Robusto, affidabile e comodo: scegli il passeggino giusto con la nostra guida

Alla nascita di un bimbo, il passeggino si fa indispensabile. Per sceglierlo, però, occorre un po’ di tempo perché le valutazioni da fare non sono poche. Passeggino trio, passeggino duo, modelli di passeggino leggeri, a tre o quattro ruote: le variabili abbondano. E parlando di chiusura, le soluzioni a libro si affiancano a quelle a ombrello. La nostra guida è pensata per aiutare il genitore a trovare il passeggino più pratico e funzionale caso per caso. Il tutto, senza prescindere dall’aspetto economico, al quale abbiamo dedicato ampio spazio.
migliori passeggini

Come scegliere un passeggino

Ecco una sintesi delle principali variabili di scelta che andremo ad approfondire nel corso della guida:

Tipologie a confronto - Non volendo acquistare separatamente carrozzina e passeggino (oppure ovetto e passeggino), è possibile optare per i passeggini duo, modelli che coniugano le caratteristiche di due differenti prodotti. Mentre i passeggini trio portano a tre il numero di elementi capaci di convivere. I passeggini leggeri, invece, lavorano in un’unica modalità, assicurando peso e dimensioni da record. I modelli gemellari, infine, soddisfano le esigenze di due bimbi, declinandosi in versione in linea o affiancata.

Focus sulle ruote - Le ruote sostengono il peso del passeggino e del bambino. Più è ampio il loro diametro e migliore sarà la capacità di superare gli ostacoli. Ammortizzate, estraibili, piroettanti: ecco alcune forme in cui sono declinate. Ma la differenza principale è fra un passeggino 3 ruote e un modello con quattro. Il primo tipo, infatti, è particolarmente consigliato per percorsi accidentati. Ma, di contro, è meno stabile del secondo. 

Chiusura e impugnatura - Chiusura a libro o chiusura a ombrello: ecco le modalità in cui il passeggino può essere ripiegato. La prima si lega strettamente all'impugnatura con maniglione mentre, la seconda, è presente su passeggini con due maniglie. Questi ultimi permettono di aggiungere una pedana sul retro che possa ospitare un figlio più grande. Di contro, però, sono scomodi da manovrare con una mano sola. 

Qualità costruttiva e accessori - All’indispensabile robustezza della struttura, fa eco la qualità dei tessuti e delle imbottiture. Entrambi gli elementi, infatti, incidono su comfort, sicurezza e, perché no, design. La presenza di accessori aggiuntivi, infine, rende l’esperienza d’uso più completa. Coprigambe, mantellina parapioggia, zanzariera, borsa a tracolla: ecco i principali.

Quanto costa un passeggino?

prezzo passeggino
Superati i 6 mesi d’età, la carrozzina può essere sostituita da un passeggino leggero che risulti agevole da trasportare e spingere. Ma volendo effettuare un acquisto unico, è bene orientarsi su un prodotto duo o trio, un modello più flessibile perché utilizzabile fin dalla nascita. Senza considerare l'eventuale scelta di un passeggino gemellare nel caso i bimbi fossero due. A seconda della tipologia, i prezzi cambiano. Ma variano anche in base ad altri fattori. Uno per tutti: la qualità costruttiva che si lega all'utilizzo di materiali più o meno pregiati. La maneggevolezza è un altro aspetto importante sul quale influiscono la conformazione delle ruote e il tipo di impugnatura montata. Ma anche il design del passeggino fa sentire il proprio peso a livello economico. In sostanza, i prezzi dei passeggini possono oscillare molto in base alle singole caratteristiche, partendo da meno di 100 euro per superare anche gli 800. Per rendere più semplice la ricerca sulla base del budget a disposizione, abbiamo pensato di racchiudere i modelli migliori in tre fasce di prezzo: economica, fino a 200 euro; media, da 200 a 400 euro; alta, oltre i 400 euro.
(Dati aggiornati a maggio 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 200 euro)

La fascia economica della categoria racchiude tante interessanti offerte con protagonisti i passeggini leggeri. Praticità è la parola d’ordine, specie se il passeggino è impiegato per spostamenti in auto o sui mezzi pubblici. Cominciamo bene con Nania Cassy, passeggino ultraleggero da soli 6 chili. Leggerissimo anche nel prezzo, è uno dei migliori per rapporto qualità-prezzo. Agile da aprire e chiudere grazie al robusto maniglione, non si fa mancare lo schienale reclinabile. In più, il cesto portaoggetti è uno dei più capienti della categoria. Molto interessante è anche il Chicco Trolley Me, un modello speciale che si trasforma in trolley una volta chiuso. Grazie alla maniglia retrattile, infatti, può essere trasportato senza sforzo sfruttando il movimento delle ruote posteriori. E quando è aperto, offre comfort di alto livello grazie agli ottimi materiali costruttivi. Ancora più curato sul versante estetico è il passeggino Foppapedretti Ciao, la cui resistenza alle sollecitazioni va di pari passo con la maneggevolezza. Comodissimo con una mano, è pensato per favorire la ventilazione quando fa più caldo attraverso prese d’aria disposte in modo intelligente. Proposto con svariati accessori in confezione, mette in campo una valida cappottina amovibile e pieghevole. In ultimo ma non per importanza, KinderKraft Grande non tradisce il nome che gli è stato dato. Parliamo, infatti, di uno dei modelli più larghi in circolazione, un vero tripudio di comfort per bimbi fino a 22 chili. 

Fascia media (da 200 a 400 euro)

I passeggini di fascia media migliorano e rifiniscono gli elementi portanti dei modelli economici. Robustezza, comfort, semplicità d’uso: tutto fa un salto avanti. Prendiamo, ad esempio, il passeggino leggero Peg Perego Selfie. Con soli 6.4 chili sul piatto della bilancia, dà il meglio sia da aperto che da chiuso. Dotato di ruote scattanti con tanto di sospensioni, si comporta bene su tutti i terreni. Ed è proposto con cappotta variopinta in svariate fantasie accattivanti. Più particolare a livello di design, Cybex Mios è un tripudio di linee minimal e funzionalità. Elemento portante di un sistema trio modulare eccezionale, non si fa mancare una cappottina di grandi dimensioni certificata contro ogni tipo di raggio UV. A chi cerchi un passeggino ultraleggero con un design molto elegante, poi, consigliamo Inglesina Maior. Forte di ruote generose e ammortizzate, non teme rivali anche su fondo sconnesso. Pratico da aprire e chiudere con una mano sola, offre comfort di alto livello sia in posizione seduta che con lo schienale reclinato al massimo in configurazione nanna. E chiudiamo nel modo migliore con Babyzen YOYO2, uno dei più desiderati dai genitori di tutto il mondo. Bello e ben costruito, ha nel telaio rinforzato ad alta resistenza il proprio punto di forza. Arricchito da numerosi accessori, prevede anche una bandoliera per trasportarlo in spalla.

Fascia alta (oltre 400 euro)

Superata la soglia dei 400 euro, il passeggino leggero cede il passo alle soluzioni duo e trio. In questo caso, grazie all’innata modularità, il prodotto è pensato per accompagnare il piccolo per un periodo più lungo. Si parte con uno dei passeggini trio più convenienti in assoluto. Chicco Trio Best Friend Pro Light è completo e stabile. Ma si mostra anche piuttosto leggero per la categoria. Proposto in tante colorazioni tenui in tinta unita, è robusto e veloce da richiudere. Salendo di livello, ecco spuntare Peg Perego Vivace, un trio dal design più raffinato. Accompagnato da un ovetto al top per sicurezza, ha nella confortevole navicella un altro tassello chiave. Notevole davvero anche la capacità del portaoggetti sotto la seduta. Discorso simile per Anex E/Type, disponibile sia in configurazione trio che come passeggino duo con navicella. Cura dei dettagli e scelta di materiali premium lo posizionano in alto sia come prezzo che come prestazioni. In più, non si fa mancare evolute tecnologie, fra cui il sistema X-lock contro la chiusura accidentale e il freno a pedale Comfy Stop. Mentre le ruote senza aria all’interno ne esaltano maneggevolezza e capacità di assorbire le asperità del terreno. Anche Nuna Mixx Next viene venduto in variante duo o trio. Quale che sia la scelta, siamo al cospetto di un passeggino eccezionale sotto ogni punto di vista. Ampio nella seduta, si fa piccolissimo da chiuso e può essere agilmente trasportato in modalità trolley.

Passeggini: la normativa vigente

passeggino a tre ruote
Analogamente a quanto accade per il seggiolino auto, anche il passeggino deve rispondere ad un rigoroso disciplinare. La prima normativa europea in fatto di passeggini risale al 2005. Denominata UNI EN 1888, racchiude un insieme di norme volte a tutelare la sicurezza dei più piccoli, imponendo alle aziende regole molto severe in fatto di qualità costruttiva e materiali impiegati. Aggiornata più volte negli anni, oggi si suddivide in due macroaree. La sezione UNI EN 1888:1 focalizza l’attenzione sui passeggini per bambini (uno o più) con peso massimo di 15 chili. E aggiunge che, qualora siano dotati di piattaforma integrata, è possibile far stare in piedi sulla pedana passeggino un secondo bambino che non pesi più di 20 chili. La UNI EN 1888:2, invece, enuncia i requisiti di sicurezza aggiuntivi propri dei passeggini in grado di trasportare uno o più bimbi il cui peso sia compreso fra i 15 ed i 22 chili. All’atto dell’acquisto, è importante verificare che il prodotto sia omologato secondo le regole europee, ponendo attenzione alle varie differenze che intercorrono fra le due aree normative. Invece, per ciò che riguarda l’ovetto, sempre compreso nei passeggini trio, faranno fede le due normative pensate per i seggiolini auto: la ECE R44 e la ECE R129. 

Passeggino trio: la soluzione più completa

Alla nascita del primo figlio, è inevitabile partire da zero. Proprio per questo, la soluzione più completa è il passeggino trio, un sistema in grado di far convivere navicella, ovetto e passeggino stesso. I tre componenti, infatti, possono essere staccati dal telaio e utilizzati alternativamente, ottimizzando l’esperienza d’uso generale. Tale soluzione accompagna il bimbo dalla nascita fino ai 3 anni di vita e, sfruttando il concetto del 3 in 1, garantisce anche un risparmio di natura economica. Ma vediamo nel dettaglio i tre componenti:

Ovetto

Sfruttato in genere dai 6 mesi in su, l’ovetto permette al genitore di portare a spasso il bambino nei brevi tragitti. Ma, soprattutto, si configura come seggiolino obbligatorio per il trasporto in auto valido fino ai 15 mesi d’età. È anche possibile spostarlo con praticità dalla struttura della macchina al telaio del passeggino, senza bisogno di prendere in braccio il bambino in caso stia dormendo. Il peso che può reggere varia a seconda del modello scelto e arriva a un massimo di 15 kg

Navetta

La navetta del passeggino trio, invece, è una culla mobile perfetta fino a 6 mesi d’età. Ma può anche sostituire il primo lettino nel caso in cui dovesse risultare troppo grande per il neonato. È imbottita e dotata di materassino antisoffoco anatomico per un comfort sempre ottimale. Inoltre, è fondamentale che la navicella sia provvista di appositi fori da aprire e chiudere per favorire l’areazione. Alcuni modelli di navicella, poi, sebbene offrano una comodità inferiore a quella dell’ovetto, sono omologati per il trasporto in auto. 

Passeggino

Il terzo componente di un sistema modulare trio è proprio il passeggino. Parliamo dell’elemento che viene utilizzato più a lungo e che accoglie il bambino non appena sia in grado di stare seduto eretto, sopportando fino ai 22 kg di peso. Ed è proprio il peso uno degli aspetti da tenere ben presenti se ci accingiamo a scegliere una soluzione del genere. La struttura, infatti, sarà molto solida e, di conseguenza, non troppo leggera. In più, occorre valutare lo spazio necessario che occuperà nel bagagliaio e in ascensore, ma anche se lo si dovrà trasportare a mano per le scale. 

Il passeggino duo come alternativa

Nel caso in cui si disponga già di una carrozzina o se, per esigenze di spazio, si debba rinunciare a uno dei tre elementi, è possibile optare per un modello duo che comprenda ovetto e passeggino. Qualora, invece, si scelga di acquistare un seggiolino auto al posto dell’ovetto, sarà preferibile un sistema duo con carrozzina e passeggino.

Passeggini trio più popolari:

La variabile peso e l’opzione passeggino leggero

Eccoci a parlare di un altro aspetto a dir poco cruciale. Un modello con chiusura a libro è, in genere, più pesante rispetto a un passeggino con chiusura a ombrello. Il particolare non è da trascurare, specie se ci si trovi ad affrontare molte rampe di scale o si faccia largo ricorso ai mezzi pubblici. Ma il peso del passeggino si fa sentire anche durante gli spostamenti in auto, quando ci troviamo a caricarlo nel portabagagli o scaricarlo. Orientativamente, il peso del solo passeggino varia da 5 a 14 chili. Ad esso si aggiunge quello del bambino che oscilla fra i 3,5 e i 22 chili. Parlando dei materiali costruttivi utilizzati per il telaio, l’acciaio risulta più resistente ma anche più pesante. Nell’ottica di limitare il peso generale, quindi, è meglio optare per un passeggino in alluminio. Per chi disponga già di carrozzina e ovetto, o nel caso in cui il bimbo sia grandicello (3-4 anni), è possibile scegliere un passeggino leggero o un passeggino ultraleggero. Tali modelli pesano dai 5 agli 8 chili e offrono una grande maneggevolezza. Realizzati sia con chiusura a ombrello che a libro, i passeggini leggeri sono veloci da aprire e chiudere e occupano poco spazio nel bagagliaio. Inoltre, risultano molto pratici anche sui mezzi pubblici o sulle scale. Di contro, le ruote piuttosto piccole li rendono inadatti a terreni molto accidentati. Va detto, infine, che non mancano in commercio prodotti leggeri dedicati ai gemelli. 

Passeggini leggeri compatti e agili:

Passeggino gemellare: in linea o affiancato?

Con l’arrivo di due gemelli, oppure nel caso in cui i fratellini siano vicini d’età, è opportuno valutare l’acquisto di un passeggino gemellare. Anche detto passeggino fratellare, risponde agli stessi criteri di scelta validi per un passeggino standard, con un particolare occhio di riguardo a robustezza e stabilità. Un passeggino gemellare sarà, infatti, doppiamente stimolato e quindi più facilmente sottoposto all’usura. Lo spazio occupato da una soluzione del genere è un altro elemento da considerare. L’ingombro doppio, infatti, renderà più difficile il carico e lo scarico ma anche l’attraversamento di porte e passaggi stretti. Tre sono le tipologie fra cui è possibile scegliere: passeggini gemellari in linea, gemellari affiancati o coppia di passeggini singoli uniti da appositi ganci, all’occorrenza separabili. Vediamone insieme le caratteristiche:

Gemellari in linea

I gemellari in linea sono definiti anche in tandem o a treno perché i bambini sono seduti uno di fronte all’altro come se fossero su un trenino. Nel passeggino gemellare con sedute reversibili, le stesse possono essere sistemate entrambe fronte strada o fronte mamma, oppure una rivolta alla strada e l’altra al genitore. Viceversa, invertendo la situazione, i bimbi si troveranno l’uno di fronte all’altro. È, poi, possibile optare per passeggini gemellari con entrambe le sedute totalmente o parzialmente reclinabili. Nel caso in cui i fratellini siano vicini d’età, è bene optare per un modello gemellare in linea, che preveda una seduta totalmente reclinabile (generalmente posteriore e destinata al bimbo più piccolo) e l’altra, posta di fronte, parzialmente reclinabile. In questo modo il genitore avrà modo di avere il bimbo più piccolo sempre sotto controllo, consentendo al più grande di osservare ciò che lo circonda. I passeggini in linea, spesso gestibili con una mano sola, saranno più agevoli nella chiusura rispetto ai gemellari affiancati e si mostreranno più maneggevoli nei passaggi stretti. Di contro, il punto debole di tale soluzione è sicuramente l’ingombro in lunghezza. 

Gemellari affiancati o coppia di passeggini singoli 

I passeggini gemellari affiancati sono ideali per i fratelli gemelli, o comunque per bimbi dal peso simile. Le sedute sono posizionate una a fianco dell’altra e, talvolta, è possibile reclinarle indipendentemente. Rispetto ai gemellari in linea, i passeggini affiancati sono molto più larghi, aspetto che li rende meno agili nell’attraversamento di porte e varchi. Due passeggini singoli agganciati, infine, offrono una maggiore versatilità e, una volta divisi, possono essere spostati e trasportati in maniera più comoda. In generale, nella scelta di un passeggino gemellare, verificare che la maggior parte dei componenti siano separabili dalla struttura, consente di limitare al massimo il peso. E parlando di ruote, è sempre meglio preferirle grandi e robuste.

Passeggini gemellari più apprezzati:
Inglesina Sketch (versione twin)

L’importanza delle ruote

Quando si parla di maneggevolezza, le ruote del passeggino sono protagoniste indiscusse. In generale, più grandi sono, più facile risulterà superare gli ostacoli. I passeggini 4 ruote offrono tanta stabilità e si mostrano adatti a chi abbia uno stile di vita prevalentemente urbano. Rispetto al tre ruote, però, il passeggino a quattro ruote è meno agile nel trasporto sulle scale, fattore critico per chi non abbia, ad esempio, una casa con ascensore. Per chi vive in campagna, in montagna o, comunque, in prossimità di strade accidentate, è consigliabile un passeggino a tre ruote, di per sé più sportivo. In entrambi i casi, meglio orientarsi su passeggini con ruote ammortizzate o passeggini con ruote estraibili. Il passeggino, inoltre, guadagna manovrabilità se le ruote anteriori sono piroettanti, e sicurezza se bloccabili in posizione fissa in caso di pendenza. Le ruote del passeggino, poi, possono essere piene o gonfiabili. Le seconde, generalmente montate sui passeggini sportivi (da jogging o SUV), ammortizzano meglio i colpi nel caso si affrontino terreni sterrati e pietrosi. Di contro, però, questo tipo di ruota è soggetta a forature e, per tale motivo, non dovremo mai dimenticare l’apposita pompa d’emergenza da usare in caso di necessità. Una maggiore stabilità, infine, è data dalle ruote accoppiate, montabili solo frontalmente o anche sul retro, a seconda del modello scelto. 

Passeggini 4 ruote più maneggevoli:

Chiusura e impugnatura: due elementi interconnessi

Due sono i tipi di impugnatura del passeggino fra cui scegliere: a due manici o con maniglione unico. L’impugnatura unica è comoda se si vuole gestire il passeggino con una mano sola. Quella a due manici, spesso orientabili, è ideale nel caso in cui si voglia aggiungere al passeggino una pedana per il trasporto del fratellino più grande. Il passeggino con maniglione unico è, generalmente, associato al passeggino con chiusura a libro, mentre l’impugnatura doppia è propria del passeggino con chiusura a ombrello. Due sono, infatti, le possibili alternative per riporre il passeggino (o il telaio nel caso dei modelli duo e trio) quando non lo si usa. La chiusura a libro rende il passeggino grande come una valigetta e, quindi, perfetto per il bagagliaio dell’auto. Consente di risparmiare spazio e volume e permette al passeggino di rimanere in equilibrio da solo. La chiusura a ombrello, invece, risulta più comoda negli spostamenti brevi in città, specialmente sui mezzi pubblici. Sfortunatamente, però, il passeggino con chiusura a ombrello non sta in piedi da solo. Indipendentemente dal modello scelto, è bene accertarsi che il passeggino possa essere chiuso solo con una mano. Al genitore, infatti, capiterà spesso di tenere in braccio il bimbo e impiegare l’altra mano per richiudere il passeggino. 

Passeggini a ombrello più diffusi:

Design e materiali costruttivi

Aspetto estetico del passeggino e scelta dei materiali costruttivi sono elementi che vanno sempre di pari passo. Sulla qualità dei materiali impiegati, la normativa europea fornisce molte indicazioni, specialmente in merito alla lavabilità dei tessuti. Sfoderabili o meno che siano, gli interni del passeggino devono semplificare al massimo le operazioni di pulizia, in lavatrice oppure a secco. In ogni caso, stoffe e imbottiture non possono che essere anallergiche e atossiche. Dalla morbidezza delle seconde, poi, dipende il comfort del piccolo. Mentre l’impermeabilità delle coperture lo terrà sempre all’asciutto. Il telaio del passeggino duo e trio, invece, deve coniugare robustezza e leggerezza. Particolare attenzione va, poi, al sistema di chiusura, la cui fluidità si lega alla bontà costruttiva. Anche i materiali scelti per le ruote possono fare la differenza, specie su terreni accidentati. Che sia un passeggino tre ruote oppure quattro, è fondamentale che la gomma faccia sempre ben presa sul terreno. L’aspetto delle ruote, oltre che sulla manovrabilità del passeggino, incide non poco sul design generale, tracciando un solco netto fra modelli aggressivi e prodotti più eleganti. Anche tipologia e colore dei tessuti fanno sentire il proprio peso a livello estetico, mettendo i genitori nelle condizioni di scegliere un design classico o più moderno.

Passeggini dal design molto curato: 

Gli accessori

Il corredo di accessori forniti col passeggino può variare per numero e tipologia. E nulla toglie che alcuni gadget aggiuntivi si possano acquistare separatamente. Certo è che, a parità di prezzo, un modello più ricco di accessori, è sempre preferibile. I passeggini trio e duo sono modulari per natura. Ma l’utilizzo di alcuni elementi accessori li rende ancora più polivalenti. Il coprigambe è uno dei più importanti. Parliamo di un sacco pensato per proteggere dal freddo la parte bassa del corpo. Realizzato in materiali caldi e imbottiti, cinge le gambe del piccolo in modalità passeggino tradizionale. La mantellina per la pioggia, invece, può essere impiegata anche nella configurazione navetta e si mostra indispensabile nelle giornate di brutto tempo. Mentre nei periodi più caldi, è la zanzariera a diventare protagonista. Anche la pedana passeggino è un accessorio molto utile nel caso in cui si voglia permettere a un bimbo più grande di viaggiare in piedi assieme al fratellino. A corredo del passeggino duo e trio, inoltre, è prevista di solito una pratica borsa a tracolla che può essere indossata dal genitore o agganciata al telaio. Vani portaoggetti e portabicchieri, infine, rendono più comoda la vita di mamma e papà.

Carrozzina e passeggino: acquistarli separatamente

Non tutti i genitori scelgono prodotti pensati per accompagnare il bimbo nelle varie fasi di crescita. In certi casi, infatti, la gioia della nascita si lega ad aspetti più romantici e meno razionali. E l’acquisto di una carrozzina da bambino classica si sposa perfettamente con questo mood. Un modello del genere è di solito più ampio e comodo rispetto alla carrozzina navicella del passeggino trio. Destinata ad accogliere il bambino fin da subito, la carrozzina classica prevede la sola posizione orizzontale, ideale fino al compimento dei 6 mesi. Pensata per chi non sia orientato verso un prodotto modulare, la carrozzina classica è la giusta soluzione per comode passeggiate in città o in paese, mostrandosi non troppo pratica nell’affrontare i viaggi in macchina o gli spostamenti sui mezzi pubblici. Il vero punto di forza di questi prodotti è, però, il design, specie scegliendo carrozzine in stile retrò ispirate ai modelli dell’800. In più, grazie alle ruote grandi e asimmetriche, le carrozzine classiche garantiscono una passeggiata confortevole sia per il genitore che per il piccolo passeggero. Al posto della carrozzina, poi, è possibile valutare l’acquisto di un passeggino che possa essere utilizzato sin dalla nascita. Nello specifico, è opportuno orientarsi verso un passeggino con schienale reclinabile di 180°. Trascorsi i primi 6 mesi, poi, saranno le altre posizioni ad assecondare le esigenze del piccolo. Così facendo, comodità e sostegno nella seduta sono garantiti anche ai bimbi che tendano a sporgersi in avanti.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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