Un deumidificatore portatile refrigerativo, come Ariston DEOS 20S, trasforma in acqua il vapore contenuto nell’aria, eliminando l’umidità in eccesso dagli ambienti. Il vapore acqueo, dopo il processo di condensazione, passa allo stato liquido e confluisce in un serbatoio di raccolta da svuotare regolarmente.
Oltre ad integrare un ampio serbatoio di raccolta, il deumidificatore portatile dovrebbe riuscire ad assorbire almeno 10 Litri di umidità in 24 ore. Il deumidificatore Qlima D620 si comporta ancora meglio, mettendo in campo ben 20 Litri al giorno ed un generoso serbatoio da 4 Litri. Silenzioso e minimal nel design, gestisce senza problemi ambienti fino a 100 m².
Si parte da circa 100 euro per arrivare anche a 500 euro. Con una cifra intermedia, ci portiamo a casa l’ottimo deumidificatore De'Longhi DNS80, modello ultracompatto con pratica maniglia per il trasporto. Leggero e sottile, assorbe fino a 7,5 Litri di umidità in 24 ore. Molto generoso si mostra il serbatoio in relazione alle misure generali, garantendo 2,8 Litri di capacità.
De’Longhi, Olimpia Splendid, Argo, Ariston, Qlima: ecco solo alcuni dei nomi forti quando si parla di deumidificatori portatili. Ciascuno dei brand leader propone un catalogo generoso suddiviso in svariate linee e modelli dal prezzo differente. Per scovare il modello giusto, quindi, è bene controllare sempre la capacità del serbatoio e l’umidità asportabile su base giornaliera.
Il deumidificatore limita l’eccesso di umidità in casa, mantenendola al di sotto del 60%. Quando le pareti si coprono di muffa ed il legno inizia a marcire, l’utilizzo di un modello portatile, come il deumidificatore De'Longhi DEXD214F, è sempre consigliato. Specie per chi è solito stendere il bucato all’interno. Gli effetti negativi della troppa umidità, infatti, si ripercuotono anche sulla salute, in particolare quella dei più piccoli. Il funzionamento del deumidificatore portatile è tanto semplice quanto efficace. Il vapore acqueo presente nell’aria, infatti, viene portato alla forma liquida attraverso la condensazione, confluendo in un apposito serbatoio di raccolta estraibile, la cui capacità può variare da 1 Litro a 10 Litri. Più grande è il serbatoio e maggiori saranno peso e misure dell’elettrodomestico. La buona notizia è che quasi tutti i modelli sono provvisti di ruote per agevolare lo spostamento da un ambiente all’altro. I migliori deumidificatori sono quelli meccanico-refrigerativi, come Olimpia Splendid SeccoProf. Grazie ad una ventola e ad una serpentina di raffreddamento, l’aria viene catturata e fatta condensare con le basse temperature. In aggiunta, prima di essere reimmessa nell’ambiente, viene filtrata e ripulita. Decisamente più economici e compatti sono i deumidificatori essiccativi, al cui interno speciali capsule in gel di silice reagiscono chimicamente con il vapore acqueo favorendone il passaggio allo stato liquido. Qui ci concentreremo solo sui primi che sono i più efficaci. In fase di scelta, oltre alla capacità del serbatoio, è bene controllare il valore dell’umidità asportabile. Sempre indicata fra le specifiche tecniche, è espressa in litri al giorno. Si parte da circa 10 Litri ogni 24 ore per arrivare anche a 30 Litri con i modelli migliori. Nel primo caso, l’elettrodomestico si adatta bene ad ambienti di circa 50 m², nel secondo di 150 m². Più è alto il valore dell’umidità asportabile, maggiori saranno i consumi. E siccome per i deumidificatori non è ancora d’obbligo l’etichetta energetica, tale indicatore si rivela cruciale in ottica bolletta.
Circa 100 euro possono bastare per un deumidificatore refrigerativo entry-level. Ma per chi cerca il top, si sfiorano anche i 500 euro. Ad incidere tanto sul prezzo sono le principali specifiche tecniche dell’elettrodomestico: capacità e potenza in primis. Ma c’è un altro fattore non da poco che è sempre meglio controllare. Ci riferiamo alle emissioni acustiche che, soprattutto di notte, possono farsi fastidiose se troppo elevate. I modelli migliori non eccedono i 30 dB ma i più rumorosi possono toccare quota 60 dB. Anche il parco di funzioni a disposizione dell’utente esercita un certo peso in termini di budget. I deumidificatori portatili più economici gestiscono il quantitativo di umidità da assorbire su vari livelli. Ma i top di gamma permettono di regolare e monitorare su un display la percentuale di umidità desiderata, accendendosi e spegnendosi per mantenerla costante. Timer, funzionamento programmato, modalità notte, termometro: ecco altre utili features aggiuntive. Per non parlare della possibilità di sfruttare un tubo esterno per automatizzare le operazioni di svuotamento del serbatoio. Tre sono i modelli che abbiamo scelto per dare un’idea complessiva della categoria. Il deumidificatore Argo LILIUM EVO13 è la scelta più risparmiosa. Venduto a circa 120 euro, monta una tanica da 2.2 Litri. E asporta fino a 13 Litri di umidità in 24 ore. Meglio si comporta Olimpia Splendid Aquaria S1 20 P. Piccolo ma potente, riesce a lavorare 20 Litri di umidità in 24 ore, non superando mai i 38 dB di rumorosità. Il tutto per meno di 200 euro. Per chi vuole fare il vero salto di qualità, però, Trovaprezzi.it consiglia il deumidificatore De'Longhi DD230P da ben 30 Litri al giorno. Provvisto di ampio display e particolare nel design, è predisposto per scaricare in automatico l’acqua del serbatoio. Il prezzo è di circa 450 euro.
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