Oggi siamo tutti più sensibili e attenti al tema della sostenibilità, che ritroviamo anche in giardino. Nell’ottica della gestione dei rifiuti organici, il biotrituratore si pone come un alleato prezioso: grazie a questo strumento versatile e innovativo, infatti, possiamo ridurre e riciclare gli scarti organici che troviamo nelle zone verdi, con benefici per l’ambiente e per il portafoglio.
In questo articolo, risponderemo ad alcune frequenti domande proprio sui biotrituratori, un attrezzo che fino a pochi anni fa era praticamente sconosciuto ma che oggi è diventato molto popolare perché offre numerosi vantaggi, come vedremo.
Un biotrituratore è un attrezzo da giardino progettato per tritare e sminuzzare rami, foglie e altri materiali organici come quelli che derivano dai lavori di potatura o in generale di giardinaggio. Si rivela quindi utile non solo per ridurre il volume dei rifiuti organici, che andrebbero comunque smaltiti, ma anche per produrre materiale che potrà poi essere utilizzato come compost o per coprire il terreno. Esistono diverse tipologie di biotrituratore ma in generale sono tutti composti da un motore con azione delle lame o dei martelli che tritano e sminuzzano i materiali organici che vengono immessi nel bidone.
Se fino a poco tempo fa esistevano soltanto modelli destinati all’utilizzo professionale, in aziende agricole o in grandi parchi, oggi in commercio trovate tantissimi biotrituratori anche per le esigenze domestiche.
Vediamo ora nel dettaglio quali sono le funzioni specifiche e anche i vantaggi che derivano dall’utilizzo di un biotrituratore.
I vantaggi che derivano dall’utilizzo di un biotrituratore, come è facile intuire, sono principalmente due.
In sintesi, il biotrituratore è uno strumento pratico, efficiente e sostenibile per gestire i rifiuti organici.
Come abbiamo visto, il biotrituratore nasce con lo scopo di sminuzzare i materiali organici di scarti prodotti in giardino e nelle aree verdi. Anche se ogni modello ha le limitazioni e le sue specifiche, quindi vi consigliamo sempre di leggere le istruzioni del produttore, ci sono alcuni materiali organici che possono essere trattati praticamente con qualsiasi biotrituratore.
Evitate invece di inserire nel biotrituratore materiali duri come pietre, metalli o plastica, o comunque tutto quanto non sia espressamente specificato nel manuale di istruzioni.
Una volta utilizzato il biotrituratore, ci sono diversi modi in cui è possibile riutilizzare gli scarti, minimizzando gli sprechi.
Se non avete la possibilità di riutilizzare gli scarti del biotriturare in nessuno di questi modi, potete semplicemente smaltirli nella raccolta dei rifiuti organici (sempre verificando prima le normative locali per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti).
Ci sono diverse caratteristiche da considerare quando si acquista un biotrituratore. Vediamo le più importanti per fare un acquisto consapevole.
Hyundai 35900 è un biotrituratore portatile con motore a scoppio 4 tempi a benzina da 175cc di cilindrata in grado di triturare rami e arbusti.
Black&Decker BEGAS5800 è un potente biotrituratore da 2800W con un silenzioso motore ad induzione. Provvisto di un capiente cesto di raccolta da 45 litri è caratterizzato da un taglio a rullo potafresa.
WOLF-Garten SDE 2800 è un potente biotrituratore elettrico da 2800W. Provvisto di un pratico cesto di raccolta e di un sistema a due lame reversibili, pesa 26 kg.
Ora che avete tutte le informazioni necessarie, non vi resta che individuare il biotrituratore adatto alle vostre necessità e dedicarvi alla cura del vostro giardino!
A cambiare, però, è il modo in cui si informano e acquistano: il digitale è sempre più protagonista, anche nei settori legati alla manualità e al tempo libero. Lo confermano i dati
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