Di recente Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha comunicato ai clienti del mercato tutelato un aumento del 12% del costo del gas per i consumi di ottobre 2023 rispetto a settembre. Ciò significa costi di bollette in salita proprio quando le temperature calano e si accendono i termosifoni. In questo scenario diventa dunque opportuno capire come risparmiare, soprattutto per gli impianti di riscaldamento. La sostituzione di caldaie e scaldabagni, ma anche l’installazione di caminetti, stufe a legna o a pellet, possono rappresentare una strada per migliorare le prestazioni energetiche di casa beneficiando così di bollette alleggerite.
Sono diversi gli incentivi disponibili: grazie all’incentivo “Conto Termico 2.0” si può ricevere, ad esempio, un rimborso fino al 65% in caso di acquisto di un nuovo prodotto (a legna o pellet) in sostituzione di un vecchio dispositivo. Lo scopo principale di questa agevolazione è incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed ecosostenibili, in quanto il riscaldamento domestico incide sulle emissioni di gas serra in atmosfera; il Governo ha quindi deciso di premiare tutti coloro che sostituiranno le vecchie stufe e camini con apparecchi di ultima generazione in grado di garantire basse emissioni, alti rendimenti energetici e un risparmio costante nel tempo.
Nel “Conto Termico 2.0” rientrano anche la sostituzione di caldaie e stufe a biomassa, l’installazione di impianti solari termici, l’installazione di scaldabagni a pompa di calore, l’installazione di impianti ibridi a pompa di calore e l’installazione di pompe di calore.
Eppure, rispetto allo scorso anno l’interesse degli italiani verso i sistemi di riscaldamento appare in calo. Ciò è confermato dall’Osservatorio Trovaprezzi.it che nel periodo 1° gennaio – 31 ottobre 2023 ha evidenziato circa 2milioni e 885mila ricerche complessive nelle categorie dedicate alle stufe e alle caldaie*, un dato in calo del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nello stesso periodo del 2022 le ricerche erano state oltre 4milioni e 640mila, +14% rispetto al 2021.
Questo calo di interesse per i sistemi di riscaldamento potrebbe essere riconducibile al fatto che molti italiani hanno provveduto al loro acquisto e installazione durante lo scorso inverno, quando la crescita del costo del gas naturale, ed il timore del calo di approvvigionamento di gas dovuto a una lunga guerra tra Russia e Ucraina, erano due pensieri costanti; inoltre va considerato che lo scorso anno gli incentivi dedicati all’aggiornamento e alla sostituzione degli impianti erano superiori.
Dall’analisi delle top ricerche emergono alcune curiosità. Tra le stufe, nel 2023 gli utenti hanno preferito le stufe a legna prima delle stufe a pellet. In tema caldaie e scaldabagni, invece, hanno la meglio le caldaie a condensazione, lo scaldabagno elettrico e in generale le caldaie del brand Vaillant.
Prosegue, invece, l’interesse verso sistemi di riscaldamento più green con le numerose ricerche di pannelli solari all’interno della categoria “Materiale Elettrico” (il massimo delle ricerche mensili è stato raggiunto nell’ottobre 2022) e di pellet in “Ferramenta” (interesse massimo nel gennaio 2023).
Nel 2023 i liguri sono i più interessati alla ricerca di materiale fotovoltaico online: la Liguria (con 65 ricerche ogni 1.000 abitanti) hanno superato l’interesse registrato in Lombardia (58 ricerche), nonostante quest’ultima sia sempre in testa tra le regioni più attive con il 27,6% delle ricerche totali. Ma non finisce qui: i liguri si aggiudicano anche il primo posto per le ricerche di caldaie e scaldabagni (73 ricerche ogni 1.000 abitanti), seguono Lazio e Lombardia (con rispettivamente 65 e 61 ricerche).
Sono state analizzate le seguenti categorie: “Ferramenta” (contenente pellet), “Materiale Elettrico” (contenente pannelli solari), “Stufe e Camini” e “Caldaie e Scaldabagno”.
*Fino ad agosto 2022 le categorie “Stufe e Camini” e “Caldaie e Scaldabagno” erano una categoria unica “Stufe, Camini e Riscaldamento”.
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