L’idea di realizzare il primo compressore portatile arrivò nel 1977, quando in Italia l’imprenditore Romano Lucchi aprì il primo centro di produzione a Bologna. Un periodo di forte espansione economica, solo l’inizio di una storia di grande successo tutta italiana. Nacque così il marchio Fiac, lo stesso che nel giro di appena tre anni si rese celebre per l’introduzione dei primi compressori ad aria pressofusi in alluminio. A questi, con il passare del tempo, sono seguite nuove tecnologie, che hanno portato alla creazione dei primi modelli silenziati. Così, nel giro di poco più di 40 anni, Fiac è diventato un punto di riferimento a livello mondiale nella produzione di compressori di ultima generazione, tanto da aprire anche un centro di produzione in un altro punto strategico per l’economia mondiale: la Cina. Sono quattro, invece, le linee di produzione a nome Fiac: ci sono compressori a pistone, compressori rotativi a vite, accessori e trattamenti dell’aria. Oltre a essere in grado di garantire sempre le massime prestazioni, sono stati creati appositamente per rendere più semplice il loro impiego in ambito lavorativo. Come anticipato, ci sono i modelli di compressori insonorizzati, caratterizzati dalla quasi totale assenza di vibrazioni e creati appositamente anche per l’utilizzo in zone residenziali. Tra gli altri modelli di compressori Fiac, ci sono anche quelli coassiali senza olio, più utilizzati dagli amanti del fai da te e dagli utilizzatori occasionali. Sono davvero tante le versioni in commercio, come il compressore a cinghia Fiac AB 200/360 M, oppure il Fiac Stratos 50. A queste si aggiungono il Fiac Cosmos 50 e il modello più economico Fiac Stratos 24. Tornando agli altri tipi di compressori sul mercato, oltre a quelli già menzionati ci sono i compressori coassiali lubrificati, dedicati a un utilizzo in ambito professionale. Presentano un corpo esterno in alluminio, il punto di forza di Fiac, e cilindri che, in base al modello, possono essere anche in ghisa. Un dettaglio che si traduce in maggiore longevità del prodotto. E ancora, Fiac produce anche i compressori a cinghia, estremamente performanti e con una struttura verniciata a polvere epossidica. Infine, ci sono anche i motocompressori, dedicati a chi non può utilizzare l’energia elettrica e dotati di motore a scoppio. Si tratta di un modello chiaramente più rumoroso rispetto a tutti gli altri. Per quanto riguarda le grandezze dei compressori, invece, si va da i modelli più piccoli, quelli da 6 litri, fino a un massimo di 100 litri. Questi ultimi garantiscono ovviamente una maggiore durata del lavoro. In mezzo, ci sono diverse grandezze che comprendono versioni Fiac da 24 e 50 litri. In base alla grandezza dello strumento, aumenta o diminuisce la portabilità. Un dato particolare che accumuna tutti i modelli in commercio è che i compressori non necessitano di manutenzioni particolari da parte dell’utente, soprattutto per quanto riguarda i modelli elettrici con riduttore di pressione. Il materiale antiurto che caratterizza questi attrezzi da lavoro, protegge dagli urti la parte esterna, oltre a proteggere l’operatore dalle zone più calde.