Puntuale come ogni anno, LG ha annunciato la nuova gamma TV OLED al CES di Las Vegas, svoltosi all’inizio di gennaio. Tra le novità annunciate sono due quelle che interessano sicuramente la maggior parte dei potenziali acquirenti: parliamo delle serie LG OLED B4 e C4, destinate a sostituire le attuali LG OLED B3 e LG OLED C3 nel corso del 2024. In attesa dell’arrivo nei negozi, tendenzialmente previsto per la primavera, andiamo a vedere quali sono le novità e come si rapportano i nuovi OLED in relazione ai vecchi.
Partiamo da un punto fermo: i nuovi B4 e C4 si propongono in perfetta continuità con gli omologhi del 2023. Ciò vuol dire che la serie B4 rinuncia a qualcosa rispetto agli OLED di fascia superiore ma è sempre un prodotto che punta a diventare il TV OLED più conveniente, esattamente come i B3 del 2023 che abbiamo scelto come i migliori in assoluto per chi vuole un televisore di qualità con un occhio alla convenienza.
La serie B4 ripropone la stessa tipologia di schermi, sempre OLED “bianchi” (WRGB o WOLED se preferite i termini tecnici) con risoluzione Ultra HD e frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Il primo grande cambiamento coinvolge il processore usato per elaborare immagini e suono: l’Alpha 7 AI cede il posto al nuovo Alpha 8 AI. La progressione numerica non è casuale ma serve per comunicare una netta rottura col passato.
Alpha 7 AI ha accompagnato molte generazioni di OLED LG, tanto è vero che sul B3 troviamo il processore di sesta generazione, tutti con lo stesso nome anche se sono arrivate di anno in anno sono arrivate varie migliorie. Il cambio di nome indica immediatamente che l’evoluzione è più netta rispetto al recente passato. Sulla carta le prestazioni aumentano considerevolmente, con una velocità 1,6 volte più alta e ottimizzazioni specifiche per i calcoli legati all’intelligenza artificiale (AI).
Quest’ultima è davvero onnipresente nel trattamento dei segnali, come l’adattamento dei contenuti in HDR, che prende il nome di Dynamic Tone Mapping e opera in tempo reale, analizzando le immagini scena per scena. Lo stesso avviene con l’audio: ci sono funzioni che sfruttano l’AI per migliorare le voci e per ricreare un suono più avvolgente, creando un’esperienza simile a quella che si otterrebbe con un impianto a 9.1.2 canali (che resta ovviamente di altro livello).
In parole povere tutte le ottimizzazioni presenti sui B3 le ritroviamo sui B4 ma in versione (almeno sulla carta) più evoluta. L’altro grande cambiamento coinvolge le porte HDMI: non c’è ancora la conferma al 100% ma sembra proprio che B4 avrà di serie 4 ingressi HDMI 2.1, i connettori di ultima generazione con tutte le funzioni, da eARC ai 120 Hz passando per le funzioni da gioco come il Variable Refresh Rate. Ricordiamo che B3 ha sì 4 porte ma solo 2 HDMI 2.1, a differenze delle serie di fascia più alta.
Questo significa che anche usando il canale di ritorno audio (eARC), su B4 le porte HDMI 2.1 libere resterebbero 3 mentre su B3 scendono a 1 perché eARC occupa purtroppo una HDMI 2.1. Da valutare eventuali incrementi nella luminosità: LG non li ha comunicati al momento ma sappiamo anche che non fornisce particolari indicazioni nemmeno sul B3, anche se la quantità di luce su schermo è più bassa rispetto ai C3 e serie superiori.
Anche gli LG C4 non presentano novità sostanziali per quanto riguarda lo schermo. LG ha però fatto intendere che i 42″ e i 48″ 2024 saranno un po’ più luminosi delle controparti 2023, anche se resteranno un po’ meno prestanti dei modelli più grandi. Il motivo è legato alla densità dei pixel: la diagonale cala ma la risoluzione resta uguale, sempre Ultra HD, motivo per cui il passaggio della luce è più difficoltoso.
C4 si candida a diventare uno dei TV OLED più completi nella fascia media, grazie ad una dotazione molto ampia e ad una qualità dell’immagine che, pur non raggiungendo i fasti della serie LG OLED G3, ha comunque tutto quello che serve per soddisfare una vasta platea di utenti. Come B4 anche il C4 ha un nuovo processore che però segue la progressione lineare: si passa infatti dagli Alpha 9 AI di sesta generazione agli Alpha 9 di settima generazione.
Non c’è lo stesso segnale di rottura che troviamo sui B4 ma le potenzialità sono maggiori, tanto è vero che a livello di ottimizzazioni il C4 si posiziona poco sotto le ammiraglie G4 e M4. Ovviamente anche in questo caso viene dato ampio spazio all’intelligenza artificiale, presente in tutti i settori chiave. Per gli amanti dei videogiochi c’è un’aggiunta importante: la frequenza di aggiornamento non si ferma a 120 Hz ma raggiunge i 144 Hz.
Per capire quali sono i vantaggi rimandiamo i lettori all’articolo in cui confrontiamo 120 Hz e 144 Hz. Per riassumere il tutto in poche parole possiamo dire che i 144 Hz si possono usare al momento collegando PC da gioco potenti mentre le console di fermano a 120 Hz. Con i 144 Hz si guadagna in fluidità e di conseguenza anche in nitidezza nelle scene molto movimentate. C’è poi da considerare che anche la reattività ai comandi è migliore e questo torna utile specie nei giochi più competitivi.
Sulle nuove serie debutta anche la nuova versione della Smart TV LG che prende il nome di webOS 24. I cambiamenti non rivoluzionano l’esperienza ma aggiungono qualche funzione e ottimizzano alcuni aspetti. Si possono creare fino a 10 profili per mantenere distinte tutte le preferenze personali di ciascun membro della famiglia, per esempio i contenuti visualizzati, quelli consigliati eccetera.
La procedura che permette di passare da un profilo all’altro è molto semplice, dato che si possono usare i comandi vocali. Ci sono poi alcuni aggiustamenti all’interfaccia, specialmente nella home page che presenta ora elementi dinamici: in pratica alcune parti reagiscono quando l’utente passa sopra di esse, mostrando un’anteprima delle varie aree tematiche. Da quest’anno arriva anche Chromecast che aggiunge così un’opzione per la condivisione dei contenuti dai dispositivi mobili.
Ultimo, ma solo in ordine di citazione, è il programma che LG lancia proprio con i TV della gamma 2024. Da quest’anno sono garantiti 5 anni di aggiornamenti su tutti gli OLED. Il primo anno si ricevono tutte le novità per la Smart TV preinstallata; nei 4 anni seguenti si passerà alla versione successiva del sistema operativo, cioè webOS 25, webOS 26, webOS 27 e webOS 28.
Rispondere a questa domanda è sempre difficile: ovviamente al momento non possiamo giudicare le prestazioni delle serie in arrivo. Le novità ci sono ma sono più evoluzioni lineari che rivoluzioni. Sicuramente sono molto interessanti sia l’arrivo di Chromecast sia gli aggiornamenti garantiti per 5 anni. LG ha però già confermato che anche alcuni prodotti delle precedenti generazioni riceveranno gli stessi benefici. Per ora si è parlato della gamma 2022 ma sarebbe molto strano se si saltasse il 2023.
In linea di massima consigliamo di valutare gli acquisti non in funzione dei prodotti che devono arrivare ma delle proprie necessità. Se un TV nuovo serve oggi, aspettare B4 e C4 probabilmente complicherà le cose, dato che inizialmente le nuove uscite hanno prezzi generalmente più alti (e non di poco), non potendo contare su sconti generosi che vengono invece sempre applicati sui modelli dell’anno precedente.
Si rischia perciò di entrare in una spirale che porta a continui rinvii: prima si attende la disponibilità degli OLED 2024, poi i cali di prezzo e poi si resta nuovamente bloccati perché i mesi passano e con il 2025 non così lontano potrebbe non essere una cattiva idea vedere cosa presenterà LG l’anno successivo. Per questo riteniamo che se un televisore nuovo serve oggi è oggi che va valutato l’acquisto, mentre se si può anche attendere allora non c’è nulla di male nel prendere in considerazione i prodotti in uscita tra qualche mese.
Sony ha ufficializzato la sua gamma TV 2025, confermando quello che ormai sembra essere un approccio destinato a diventare la norma: un ciclo di aggiornamento non più annuale ma biennale o pluriennale.
Samsung ha presentato la gamma TV QLED e OLED 2025, confermando le tendenze che avevamo già visto nel 2024: nessuna rivoluzione radicale, ma un’evoluzione continua delle basi già molto solide dell’anno precedente.
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