Insieme al Galaxy S10, Samsung ha presentato anche il Galaxy Fold, il suo primo e chiacchierato smartphone pieghevole. È anche, come ci si poteva aspettare, un dispositivo di lusso, destinato esclusivamente a chi vuole e può permettersi un costosissimo gadget di alta tecnologia.
Il Samsung Galaxy Fold, che dovrebbe essere in commercio da maggio, costerà infatti 2.000 euro – il che lo rende evidentemente uno smartphone per pochissimi. Offre uno schermo da 4,6″ (Super AMOLED, 21:9 come i recenti Sony Xperia). Il telefono si apre più o meno come un quaderno, e all’interno troviamo lo schermo pieghevole da 7,3″ (Dynamic AMOLED, 4.2:3, QHD+); di fatto lo smartphone diventa un tablet compatto.
Samsung ha quindi puntato sia sullo schermo flessibile ma anche sul doppio pannello: quello principale è “fisso”, ed è alternativo a quello pieghevole. Si usa l’uno o l’altro, a differenza di altri progetti nei quali lo schermo principale cambia dimensione a seconda del momento. Quando è aperto, il Galaxy Fold può mostrare fino a tre applicazioni contemporaneamente.
Il Samsung Galaxy Fold è dotato anche di altoparlanti stereo marchiati AKG, sensore per le impronte digitali, due batterie per un totale di 4.380 mAh, e ricarica wireless. Ci sono 12 GB di RAM e 512 GB di spazio per l’archiviazione. Il sistema operativo è Android 9, con un’interfaccia personalizzata che Samsung ha sviluppato ad hoc per questo dispositivo. L’azienda ha anche lavorato con alcune applicazioni diffuse (Whatsapp, Microsoft Office), per realizzarne versioni ottimizzate.
Interessante anche il comparto fotografico, con un totale di sei fotocamere: tre sensori dietro (16+12+12 MP), una selfie camera frontale e un’altra doppia nella configurazione tablet. All’interno della confezione troverete anche i nuovi auricolari di fascia alta Samsung – il minimo sindacale per uno smartphone di questo prezzo.
Buone notizie per i possessori di Galaxy Fold e Galaxy Z Fold 2. Gli smartphone di Samsung infatti stanno ricevendo proprio in queste ore l’aggiornamento ad Android 11. L’ultima incarnazione del robottino
L’affermazione è di quelle che non ci si aspetta. Può un dispositivo pieghevole sostituire icone del settore smartphone come i dispositivi della gamma Galaxy Note? È quello che è emerso da un
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