L’importanza della prevenzione al maschile

Prevenzione e diagnosi precoce sono di fondamentale importanza per arginare le malattie cardiovascolari, tumori alla prostata e del colon retto.
Di Monica Torriani 18 Marzo 2024
prevenzione al maschile

La prevenzione al maschile è un argomento difficile da trattare dal punto di vista della comunicazione, perché gli uomini sono più restii a parlare della propria salute e ad occuparsene attivamente. Non che non se ne interessino, anzi spesso capita che si accorgano con grande tempestività di sintomi lievi, espressione di disturbi ancora in fase iniziale. Il fatto è che in molti casi scelgono di non pensarci, di aspettare che scompaiano da soli.

La paura che da un controllo possa emergere una diagnosi di malattia grave o comunque invalidante li spinge più facilmente alla rimozione di quanto non accada alle donne. Da ciò nasce il problema di sensibilizzare la popolazione maschile attraverso campagne di educazione e informazione che sfruttino un linguaggio e una narrazione diversa rispetto a quella usata per le donne.

La diagnostica, infatti, offre oggi soluzioni molto più sofisticate rispetto al passato, che permettono di rilevare la presenza di tumori in una fase precoce in cui le possibilità di sopravvivere e guarire sono ancora buone. Inoltre, estendendo il ragionamento alla dimensione collettiva, gli interventi tempestivi comportano una riduzione della spesa a carico del servizio sanitario, consentendo una gestione più virtuosa dei conti pubblici.

Un’altra considerazione importante riguarda il concetto di prevenzione, che spesso viene confuso con quello di diagnosi precoce. Prevenire significa evitare, attraverso l’adozione di determinati stili di vita e l’esecuzione di specifici test, che una malattia si sviluppi. Diagnosticare precocemente, invece, vuol dire rilevarla nelle fasi iniziali del suo sviluppo. Come spiegheremo nel paragrafo dedicato, la ricerca del sangue occulto nelle feci (uno degli strumenti principali di screening a disposizione degli uomini, ma anche delle donne) è un importante esempio sia di prevenzione che di diagnosi precoce.

Abbi a cuore il tuo cuore

La salute cardiovascolare è un tema che interessa da vicino gli uomini, anche se negli ultimi anni i dati della popolazione femminile si stanno avvicinando a quelli della popolazione maschile.

Effettua esami e visite periodiche dal cardiologo se hai più di 60 anni o sei soggetto a fattori di rischio quali fumo, sovrappeso (o obesità), diabete, abuso di alcol, sedentarietà. Non pensare al medico come una sorta di giudice che ti attende in studio per criticare il tuo modo di vivere: il giudizio etico non è parte del bagaglio professionale di un bravo operatore sanitario e la paura di essere giudicati non dovrebbe limitare la cura del proprio benessere.

prevenzione malattie cardiache uomo

Gli screening urologici

Il tumore alla prostata è fra i più diffusi nella popolazione maschile: nel nostro Paese sono stati diagnosticati oltre 36.000 casi nel 2020, cioè un tumore su 5 di tutti quelli rilevati negli uomini. Malgrado questi numeri così importanti, se individuato per tempo questo tipo di cancro ha ottime possibilità di guarigione. Inoltre, non sempre la diagnosi implica interventi demolitivi e penalizzanti per la qualità di vita: in alcuni casi la malattia viene solo tenuta sotto controllo nel tempo con controlli periodici.

Come per tante altre neoplasie, il carcinoma prostatico non sempre produce sintomi eclatanti, anzi spesso è asintomatico, almeno fino agli stadi più avanzati.

Per queste ragioni ha senso sottoporsi a partire dai 40-50 anni a controlli urologici nell’ambito dei quali possono essere rilevate condizioni trattabili o comunque monitorabili. L’urologo può, ad esempio, osservare i segni di un’infiammazione (prostatite), un ingrossamento (ipertrofia prostatica benigna) o un carcinoma prostatico in fase iniziale.

Meno sensata, invece, la misurazione a tappeto del PSA, l’antigene prostatico specifico. Il PSA, infatti, non è un marcatore tumorale specifico, ma può aumentare anche in funzione di fattori quali l’invecchiamento, gli stati di infiammazione e la pratica sportiva intensa.

La diagnosi precoce urologica non riguarda solo le persone che hanno superato una certa età. Il carcinoma testicolare è relativamente poco diffuso, ma tende a colpire i giovani: il fatto che abbia un ottimo tasso di sopravvivenza è anche legato alla sensibilizzazione sempre maggiore su questi temi.

Alla lista di patologie urologiche che possono fruire di una diagnostica efficiente ed efficace, anche il tumore della vescica, un altro disturbo più caratteristico della popolazione maschile. Il perché questa malattia sia più diffusa fra gli uomini non è ancora chiaro, ma si pensa sia legata al fatto che gli uomini fumano mediamente più delle donne.

In generale, gli esperti raccomandano di prestare attenzione ai piccoli segni, anche quelli che possono apparire insignificanti. Sottoponiti regolarmente ai controlli raccomandati e se noti una riduzione o un aumento della frequenza delle minzioni, hai difficoltà durante la minzione o osservi qualsiasi scostamento da quella che consideri come normalità rivolgiti al medico per un consulto.

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Tumore al colon: prevenzione e diagnosi precoce

Il programma di prevenzione oncologica predisposto dal nostro servizio sanitario prevede lo screening per il tumore del colon retto attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, che viene offerto gratuitamente a tutte le persone di età compresa fra i 50 ed i 69 anni ogni 2 anni.

Questa forma neoplastica è la terza più diffusa negli uomini e può essere diagnosticata anche nelle fasi iniziali a partire da un esame semplice, rapido e non invasivo. Se hai ricevuto l’invito dalla tua ASL di competenza territoriale, puoi presentarti nella farmacia o sede locale indicata per il ritiro del dispositivo necessario alla raccolta di un piccolo campione di feci, che potrai eseguire a casa.

Alcune Regioni offrono lo screening ad una popolazione più ampia: controlla presso la sede della ASL locale o nel suo sito web per sapere se rientri nel gruppo previsto.

Per sottoporti al test non è richiesto che osservi digiuni o restrizioni dietetiche. Ricorda anche la positività non costituisce una diagnosi di tumore, ma può essere indicativa di altri disturbi dell’apparato gastroenterico, ad esempio polipi benigni. Se nel campione che hai consegnato viene rilevata la presenza di sangue occulto (detto così perché di colore scuro e non visibile a occhio nudo), verrai invitato ad eseguire una colonscopia che chiarirà il dubbio.

Se viene confermata la presenza di polipi benigni, lo specialista potrebbe comunque consigliarti l’asportazione chirurgica, che viene effettuata con un intervento mininvasivo, per prevenire l’eventuale evoluzione in tumori maligni. In questo senso, come anticipato nell’introduzione dell’articolo, la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame che consente non solo la diagnosi precoce, ma anche la prevenzione.

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Pubblicato il 18 Marzo 2024
Monica Torriani
Monica Torriani

Laureata in Farmacia e abilitata alla professione presso l’Università degli Studi di Milano, è consulente (libero professionista) per la comunicazione nel settore healthcare, con attività ad ampio spettro che include farmaci, prodotti biotecnologici, dispositivi medici, integratori alimentari e cosmetici.

Si occupa della progettazione e realizzazione di contenuti destinati al web e alla carta stampata per diverse testate editoriali (articoli, podcast,...Leggi tutto

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