Tra i monitor di Huawei, uno dei modelli migliori nell’ambito della grafica digitale è sicuramente Huawei MateView. Si tratta, nello specifico, di un monitor da 28,2 pollici, dotato di un particolare rapporto di forma in 3:2, più stretto e alto rispetto al classico formato 16:9. La risoluzione è sicuramente il primo punto di forza di questo monitor, con un valore di ben 3840 x 2560 pixel, andando a raggiungere lo standard del 4K nativo. Il pannello è di tipo IPS, con una frequenza di aggiornamento massima di 60 Hz ed un attento processo di calibrazione per poter raggiungere degli standard molto elevati dal punto di vista della fedeltà cromatica. Si parla, nello specifico, di una copertura del 98% della gamma colore DCI-P3 e del 100% della gamma sRGB. Il valore DeltaE è inferiore a 2, garantendo una naturalezza massima nei colori in modo da poter lavorare nel miglior modo possibile su applicazioni per la post-produzione fotografica o il montaggio video. Sono supportati, inoltre, tutti i contenuti HDR, grazie alla certificazione HDR400 con un picco massimo di 400 nits. Per quanto riguarda il design, Huawei MateView offre un aspetto minimale e molto elegante, con cornici sottilissime su tutti i lati dello schermo ed una base in alluminio di ottima qualità, che integra inoltre tutti i collegamenti necessari. Tra questi, oltre alla possibilità di collegarsi tramite HDMI 2.0 o Mini DisplayPort, sono presenti una porta USB-C con funzione di output video e due porte USB 3.0 per il collegamento di periferiche esterne come mouse e tastiera. Lato audio, infine, è presente un doppio altoparlante stereo con potenza di 5W per cassa e due microfoni DMIC con ricezione della voce fino a 4 metri di distanza.
Huawei MateView in pillole:
- Monitor ad alta fedeltà cromatica
- Risoluzione 4K in formato 3:2
- Supporto HDR400
- Speaker integrati
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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