Con una storia decennale alle spalle, Pioneer costituisce ancora oggi un punto di riferimento nel mercato audio. Dai primi lettori Laser Disc e CD ai monitor da studio, passando per speaker bluetooth e apparecchi per DJ.
All’interno dell’offerta di diffusori audio Pioneer spiccano le casse monitor Pioneer DM-40-W. Caratterizzate da un suono versatile, sono progettate per la produzione e il djing, così come per l’ascolto casalingo. La configurazione tecnica di questi monitor a due vie vede la presenza di un sistema bass reflex a caricamento frontale, con due woofer in fibra di vetro da 102 mm capaci di generare bassi forti e precisi. Le scanalature poste sui dotti, in aggiunta, riducono l’attrito dell’aria, e consentono pertanto di posizionare i diffusori anche contro le pareti. Allo stesso tempo, i diffusori Pioneer DM-40-W sono dotati di due tweeter a cupola morbida da 19 mm, che si segnalano per i diffusori convessi con tecnologia DECO (acronimo di Diffusion Effectual Convexit by Olson). Si tratta di un sistema che consente di ottenere sweet spot ancora più ampi, per un suono stereo realmente tridimensionale. Woofer e tweeter sono allineati, in modo da eliminare il crossover e assicurare una dinamica bilanciata in risposta a tutte le varie frequenze. A sostenere le componenti citate intervengono due amplificatori di classe AB, capaci di garantire una bassa distorsione. Altre specifiche tecniche includono la gamma di frequenza, da 70 a 30000 Hz, e l’impedenza complessiva, da 10 kOhm. Passando invece alle connessioni utilizzabili, va detto che le casse monitor Pioneer DM-40-W sono fornite di un ingresso RCA e un ingresso mini jack, buoni per collegare apparecchi di produzione di vario tipo. È disponibile anche una uscita per le cuffie, posta sul pannello anteriore dell'altoparlante sinistro.Pioneer DM-40-W in pillole:Woofer in fibra di vetroTweeter a cupola morbida con tecnologia DECODue amplificatori di classe ABPresa per le cuffie frontale
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Casse monitor Fino a 50 W Sistema a due vie Triplo ingresso Bass reflex frontale
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Il diffusore monitor Pioneer S-DJ50X regala alte prestazioni ed efficienza. Si tratta di un apparecchio che condivide alcune delle soluzioni viste sul diffusore professionale Pioneer S-DJ50X, anche da un punto di vista estetico. Le dimensioni, infatti, sono compatte. 197 mm di larghezza si affiancano a 301 mm di altezza e 262 mm di profondità, per un peso di 6,5 kg. Il cabinet presenta bordi arrotondati e un colore nero su cui si staglia il bianco del woofer. Sul retro, invece, trovano spazio i controlli di volume e regolazione delle alte frequenze. Nella stessa area sono poste le connessioni, corrispondenti a un ingresso RCA sbilanciato, un input XLR bilanciato e una presa TRS con jack da 1/4 di pollice. Passando all’analisi della configurazione tecnica del monitor Pioneer S-DJ50X, gli spunti di analisi non mancano di certo. La struttura è a due vie bass reflex con biamplificazione. A un tweeter con cupola morbida da 1 pollice si aggiunge un woofer in fibra aramidica da 5 pollici. L’amplificatore, in classe A/B, eroga 80 W, pilotando 26 W al tweeter e 54 W al woofer. La risposta in frequenza va da 50 Hz a 20000 Hz, mentre l’impedenza è di 10 kOhm. Lo slot frontale, posto sotto al woofer, contribuisce a eliminare risonanze, rumori e ronzii. Il diffusore monitor Pioneer S-DJ50X si dimostra attento anche alla gestione dei consumi. Grazie alla modalità Auto Standby Mode, infine, l’apparecchio si spegne automaticamente dopo l’assenza di segnale in entrata per almeno 25 minuti. Pioneer S-DJ50X in pillole: Woofer con cono in fibra aramidica Tweeter con cupola morbida Amplificatore interno in classe A/B Connessioni bilanciate e sbilanciate
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I diffusori monitor da tavolo Pioneer DM-40BT fanno della loro configurazione tecnica un fondamentale punto di forza. A riprova di ciò interviene il sistema DECO, già ammirato nel modello Pioneer DM-40-W. Si tratta di una particolare tecnologia costruttiva dei diffusori dei tweeter. La loro forma convessa incanala le alte frequenze e le propaga in ogni direzione, per una migliore distribuzione dei suoni. I tweeter, rimanendo in tema, dispongono di cupola morbida da 0,75 pollici. Invece i woofer, come si legge sulla pagina del prodotto sul sito ufficiale Pioneer, sono in fibra di vetro e con un diametro di 4 pollici. Le componenti appena descritte sono allineate in maniera precisa, in modo da eliminare il crossover e garantire la medesima risposta su tutte le frequenze. A concludere la configurazione hardware delle casse Pioneer DM-40BT sono gli amplificatori di classe AB, capaci di diminuire le distorsioni. Una delle particolarità di questi diffusori è costituita dalle connessioni. Oltre agli ingressi RCA e mini jack, è presente una uscita per le cuffie. Lo spunto più interessante, però, è dato dal supporto alla connessione bluetooth, che consente di riprodurre il flusso audio proveniente da smartphone, tablet e altri apparecchi wireless. La compatibilità con gli standard Qualcomm aptX e AAC assicura una qualità del suono ancora più elevata. Qualità del suono che, nel caso di Pioneer DM-40BT, viene garantita dalle scelte di design. Le casse sono dotate di bordi anteriori curvi, che aumentano la rigidezza e minimizzano la risonanza anche ad alto volume.Pioneer DM-40BT in pillole:Tweeter con tecnologia DECOWoofer in fibra di vetroAmplificatori di classe ABConnessione bluetooth
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Sound di qualità. Visione del futuro. Passione per l'innovazione. Sono questi i tre elementi che guidano l’azione di Pioneer, società giapponese dalla storia decennale che continua a stupire con i suoi apparecchi audio innovativi. Tra i successi più recenti ci sono i monitor da studio Pioneer DM-40BT, Pioneer S-DJ50X e Pioneer S-DJ60X. Soluzioni che costituiscono il risultato di una lunga storia, fatta di amore per la tecnologia e la musica. Bisogna tornare indietro al 1937 per assistere alla nascita dell’azienda per mano di Nozomu Matsumoto, intento a lavorare nel suo laboratorio di riparazione di radio e diffusori. Il primo prodotto è – senza alcuna sorpresa – uno speaker, il modello A-8, che precede di un anno la nascita vera e propria della Fukuin Shokai Denki Seisakusho. Negli anni seguenti l’impresa si fa apprezzare per l’altoparlante PE-8. È solo nel 1961 che avviene il cambio di nome in Pioneer Electronic Corporation, che in seguito diventa Pioneer Corporation. I successi non tardano ad arrivare. Nel giugno del 1962, la compagnia introduce sul mercato il prima sistema stereo a componenti separati. Durante il decennio successivo, l’impresa consolida la sua importanza sia in Europa che negli Stati Uniti. Si arriva così al 1979, anno in cui Pioneer introduce sul mercato il primo lettore di dischi con unità ottica. È il primo passo dell’evoluzione che porterà, nel 1984, al lancio del primo lettore CD per automobili. Ma la compagnia non si ferma qui. Nel 1996 è la volta del primo lettore DVD in grado di leggere anche CD e Laser Disc. Un primato mondiale, che dà una spinta definitiva all’intrattenimento domestico nel nuovo millennio. Agli inizi degli anni ‘2000, l’attività concentra sempre di più le sue forze sul settore televisivo e nella produzione di unità ottiche. La passione e l’interesse per il settore HiFi, però, non mancano di certo. Nel 2008, in occasione del 70esimo anniversario della società, Pioneer lancia gli speaker PE-101A, cui nel 2010 segue la commercializzazione del primo diffusore con tecnologia HVT (Horizontal-Vertical Transforming). In questo stesso periodo, vengono prese importanti decisioni a livello strategico, con l'abbandono della produzione di Laser Disc e televisori. Ci si concentra quindi sulle diverse varianti di apparecchiature audio, a partire dal CDJ 2000, device con connessione Wi-Fi che poteva vantare il primo schermo a LED da 6.1 pollici in alta definizione. Nel 2018 l’azienda celebra il suo 80esimo anniversario. Invece di guardarsi indietro, e compiacersi dei tanti traguardi raggiunti, la realtà imprenditoriale ora guidata da Susumu Kotani sceglie di proiettarsi costantemente verso il futuro, per cercare di andare incontro ai rinnovati gusti del pubblico. Si spiega così, ad esempio, la proposta di speaker bluetooth che non scendono a compromessi a offrono un’esperienza sonora di altissima qualità. Prodotti che simboleggiano la grande crescita dell’azienda, che in poco più di 80 anni è passata dall’essere una piccolissima realtà artigianale al proporsi come una grande impresa globale. Oggi, Pioneer è presente infatti in tutto il mondo, con uffici sparsi tra Africa, Europa e Asia.
Le casse Pioneer DM-40 rappresentano una delle opzioni più popolari all’interno del catalogo del brand giapponese. Si tratta di diffusori acustici attivi dotati di amplificatori in classe AB, presa per le cuffie frontale e impedenza di 10 kOhm. Apparecchi ideali per l’ascolto, ma anche per la produzione e il missaggio.
Il catalogo di speaker audio Pioneer si compone soprattutto di soluzioni dedicate a un pubblico attento, che all’ascolto di musica può affiancare anche attività di missaggio, djing e produzione. Si spiega così la presenza di monitor da studio e casse attive. Non mancano le alternative più originali, come i diffusori con connessione bluetooth.
Le casse Pioneer propongono un interessante rapporto qualità/prezzo, considerando soprattutto la tipologia di apparecchi a cui appartiene la maggioranza dei modelli in vendita. Pur trattandosi di monitor da studio di ottima qualità, infatti, è possibile acquistare speaker entry level a partire da circa € 120. I modelli più potenti e capaci presentano invece un prezzo di poco superiore ai € 200.
Le casse audio Pioneer sono pensate soprattutto per l’utilizzo in casa o in studio. La casa giapponese, però, è particolarmente attiva anche nel settore automotive. Nella categoria degli accessori per autoradio, infatti, le casse per auto Pioneer sono tra le più note e apprezzate.
No. Sebbene siano in molti a essere ancora affezionati al design delle casse Pioneer vintage, i modelli di speaker attualmente in vendita sfoggiano uno stile rinnovato e moderno. Le linee sono morbide e con bordi arrotondati, i colori tradizionali (bianco e nero).
