Samsung Galaxy Fold, lo smartphone pieghevole bellissimo e carissimo

Di Valerio Porcu 22 febbraio 2019
Samsung Galaxy Fold

Insieme al Galaxy S10, Samsung ha presentato anche il Galaxy Fold, il suo primo e chiacchierato smartphone pieghevole. È anche, come ci si poteva aspettare, un dispositivo di lusso, destinato esclusivamente a chi vuole e può permettersi un costosissimo gadget di alta tecnologia.

Il Samsung Galaxy Fold, che dovrebbe essere in commercio da maggio, costerà infatti 2.000 euro – il che lo rende evidentemente uno smartphone per pochissimi. Offre uno schermo da 4,6″ (Super AMOLED, 21:9 come i recenti Sony Xperia). Il telefono si apre più o meno come un quaderno, e all’interno troviamo lo schermo pieghevole da 7,3″ (Dynamic AMOLED, 4.2:3, QHD+); di fatto lo smartphone diventa un tablet compatto.

Samsung Galaxy Fold

Samsung ha quindi puntato sia sullo schermo flessibile ma anche sul doppio pannello: quello principale è “fisso”, ed è alternativo a quello pieghevole. Si usa l’uno o l’altro, a differenza di altri progetti nei quali lo schermo principale cambia dimensione a seconda del momento. Quando è aperto, il Galaxy Fold può mostrare fino a tre applicazioni contemporaneamente.

Samsung Galaxy Fold

Il Samsung Galaxy Fold è dotato anche di altoparlanti stereo marchiati AKG, sensore per le impronte digitali, due batterie per un totale di 4.380 mAh, e ricarica wireless. Ci sono 12 GB di RAM e 512 GB di spazio per l’archiviazione. Il sistema operativo è Android 9, con un’interfaccia personalizzata che Samsung ha sviluppato ad hoc per questo dispositivo. L’azienda ha anche lavorato con alcune applicazioni diffuse (Whatsapp, Microsoft Office), per realizzarne versioni ottimizzate.

Interessante anche il comparto fotografico, con un totale di sei fotocamere: tre sensori dietro (16+12+12 MP), una selfie camera frontale e un’altra doppia nella configurazione tablet. All’interno della confezione troverete anche i nuovi auricolari di fascia alta Samsung – il minimo sindacale per uno smartphone di questo prezzo.

Pubblicato il 22 febbraio 2019
Valerio Porcu
Valerio Porcu

Classe 1976, ha studiato elettronica e letteratura, con una specializzazione in didattica delle lingue. Grazie all’unione della formazione tecnica con quella umanistica, ha sviluppato uno sguardo critico e attento, e la capacità di osservare con attenzione e distacco lo sviluppo tecnologico, sia per i grandi salti evolutivi sia per i piccoli oggetti di uso quotidiano. Uno sguardo maturo che sa...Leggi tutto

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