senza difficoltà le immersioni prolungate e regala all’utente la possibilità di personalizzare il device attraverso 40 quadranti intercambiabili. In ultimo ma non per importanza, Xiaomi Redmi Watch 3 è lo smartwatch economico che sarebbe a proprio agio anche in fascia media. Forte di un accurato GPS e di uno schermo AMOLED da 1.83 pollici, racchiude ben 100 modalità di allenamento e un raffinato sensore cardio.

Fascia media (da 70 a 150 euro)

La fascia media espande non poco le funzionalità che lo smartwatch è in grado di offrire, sempre mantenendo elevati gli standard costruttivi. Si comincia bene con Xiaomi Watch S1 Active, un orologio smart curato nella forma e nella sostanza. Impreziosito da un’elegante ghiera in metallo circolare, si avvale del GPS Dual Band, una tecnologia di navigazione accuratissima. Leggero e robusto, brilla anche nel rilevare l’andamento del cuore durante il sonno. Analogo nelle performance, Amazfit GTS 4 Mini ha però una forma più squadrata, quasi da smartband. Piccolo ma potente, monta un luminoso display AMOLED e non si fa mancare un tasto fisico laterale per accedere rapidamente alle impostazioni. Comodo da indossare, offre una straordinaria autonomia di circa tre settimane. Con Huawei Watch Fit 2 si punta ancora più in alto, snellendo ulteriormente le linee e abbassando il peso. E lo schermo non delude né per luminosità che risoluzione. Ricco di funzioni e raffinato nell’interfaccia, non si fa mancare il supporto di un efficace assistente vocale. E concludiamo con Polar Pacer, uno smartwatch di fascia media solo nel prezzo. Scelto anche dai runner più competitivi per le proprie sessioni di allenamento, è un device votato allo sport e al benessere a 360 gradi. Bello e resistente, è disponibile in tante varianti con cinturino di differenti colori.

Fascia alta (oltre 150 euro)

Gli smartwatch di fascia alta sono i più completi e performanti. Dedicati a sportivi esigenti e amanti dell’avventura, non si fanno mancare il GPS e sensori precisi per il monitoraggio del battito cardiaco. Apriamo le danze con Fitbit Versa 4, uno smartwatch che coniuga stile e prestazioni all’insegna del benessere. Colorato e a prova di urto, raccoglie e mostra i dati con precisione e chiarezza. Senza contare che è uno dei migliori in assoluto nel monitoraggio delle fasi del sonno. Ancora più votato alla competizione, Garmin Forerunner 255 è il punto di riferimento per la corsa. Provvisto di sensori accurati, fra cui anche il barometro, è un compagno fidato anche negli sport di montagna e durante i viaggi d’esplorazione. Brillante nell’autonomia, è affiancato dall’app Garmin Connect che è una delle più ricche dell’intera categoria. Proseguendo il cammino negli smartwatch top di gamma, ecco spuntare Samsung Galaxy Watch 6 Classic 47mm, ultima incarnazione del celebre device del colosso sudcoreano. Difficile da battere nell’accuratezza dei sensori e nella bontà del display, mette al servizio del fitness una notevole autonomia. Molto curato anche nell’estetica, sfoggia una ghiera in acciaio inox dal feeling premium. Non da meno è Apple Watch Series 9, l’orologio smart per antonomasia. Impreziosito da un sistema operativo snello, rapido e intuitivo, crea un match perfetto con gli iPhone. Ancora più potente grazie al processore S9 e al chip U2 per il rilevamento cardio, introduce il double tap che ci consente, ad esempio, di rispondere a una chiamata con due tocchi rapidi di indice e pollice. Al top della categoria, però, si pone Apple Watch Ultra 2: il punto di riferimento per gli sportivi più esigenti. 

Smartwatch e smartband: il confronto

smartwatch e smartband
La parola smartwatch ha un significato letterale abbastanza chiaro. Circoscrive, infatti, dispositivi tecnologici da polso con funzione base di orologio. L’aggiunta del prefisso smart, però, chiama in causa una serie di funzionalità supplementari di tipo intelligente. Sebbene il termine sia impiegato per definire l’intera categoria, parlando di smartwatch intendiamo comunemente i modelli più avanzati, ovvero dotati di sensori evoluti e display molto grande. Anche a livello estetico, sono device che assomigliano molto ai classici orologi analogici, sia che abbiano forma circolare che quadrangolare. Sempre in ambito di indossabili, poi, le smartband sono fasce da polso sottili e leggere, caratterizzate da un minor numero di funzioni, da materiali costruttivi economici e, talvolta, dall'assenza del display. Questi modelli, possono essere considerati smartwatch se prendiamo il termine in senso letterale, essendo anch'essi dotati di funzioni smart. Ma in realtà, la differenza fra smartwatch e smartband è talmente marcata da poterli ascrivere a due gruppi indipendenti. E questo si evince anche dal prezzo. Per una buona smartband, infatti, possono bastare 50 euro; per uno smartwatch di qualità difficilmente si scende sotto i 100. Ma vediamo meglio di seguito in cosa si differenziano le due tipologie.

Smartwatch

Gli smartwatch migliori sono dotati di un ampio display ad alta risoluzione, la cui diagonale misura mediamente 1.5 pollici. I materiali costruttivi sono di qualità, sia per quel che riguarda la scocca che il cinturino in morbido silicone. Per interagire col menù, possiamo utilizzare i tasti fisici posti sui lati o lo schermo touch. A livello di funzioni, non mancano tutti i sensori più importanti, partendo da quello cardio, passando per l'accelerometro, l'altimetro e il barometro. Inoltre, grazie al GPS integrato, ci permettono di tracciare i percorsi durante le attività sportive. Proprio per questo, molti modelli sono pensati appositamente per il fitness, dandoci la possibilità di monitorare i nostri progressi grazie all'app dedicata o alla piattaforma web. Per via delle tante funzioni, i consumi energetici sono decisamente elevati e la batteria dura in media quattro o cinque giorni. 

Smartband

Più essenziali nelle funzionalità, le smartband sono talvolta prive di display. In questi casi, i dati raccolti, sono visibili solo tramite l'apposita app o la relativa piattaforma web. Se dotate di schermo, è di solito piuttosto piccolo e con luminosità limitata. In tal senso, può risultare meno visibile sotto la luce solare ma garantire un'autonomia maggiore. Alcune smartband, infatti, lavorano anche per 20 giorni ininterrotti senza bisogno di ricarica. La forma è quella di una fascia, con lo schermo che non sporge di troppo, rappresentando il proseguimento del cinturino. Non sempre nelle smartband troviamo il sensore cardio e lo stesso vale per il GPS. Inoltre, la qualità dei sensori è tendenzialmente inferiore. Vale lo stesso per i materiali costruttivi. 

Il sistema operativo

Dopo che Samsung ha deciso di mandare in pensione il proprio Tizen OS per smartwatch, i sistemi operativi più diffusi restano due: Wear OS di Google e watchOS di Apple. Ci concentreremo su questi, sebbene alcune soluzioni alternative meritino una breve menzione. Zepp OS, ad esempio, è il software proprietario di Huami e disponibile solo sui device Amazfit. Leggero e snello, assicura una buona compatibilità sia con l’ecosistema Android che con quello iOS. Discorso simile vale per Garmin OS, Fitbit OS e HarmonyOS, l’ultimo dei quali montato sui dispositivi Huawei.

Wear OS

Il sistema operativo realizzato da Google, analogamente a quanto accade per gli smartphone, funziona con tutti i modelli costruiti su base Android. Essendo molto trasversale, quindi, è presente sulla stragrande maggioranza dei device, fra cui anche gli smartwatch Samsung più recenti. Il vantaggio principale legato alla scelta di un prodotto Wear OS è tutto nella peculiare versatilità della piattaforma che ci consente di usufruire dei tanti servizi di Google, come ad esempio Maps o Assistant. Di contro, però, mostra qualche limite nella visualizzazione dei dati raccolti dal device attraverso l’app Google Fit. Dovendo lavorare con un’ampia gamma di device, infatti, tale strumento risulta meno fluido e organizzato rispetto alla controparte Apple.

watchOS 

Progettato per lavorare esclusivamente con gli smartwatch Apple, watchOS è un tripudio di stile e semplicità. Giunto alla generazione 10, rende i device di Cupertino scattanti, intuitivi e belli da guardare. Come per Wear OS, è accompagnato da un app store ricco di contenuti aggiuntivi da scaricare. Unico neo di watchOS riguarda la compatibilità con i dispostivi di altre marche. Per offrire un’esperienza d’uso davvero appagante, infatti, gli Apple Watch dovrebbero essere sempre abbinati a un iPhone. 

Piattaforme a confronto

A fianco del sistema operativo, è molto importante valutare la piattaforma per la raccolta e la visualizzazione dei dati dello smartwatch. Fitbit, Garmin Connect, Polar Flow, Samsung Health, Google Fit, e Apple Health: queste le principali, disponibili in versione app o desktop. Se di base svolgono funzioni simili, a cambiare è l'aspetto estetico che contribuisce a rendere l'interfaccia più o meno intuitiva. Cominciamo dicendo che tutte ricevono le informazioni dallo smartwatch solo se connesso via Bluetooth al nostro telefono. Così facendo, infatti, è possibile sincronizzare i dati rilevati con semplicità, per poi consultarli comodamente sul display dello smartphone o del PC. Fra i più utili e interessanti, ricordiamo il report dei passi, delle calorie bruciate e dei chilometri percorsi, oltre all'andamento del cuore attraverso il rilevamento continuo del battito. Potremo, inoltre, monitorare lo stato del nostro sonno e i progressi ottenuti nel tempo. Da non trascurare, infine, la possibilità di avviare sullo smartwatch specifiche attività sportive (corsa, bici, nuoto…) per sincronizzarle con il telefono. Le varie piattaforme, oltre a mostrare i progressi ottenuti, si fanno anche strumento social, dandoci la possibilità di stringere amicizie con altri utenti e ricevere consigli sulle nostre attività. In ultimo ma non per importanza, ci permettono di personalizzare il volto dell’orologio intelligente tramite numerose watch faces.

Smartwatch con piattaforma dati molto ricca:
Polar Grit X
Fitbit Sense
Garmin Forerunner 745

Tipologie di display

Il tipo di schermo dello smartwatch ne può influenzare significativamente il prezzo finale. Le variabili che maggiormente contribuiscono a farlo oscillare sono due: la tecnologia con cui è costruito e la risoluzione. Quest'ultima, misurabile in pixel, ci indica quanto un display sia definito. In media, una buona risoluzione si aggira attorno ai 200x200 pixel. Altro elemento da valutare è la grandezza del pannello. E qui, una diagonale di 1.5 pollici rappresenta un ottimo compromesso fra dimensioni e visibilità. Vediamo ora di analizzare più nello specifico le varie tecnologie sfruttate per i display, considerando che OLED e LCD sono le più diffuse.

OLED

È la tecnologia più recente, lanciata a partire da televisori e smartphone. E mostrandosi poco energivora, rappresenta per gli smartwatch la scelta migliore. Uno schermo del genere, infatti, riproduce il colore nero spegnendo completamente i pixel e limitando drasticamente i consumi. La batteria degli smartwatch OLED dura di più rispetto a quella montata su device LCD ma anche i costi di produzione sono superiori. Inoltre, la resa cromatica non è sempre perfetta.

LCD

I pannelli LCD sono più economici rispetto agli OLED. In aggiunta, offrono una gamma cromatica più fedele. Ma, avendo bisogno di una retroilluminazione per funzionare, consumano anche di più. Inoltre, gli angoli di visione non sono il massimo. Anche la resa dei neri non è paragonabile agli OLED perché, anziché spegnere i pixel, qui si vanno a illuminare. In ogni caso, considerando il costo inferiore, scegliere uno smartwatch con display LCD può rappresentare un buon compromesso per risparmiare qualcosa.

Transflective LCD

Siamo di fronte a una tipologia di display ibrida, dalle caratteristiche molto interessanti. Capace di trasmettere la luce ma anche di rifletterla, è sempre visibile sotto il sole senza bisogno di retroilluminazione. All'occorrenza, ad esempio di notte, è attivabile un'illuminazione aggiuntiva artificiale, come per qualsiasi schermo LCD. Il vantaggio di questo tipo di sistema riguarda i consumi energetici molto contenuti che garantiscono allo smartwatch un'ottima autonomia.

E-paper display

Presente soprattutto nelle smartband, è la stessa tecnologia che troviamo anche negli e-reader. I caratteri in bianco e nero sono visibili solo ed esclusivamente se c'è una fonte di luce a illuminarli. Questi modelli, privi di qualsiasi tipo di retroilluminazione, assicurano i consumi più bassi in assoluto.

Smartwatch con display OLED di qualità:
Amazfit GTS 2 Mini
Polar Ignite 3
Garmin Forerunner 965

Batteria e autonomia

La batteria degli smartwatch più evoluti ha una capacità interna compresa fra i 300 ed i 450 mAh (milliampere/ora), capace di garantire un'autonomia di due o tre giorni. Paradossalmente, anche le smartband più economiche assicurano durate superiori, arrivando in certi casi alle tre settimane. E tutto questo con batterie dalla capacità che spesso non supera i 100 mAh. Dall'analisi di tali valori, si capisce come ad influenzare la durata del nostro dispositivo non sia tanto la grandezza della batteria in sé ma, piuttosto, il numero di funzioni che lo smartwatch è in grado di gestire. Si perché i modelli più costosi ci permettono di fare molte più cose. Ad esempio, monitorare il sonno in modo efficace, impiegare il GPS per tracciare i nostri percorsi ed effettuare chiamate sfruttando il vivavoce. Ma ciò che condiziona maggiormente l'autonomia è, senza dubbio, il display. Infatti, uno schermo grande e dalla risoluzione elevata andrà a consumare molta più batteria rispetto ad uno più piccolo e meno definito. Inoltre, anche la regolazione della luminosità ha un peso notevole e se la settiamo a valori molto alti, l'autonomia crollerà drasticamente. Pertanto, è sempre meglio scegliere la luminosità adattiva, laddove sia presente.

Smartband con ottima autonomia:
Fitbit Luxe
Oppo Band
Honor Band 6

Funzioni principali dello smartwatch

Alla tradizionale funzione di orologio, gli smartwatch ne aggiungono tante in più. Ma prima di andare ad approfondire le principali, è bene accennare all'importanza dell'hardware, necessario per sfruttarle al meglio. Ci riferiamo, in particolare, alla potenza del processore e alla quantità di memoria ram a disposizione. Questi due elementi, infatti, influiscono sulla fluidità del device e sulla capacità di gestire più attività insieme. Mediamente, possiamo dire che con un processore da 1.2 GHz e 512 MB di ram, dormiamo sonni tranquilli. Venendo alla memoria interna, il valore medio è di 2 GB.

Notifiche e telefonate

La possibilità di controllare le notifiche direttamente al polso è una funzione interessante che diventa preziosa in circostanze particolari, ad esempio mentre stiamo correndo. Molto comoda è anche la possibilità di rispondere al telefono con un click ed effettuare conversazioni collegando un auricolare Bluetooth. In aggiunta, i modelli dotati di scheda SIM rendono tutto ciò possibile anche senza il telefono. 

Sport e salute

Registrare le nostre attività sportive per tenerne traccia è un'altra funzione fondamentale degli smartwatch. Proprio per questo, i vari produttori hanno arricchito le app con tanti sport differenti, in modo da effettuare rilevamenti più precisi. Possiamo scegliere, ad esempio, la corsa, la camminata, il nuoto, la bici e l’allenamento in palestra. Grazie ai sensori di cui sono dotati, i modelli più evoluti riescono a monitorare con accuratezza il nostro battito cardiaco, calcolando anche quante calorie stiamo bruciando. Inoltre, se siamo fermi da troppo tempo, lo smartwatch ci spronerà a muoverci tramite una vibrazione. Non mancano, poi, funzioni dedicate al benessere a 360 gradi. Pensiamo, ad esempio, al supporto offerto dallo smartwatch durante una dieta o ai promemoria riguardanti i bicchieri d’acqua da bere durante la giornata. Per non parlare delle task speciali per il rilassamento o per tenere traccia del ciclo mestruale.

Monitoraggio del sonno

Presente anche sugli smartwatch più economici, il monitoraggio del sonno si rivela molto utile per migliorare il nostro stato di forma. Può capitare, infatti, che si dorma poco e male e, grazie a questa funzione, potremo prenderne coscienza. Attraverso il sensore cardio e l'accelerometro, il device rileva i cicli del sonno, suddividendoli, di solito, in sonno pesante, leggero, fase REM, risvegli e microrisvegli. La mattina, una volta sincronizzati i dati con l'app, avremo un report abbastanza approfondito di come abbiamo dormito. In aggiunta, alcuni device ci offrono consigli per migliorare la qualità del sonno.

Musica

Per gli amanti della musica, sono presenti diverse features molto interessanti. In particolare, è possibile gestire dallo smartwatch le playlist presenti nel telefono. Ma vi sono alcuni dispositivi dotati di ampia memoria interna che possiamo riempire con le nostre canzoni preferite e avviarne la riproduzione senza bisogno dello smartphone.

Smartwatch completi e performanti:
Polar Vantage M2
Garmin Instinct 2 Solar
Apple Watch Ultra 2 

Design e materiali costruttivi

A far lievitare il prezzo degli smartwatch più glam contribuiscono l'aspetto estetico e la qualità dei materiali impiegati. Parlando di design, la forma del quadrante definisce lo stile dello smartwatch. I modelli con cassa circolare, ad esempio, offrono una spiccata eleganza vintage. Più moderni e attuali, invece, si mostrano i device con linee squadrate. Indipendentemente dalla forma, la cassa può essere realizzata in plastica, metallo o ceramica, con le ultime due soluzioni a mostrarsi più stilose e costose. Il cinturino, invece, è quasi sempre in gomma morbida o silicone. Questi materiali, infatti, rendono lo smartwatch più confortevole da indossare. Ma è sempre possibile rimpiazzare il cinturino base con varianti in pelle o metallo. Per quel che riguarda il display, si impiega in genere un vetro molto resistente come il Gorilla Glass ma, in rari casi, possiamo trovare anche lo zaffiro. Oltre che sul design, la scelta dei materiali influisce anche sul peso dello smartwatch che, in media, si assesta sui 50 grammi. Infine, gli smartwatch più costosi sono costruiti per essere impermeabili all'acqua e resistenti agli urti, grazie alle certificazioni IP67 e IP68.

Smartwatch ottimamente costruiti:
Fitbit Sense 2
Garmin Fenix 7 Solar
Suunto 5 Peak
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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