Da pochi mesi, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che rivede il Codice della Strada in molti ambiti, tra cui quello che riguarda direttamente la circolazione delle biciclette elettriche e anche dei monopattini elettrici.
Sono stati introdotti nuovi limiti di velocità massima ma anche l’obbligo di assicurazione per alcuni tipi di biciclette e altre novità che vedremo in questo articolo. Visto che l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici ha preso piede in modo significativo negli ultimi anni, si rendeva infatti necessaria una regolamentazione più precisa. E, sebbene ancora il disegno di legge debba passare per il vaglio del Parlamento, c’è da pensare che le nuove normative entreranno presto in vigore.
Facciamo quindi una panoramica di quelle che si prospettano essere le nuove regole di mobilità per le biciclette elettriche e in generale i mezzi di trasporto green, affrontando le tematiche su cui è necessario fare chiarezza.
I mezzi di trasporto elettrici sono veicoli che utilizzano per il proprio funzionamento un sistema a propulsione elettrica alimentato da batterie ricaricabili.
La bicicletta elettrica (o bicicletta a pedalata assistita) viene definita come un veicolo a due ruote che funziona grazie ad un motore elettrico, che supporta la pedalata dell’utente. Per rientrare in questa categoria, la bicicletta deve avere una potenza massima del motore ausiliario di 250 W e una velocità massima di 25 Kmh (ovvero, l’assistenza nella pedalata deve interrompersi quando si raggiunge questa velocità). Questa tipologia di veicolo non richiede patente di guida né certificato di circolazione.
Possiamo dire che la maggioranza delle biciclette elettriche che si trovano in commercio rientrano proprio in questa categoria, tuttavia vale la pena controllare le caratteristiche tecniche. Se si superano quei limiti di velocità che potenza, infatti, il veicolo viene considerato un ciclomotore e quindi le regole da rispettare non sono più quelle relative alla circolazione dei velocipedi ma dei veicoli a motore (si tratta di una differenza non da poco!).
Ricordiamo inoltre che le biciclette elettriche (ma anche i monopattini) non possono essere guidati dai minori di 14 anni e non richiedono, al momento, alcun obbligo di patentino.
Il primo punto riguarda l’obbligo di assicurazione.
Si è parlato moltissimo negli scorsi mesi di questo aspetto e sembra proprio che sarà necessaria una copertura assicurativa sia per le biciclette elettriche che per i monopattini elettrici (mentre non ci sarà quest’obbligo per i veicoli non elettrici). L’Unione Europea lascia in realtà ampia libertà agli stati membri di decidere se imporre o meno l’obbligo dell’assicurazione, anche se l’invito rimane quello di non imporre l’obbligo ai mezzi cosiddetti leggeri (che quindi fanno danni minori), in vista dell’obiettivo generale di supportare la mobilità sostenibile ed ecologica.
Oltre all’assicurazione, si prevede l’introduzione dell’obbligo di targa per i veicoli elettrici, sia biciclette che monopattini. Nel disegno di legge si parla al momento di una targa adesiva, da esporre sul veicolo in posizione ben visibile. Dovrebbe essere la Motorizzazione ad occuparsi dell’emissione dei numeri di targa, ma solo dopo un decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture, che indicherà linee guida e dettagli in merito alle targhe. L’obbligo di targa dovrebbe riguardare anche gli altri dispositivi di mobilità individuale come segway, hoverboard e simili.
Al momento, la velocità massima consentita ai veicoli elettrici è di 25 Kmh e di 6 Kmh nelle aree pedonali. Nel disegno di legge al momento non si parla in modo esplicito dei nuovi limiti di velocità, anche se sembrerebbe che verranno abbassati a 20 Kmh. Si parla per il momento genericamente di “revisione delle regole che disciplinano le caratteristiche tecniche e la modalità di circolazione“, quindi entrando nel merito anche del dispositivo stesso, non soltanto del suo utilizzo.
Bisogna comunque ricordare che i veicoli elettrici dispongono generalmente di diverse modalità di utilizzo ed è possibile impostare la velocità massima. Questo almeno eviterebbe ai numerosi ciclisti di dover acquistare un nuovo mezzo di trasporto qualora le normative sulla velocità massima dovessero essere riviste al ribasso.
La ratio di un abbassamento dei limiti di velocità risiede ovviamente nella questione della sicurezza.
Sui sistemi di protezione personale, ci sono alcune importanti novità in vista.
Molto probabilmente diventerà infatti obbligatorio l’utilizzo del casco per chi si muove con i veicoli elettrici. Al momento, quest’obbligo non sussiste: resta semplicemente raccomandato, ma non sono previste multe o sanzioni per chi non utilizza il casco. Questo aspetto rappresentava finora un approccio insolito nel panorama europeo, dove invece il casco è obbligatorio in diversi paesi.
Inoltre, dovrebbe diventare obbligatorio dotare la bicicletta (sia elettrica che normale) e il monopattino di luci anteriori e posteriori oltre che di fari di posizione. Anche questa rappresenta un’introduzione importante per garantire la sicurezza di chi si muove in bicicletta anche nelle ore serali o in condizioni di scarsa visibilità. Se finora era una questione demandato ad ogni singolo ciclista, ora probabilmente diventerà un obbligo per tutti.
Infine, ci sono alcune novità anche in merito al parcheggio, anche se in questo caso si parla in modo specifico dei monopattini elettrici. Nell’ottica di limitare e contenere il fenomeno della sosta selvaggia (sarà capitato a tutti di vedere veicoli in sharing parcheggiati in luoghi a dir poco particolari!), il disegno di legge punta a regolamentare questo aspetto utilizzando alcune strategie che dovrebbero coinvolgere le piattaforme di sharing. In particolare, si pensa all’invio di una foto tramite l’app di sharing che dovrebbe certificare l’avvenuto parcheggio nelle corrette zone di sosta. Tuttavia, resta uno snodo di difficile attuazione sul quale ci sarà probabilmente ancora molto da lavorare.
In ogni caso, saranno riviste le sanzioni a carico dei parcheggi sui marciapiedi, con l’obiettivo di dissuadere gli utenti dal parcheggio selvaggio!
Quelle che abbiamo elencato in questo articolo sono tutte questioni ancora aperte, che dovranno essere poi trasformare in legge prima di entrare in vigore. Non resta che attendere la legge per capire quali novità saranno confermate e quali no.
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Complimenti! Articolo interessante!