Divertimento e relax senza tempo: guida all’acquisto dei puzzle più belli

Fra i giochi da tavolo più avvincenti e stimolanti, i puzzle meritano un posto in prima fila. Con una solida tradizione alle spalle, si fondano su un meccanismo semplice e alla portata di tutti. Il livello di difficoltà del puzzle varia in funzione del numero di tasselli e del soggetto scelto. Certo è che, approcciarsi al puzzle in modo frettoloso, può rivelarsi controproducente. Prendersi il tempo necessario, infatti, risulta fondamentale per divertirsi e rilassarsi al contempo. Ed in questo momento di forzata permanenza a casa, non c’è niente di meglio di un buon puzzle per dare uno schiaffo alla noia e rallegrare le lunghe giornate. Nella nostra guida, abbiamo selezionato i puzzle migliori in commercio, descrivendone le caratteristiche generali e sviscerando le variabili che entrano in gioco in fase d’acquisto. Il tutto per aiutarti a scegliere il puzzle giusto a seconda dei tuoi gusti.
migliori puzzle

Prima dell’acquisto: hai le idee chiare?

L’intuitività del sistema di gioco è uno dei segreti del successo del puzzle che, di contro, può essere declinato in migliaia di varianti differenti. Il soggetto ricopre un ruolo chiave ma anche il numero di pezzi di cui è composto incide con decisione sulla scelta. Per rendere agevole la consultazione della guida, ecco di seguito riassunti tutti gli argomenti trattati:

Il prezzo
Divertimento, condivisione e semplicità: ecco alcuni elementi comuni a tutti i giochi da tavolo. In aggiunta, il puzzle può contare su un prezzo medio molto competitivo. Certo, non mancano fattori in grado di farlo lievitare. Per questo, la nostra selezione dei migliori puzzle è strutturata in tre fasce di prezzo: economica, media e alta.

Tutti i benefici del fare puzzle
Oltre ad un breve excursus storico sulle origini e l’evoluzione del gioco, abbiamo analizzato in questa sezione tutti i vantaggi del fare puzzle. Parliamo, infatti, di una forma di divertimento che sa anche essere educativa, specie per i più piccoli.

Livelli di difficoltà
Cosa rende un puzzle più o meno difficile? Gli elementi che entrano in gioco, in sostanza, sono due: il numero di tessere presenti in confezione ed il soggetto scelto. Nel secondo caso, in particolare, è l’aspetto cromatico a fare la differenza.

La qualità del puzzle
Anche la qualità del puzzle può essere valutata attraverso due criteri: la resa dell’immagine e la bontà costruttiva dei tasselli. Questi elementi, oltre a rendere il gioco più o meno coinvolgente, fanno sentire il proprio peso anche sul prezzo.

Dimensioni e formati
Una volta completato, un puzzle delinea il contorno di un rettangolo. L’orientamento può variare ma nella maggior parte dei casi è questa la forma geometrica più diffusa. Ma non mancano varianti quadrate o in formato panorama. Sulle dimensioni, invece, incide giocoforza il numero dei pezzi.

Puzzle rompicapo
Con i puzzle rompicapo, la sfida si fa ancora più stimolante. Pensiamo, ad esempio, ai modelli monocromatici in cui l’unico indizio è la forma dei tasselli. O agli exit puzzle che, una volta completati, rivelano avvincenti enigmi.

Puzzle 3D
Il puzzle 3D aggiunge la tridimensionalità alla struttura di gioco base. Ed i tasselli danno forma ad oggetti a tutto tondo, come ad esempio edifici e monumenti di fama indiscussa.

Puzzle per bambini
I puzzle per bambini uniscono alla componente del gioco una forte intenzione didattica. Per questo, un’ampia sezione della guida analizza i migliori set in commercio dedicati ai più piccoli.

Trucchi e accessori per un puzzle perfetto
Se è vero che l’approccio al puzzle è del tutto personale, alcuni semplici trucchi ci permettono di organizzare il lavoro in modo più razionale e fruttuoso. Ne parliamo in un’apposita sezione.

Dal tavolo alla parete: incorniciare il puzzle
In ultimo ma non per importanza, abbiamo raccolto qualche consiglio per trasformare il puzzle in uno stupendo quadro da appendere al muro.

Quanto costa un puzzle?

puzzle di legno
Ad incidere con decisione sul prezzo di un puzzle è il numero di tessere presenti nella scatola. Come è naturale che sia, un puzzle 1000 pezzi costa in media meno di un modello da 2000 e più tasselli. Parliamo di una tendenza generale che può, però, essere sovvertita da un’altra variabile chiave: la qualità costruttiva. Come ogni altro gioco da tavolo, anche il puzzle si compone di tanti elementi. Ma in questo caso è dall’assemblaggio della varie parti che si giunge alla soluzione. In tal senso, alla qualità del cartone impiegato, si somma la precisione del sistema di taglio che determina la bontà degli incastri. E ancora prima, si rivela fondamentale la fase di progettazione al computer delle singole tessere. Nella selezione dei migliori puzzle in commercio, abbiamo immaginato tre fasce di prezzo, ciascuna delle quali raccogliesse modelli con una ben precisa identità. La fascia economica, con tetto di spesa massimo di 10 euro, è tutta dedicata ai più piccoli, includendo prodotti dai 24 ai 200 pezzi. I puzzle di fascia media, invece, hanno un costo compreso fra 10 e 20 euro, oscillando dalle 500 alle 1000 tessere. Infine, superata la soglia dei 20 euro, si entra di diritto nella fascia alta, che include puzzle da 2000 pezzi in su. Ma non solo: non mancano, infatti, interessanti proposte dedicate ai bambini, oltre ad alcuni suggestivi puzzle 3D.
(Dati aggiornati ad aprile 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 10 euro)

Al di sotto dei 10 euro di spesa è quasi impossibile incontrare puzzle per adulti. Il numero contenuto di pezzi, infatti, è ciò che mantiene il costo unitario così basso. Largo, quindi, ai puzzle per bambini, modelli pensati per farli divertire ed imparare al contempo. Clementoni SuperColor 24 pezzi è una linea di puzzle ideale dai 3 anni in su. Belli e colorati, sono composti di tasselli in misura XXL. E gli universi Marvel e Disney sono quelli a cui i soggetti si ispirano in larga parte. Salendo con il numero di tessere, vogliamo consigliare la famiglia SuperColor 60 di Clementoni. Cuciti su misura dei bimbi da 5 anni in su, si compongono di pezzi maxi molto robusti e caratterizzati da incastri estremamente precisi. 68X48 cm è la misura della cornice mentre, per quel che riguarda i soggetti, la fanno da padroni i PJ Masks. Per bambini e bambine di 6 anni o più, invece, abbiamo scelto i puzzle double-face Lisciani, costituiti da ben 108 pezzi. Qui il livello di sfida si alza significativamente, anche per via del doppio soggetto ritratto sui due lati di ogni tessera. E concludiamo con un una scatola dedicata al pubblico femminile. Inverno eterno di Ravensburger, infatti, è un puzzle da 200 pezzi che ci conduce per mano nel magico mondo di Frozen. 8+ è l’età consigliata.
(Dati aggiornati ad aprile 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia media (da 10 a 20 euro)

I puzzle di fascia media, pur rivolgendosi ad un pubblico ancora in età scolare, possono rappresentare una notevole sfida anche per gli adulti. Parliamo di scatole i cui soggetti si fanno più universali e maturi, puzzle perfetti per coltivare il gioco di squadra fra grandi e piccini. I puzzle Ravensburger da 500 pezzi sono un esempio calzante di come il gioco da tavolo possa essere trasversale. Pensati per bambini e ragazzi dai 10 anni in su, ritraggono due tipologie di soggetti. Ai classici eroi Disney, infatti, si affiancano tante bellissime immagini naturalistiche con protagonisti gli animali. Per chi sia alla ricerca di un livello di difficoltà ancora superiore, i puzzle 1000 pezzi Ravensburger rappresentano la risposta giusta. Abbandonati del tutto i soggetti più infantili, la fanno da padrone straordinarie foto di paesaggi e ingrandimenti di qualità. Colorati e costruiti con precisione unica, questi puzzle sono consigliati dai 12 anni in su. Discorso simile vale per i puzzle Clementoni da 1000 pezzi, alcuni dei quali con protagonisti i monumenti più famosi. All’interno della categoria trovano posto anche gli Impossible Puzzle! che, come il nome lascia trapelare, si mostrano più complessi della media. Infine, vogliamo concludere la selezione di fascia media con una serie di set per bambini davvero ben realizzati. Ideali dai 3 anni in su, i puzzle in legno Djeco uniscono alla cura costruttiva una robustezza senza paragoni.
(Dati aggiornati ad aprile 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia alta (oltre 20 euro)

Chi abbia un buon budget di spesa da dedicare all’acquisto del puzzle, può portarsi a casa set molto complessi e di grande qualità. Ravensburger resta sempre il brand di riferimento. L’azienda tedesca, infatti, è leader del settore da quasi 150 anni ed è conosciuta a livello internazionale per la precisione degli incastri. Per questo, abbiamo deciso di inserire nella nostra selezione di fascia alta i puzzle Ravensburger da 3000 pezzi. Progettati per offrire tante ore di sano divertimento in famiglia, una volta completati si trasformano in quadri di dimensioni generose. Con misure pari a 120X80 cm, ritraggono soggetti perfetti per essere incorniciati ed appesi alle pareti. Sempre da Ravensburger arriva una serie più particolare: la linea dei puzzle 3D con protagonisti i monumenti più famosi del mondo. Realizzati con dovizia di particolari e meticolosa cura costruttiva, si fanno oggetti da esposizione in tre dimensioni. E fra i più suggestivi e stimolanti da completare, abbiamo selezionato il Colosseo 3D, il Tower Bridge 3D e Notre Dame, sempre 3D. Mentre per bambini e ragazzi dai 7 anni in su, non c’è niente di meglio del puzzle 3D Il Sistema Planetario, costituito da 8 pianeti fedelmente riprodotti. Arricchito da un grande poster del sistema solare, riesce a coniugare armoniosamente divertimento e intento didattico. 
(Dati aggiornati ad aprile 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Tutti i benefici del fare puzzle

exit puzzle
Il puzzle è, senza dubbio, uno dei giochi da tavolo moderni di maggior successo. Nato in origine come strumento esclusivamente didattico, acquista col tempo uno spiccato carattere ludico. L’archetipo del puzzle contemporaneo risale alla metà del XVIII secolo, quando il cartografo inglese John Spilsbury costruisce una mappa in legno per poi suddividerla in tanti blocchi con una sega. Utilizzato nelle scuole per l’insegnamento della geografia, tale sistema viene presto adottato anche per la storia e l’iconografia biblica. È curioso notare come l’espressione inglese che definisce il puzzle sia, in realtà, “jigsaw puzzle”, dove il primo termine è traducibile con “sega” o “seghetto”. Il secondo, invece, significa semplicemente “rompicapo”. Durante tutto l’800, il gioco prende piede ed i soggetti riprodotti si fanno decisamente più variegati. In più, il costo unitario scende per via dell’impiego di materiali meno pregiati. Ma è con l’arrivo del XX secolo che il puzzle conquista un successo davvero ampio. A dare notevole impulso al fenomeno, in particolare, sono le grandi aziende americane che producono puzzle in serie, impiegando il cartone al posto del legno. I prodotti in vendita oggi sono molto simili a quelli di inizio ‘900, sebbene le possibilità di scelta siano tuttora molte di più. Ai puzzle classici, si aggiungono i puzzle 3D, gli exit puzzle ed i puzzle ball. Inoltre, il mercato si suddivide in puzzle per adulti e puzzle per bambini. Particolare attenzione merita questa seconda categoria di prodotti, caratterizzata da un dichiarato intento didattico. Tanti sono i benefici che il puzzle offre ai più piccoli. Per prima cosa, permette loro di sviluppare le fondamentali capacità cognitive e motorie. Una volta compreso il meccanismo base, infatti, il bimbo impara ad associare le forme ed i colori dei tasselli per ricostruire l’immagine vista sulla scatola. Il tutto, attraverso movimenti trasmessi dal cervello a braccia e mani. Ma il puzzle è anche uno strumento sociale potente, un gioco attraverso il quale imparare a relazionarsi con gli altri, collaborando per conseguire un obiettivo comune. Senza considerare l’apporto positivo che il puzzle offre nel consolidare le capacità organizzative. In ultimo ma non certo per importanza, il puzzle resta pur sempre un gioco. E tale componente ludica è per il bimbo fonte di sano divertimento.

La difficoltà del puzzle: numero di pezzi e scelta del soggetto

Non è semplice calcolare il livello di sfida che ogni puzzle è in grado di offrire. Impegno e interesse nei confronti del gioco sono fattori chiave, così come il numero di ore a disposizione per risolvere il rompicapo. Ad essi si sommano due elementi più oggettivi di cui parleremo di seguito: numero dei tasselli e scelta del soggetto.

Numero di pezzi
Individuare il puzzle col numero di pezzi adeguato al nostro livello è fondamentale per mantenere alta l’asticella del divertimento, evitando frustrazioni. Proprio per questo, come per qualsiasi altro gioco da tavolo, anche nei puzzle è sempre indicata l’età a cui il prodotto si rivolge. Quando si supera il traguardo dei 1500 pezzi, si parla di un puzzle per adulti. Non dobbiamo, però, prendere tale indicazione strettamente alla lettera: molto dipende, infatti, dalle capacità individuali. In generale, comunque, un modello di questo tipo è consigliato dai 14 anni in su. All’aumentare dei tasselli, cresce la difficoltà. Ed i più esperti trarranno grandi soddisfazioni da puzzle di 5000 pezzi o 6000 pezzi, per arrivare fino a quota 18000 e più. Per i bambini il discorso si fa più rigoroso. E dato l’elemento fortemente didattico del gioco, è bene individuare sempre la complessità giusta a seconda dell’età. Nello schema che segue, trovi qualche indicazione pratica sul rapporto età/numero di pezzi. Ovviamente, non si tratta di una corrispondenza matematica e la propensione del singolo giocatore verso il puzzle rappresenta una variabile importante.

-  2 anni in su – 10 pezzi 
-  3 anni in su – 24 pezzi 
-  5 anni in su – 60 pezzi 
-  6 anni in su – 100 pezzi
-  8 anni in su – 200 pezzi 
- 10 anni in su – 500 pezzi 
- 12 anni in su – 1000 pezzi

Soggetto scelto
Che sia un puzzle per bambini o per adulti, il soggetto scelto ne condiziona con decisione il livello di difficoltà. Paesaggi, ritratti, opere d’arte, animali, disegni di fantasia, soggetti ispirati al mondo del cinema e dell’animazione: ecco solo alcuni degli ambiti di maggior successo. I dettagli del soggetto incidono sulla complessità del puzzle, così come il fattore cromatico. Quest’ultimo, in particolare, può elevare la difficoltà del gioco, come nel caso dei puzzle in bianco e nero. Ma anche i modelli che includono ampie porzioni di cielo, mare e spiaggia, ad esempio, possono rendere la soluzione più complicata. In circostanze del genere, è di grande aiuto individuare e suddividere accuratamente le varie sfumature di colore dei tasselli.

La qualità del puzzle: immagine e materiali costruttivi

Fare puzzle non è un’attività fine a se stessa, un semplice hobby divertente pensato per affrontare lunghe giornate a casa. Il risultato finale, infatti, è un oggetto tangibile che può essere appeso ad una parete ed esposto. Per questo, la qualità dell’immagine ha un’importanza così cruciale. Ma anche la cura con cui sono realizzati i tasselli esercita un certo peso sull’esperienza generale. Ne parliamo di seguito:

Qualità dell’immagine 
Che sia un paesaggio, un ritratto, la foto di un animale o un disegno di fantasia, poco importa: ciò che più conta è la qualità dell’immagine. Una volta ultimato, infatti, il puzzle può essere incorniciato ed esposto, per valorizzare una parete o l’intero ambiente in cui è posizionato. In tal senso, parliamo di un gioco da tavolo stratificato, che da rompicapo si trasforma in elemento d’arredo. Un’elevata qualità dell’immagine è, quindi, fondamentale. Per questo, i brand leader del settore si affidano a fotografi professionisti o scelgono soggetti ad alta risoluzione pensati per non perdere dettaglio nell’ingrandimento. Oltre alla resa in termini di pixel, anche l’elemento cromatico si rivela cruciale. Luminosità e contrasto, ad esempio, devono risultare ben equilibrati. E per ottenere un ottimo risultato, è necessario ricorrere a vernici di buona fattura. Parliamo di prodotti in grado di assicurare sempre colori vividi e realistici. Ma non mancano puzzle trattati con vernici antiriflesso, metallizzate e fluorescenti. Per assicurare ancora più divertimento e versatilità al gioco, sono stati introdotti i puzzle double-face, che ritraggono soggetti differenti sui due lati.

Materiali costruttivi 
Realizzati in pregiato legno di cedro oppure di mogano, i puzzle ottocenteschi avevano un costo unitario decisamente proibitivo. A favorire il boom del puzzle del secolo successivo è il deciso abbassamento dei prezzi, legato all’utilizzo di materiali meno costosi. Il passaggio dal legno al cartone è un momento chiave nella storia del puzzle ed è fondamentale per sdoganare il gioco ad una sempre crescente fetta di pubblico. Oggi, i puzzle per bambini ed adulti prevedono tutti una spessa base in cartone, sopra la quale viene incollata l’immagine stampata. L’attenzione con cui tutto il processo è seguito, determina la robustezza del puzzle e la precisione dei vari tasselli, fattore da cui dipende la qualità degli incastri. Fasi cruciali, in tal senso, sono la creazione della matrice dei pezzi ed il successivo taglio attraverso una fustella in acciaio. Sia che si tratti di un puzzle tradizionale che di un puzzle 3D con pezzi in plastica, è molto comune fra le grandi aziende produttrici la scelta di materiali riciclati.

Dimensioni e formati

Se da un lato il numero di tasselli di un puzzle ne determina il livello di difficoltà, dall’altro incide anche sulle dimensioni finali una volta ultimato. Altezza e larghezza del puzzle sono funzione del numero di tasselli ma non in maniera rigorosamente matematica. Onde evitare che il puzzle diventi troppo grande, all’aumentare dei pezzi, gli stessi vengono progressivamente rimpiccioliti. In altre parole, un puzzle 1000 pezzi avrà tasselli più grandi rispetto ad un modello da 5000 pezzi. In ambito di puzzle per bambini, poi, sono molto diffusi i tasselli XXL, di misura decisamente superiore alla media. Riguardo al formato, le varianti “paesaggio” e “ritratto” sono le più comuni. Entrambe sono di forma rettangolare ma la prima ha larghezza maggiore dell’altezza mentre la seconda si comporta esattamente all’opposto. Non mancano, poi, puzzle di forma quadrata, provvisti di lati identici. Molto suggestivo è, infine, il formato “panorama” che contraddistingue molti puzzle per adulti dalle dimensioni generose. In questo caso, essendo la larghezza nettamente superiore all’altezza, si mostrano adatti a coprire un’intera parete, magari posta dietro la spalliera del letto. Per aiutarti ad individuare il gioco da tavolo delle giuste dimensioni, ecco di seguito un breve promemoria delle misure di puzzle più comuni a seconda del numero di tasselli.

-  100 pezzi – 50X35 cm 
-  500 pezzi – 50X40 cm
-  1000 pezzi – 70X50 cm 
-  1500 pezzi – 80X60 cm
-  2000 pezzi – 100X70 cm 
-  3000 pezzi – 120X80 cm
-  4000 pezzi – 140X80 cm
-  5000 pezzi – 150X100 cm
-  6000 pezzi – 170X120 cm
-  9000 pezzi – 190X140 cm
-  18000 pezzi – 280X190 cm

Puzzle rompicapo: una piacevole variante

“Rompicapo” è uno dei termini che traducono la parola “puzzle” in italiano. Ma quando si parla di puzzle rompicapo, ci si riferisce di solito ad alcuni set pensati per offrire un livello di sfida ancora più alto. Rendere più complesso il soggetto è il modo più semplice per realizzare un gioco da tavolo più stimolante. È questo il caso, ad esempio, della serie Impossible Puzzle! di Clementoni, basata su immagini straordinariamente ricche di dettagli e, al contempo, declinate in prevalenza attraverso un unico colore. Dalla combinazione dei due fattori, ne risultano tasselli molto simili gli uni agli altri e, quindi, difficili da distinguere. Concetto simile vale per i puzzle Ravensburger Krypt, anch’essi realizzati a partire da varie sfumature dello stesso colore. Ma in questo caso, manca del tutto il soggetto. Siamo di fronte, quindi, ad una puzzle monocromatico che ci lascia pochi appigli per trovare la soluzione. La chiave per risolvere il rompicapo è suddividere i tasselli in base alla forma, considerando che alcuni saranno disposti in modo tradizionale ed altri in posizione leggermente ruotata. Sempre da Ravensburger, infine, arrivano i puzzle escape, giochi da tavolo che, una volta ultimato il soggetto, si trasformano in escape room. Attraverso i vari indizi disseminati all’interno dell’immagine, infatti, è possibile svelare i misteri che ci condurranno alla libertà.

Puzzle 3D: la nuova frontiera del divertimento

I puzzle 3D rappresentano l’ultima frontiera del divertimento, grazie all’aggiunta della terza dimensione. I tasselli di cui si compongono si mostrano all’apparenza identici a quelli di un classico puzzle bidimensionale, sebbene siano realizzati in plastica anziché in cartone. Alcuni di essi, poi, sono progettati per piegarsi sul proprio asse, andandosi ad incastrare da un lato in orizzontale e dall’altro in verticale. Questa particolare conformazione dei pezzi permette di costruire stabili strutture 3D ispirate, in larga parte, a importanti monumenti ed edifici rilevanti a livello architettonico. Provvisti di base d’appoggio e, in taluni casi, di luci da integrare nel telaio, sono realizzati con grande dovizia di particolari. È questo il caso dei puzzle 3D Revell, in grado di riprodurre fedelmente alcuni fra i monumenti più famosi al mondo, come ad esempio la Sagrada Familia. Ma non mancano nell’ampio catalogo imponenti edifici o, addirittura, lo skyline di New York. Anche Ravensburger conta su una nutrita linea di puzzle 3D, come quelli che ritraggono il Big Ben o la Tour Eiffel arricchita da un set di luci molto suggestive. E sempre in ambito di giochi da tavolo 3D, il marchio tedesco propone anche uno straordinario globo geografico illustrato. Composto da pezzi incurvati che si incastrano alla perfezione, è uno strumento che unisce al divertimento l’elemento didattico.

Puzzle per bambini: il divertimento educativo

Nella sezione dedicata ai fattori che influenzano la difficoltà di un puzzle, abbiamo dato qualche indicazione riguardo al rapporto fra età dei bimbi e numero dei tasselli. In questo paragrafo vogliamo affrontare l’argomento più approfonditamente, proponendo alcuni fra i puzzle per bambini più interessanti, modelli che in certi casi si distanziano un po’ dall’idea classica di puzzle. E come è nostra abitudine, abbiamo ordinato i prodotti secondo un criterio di età crescente. Cominciamo con i set dedicati ai più piccoli, indicativamente dai 12 mesi in su. Il tappeto puzzle è protagonista indiscusso in questa fase. Composto da pochi grandi tasselli morbidi, è ricco di colori e immagini con cui il bimbo inizia a familiarizzare andando ad assemblare i pezzi. Ampi e confortevoli, i prodotti Chicco sono disponibili in tante differenti varianti, fra cui abbiamo scelto il tappeto puzzle città ed il tappeto puzzle castello. Anche il set Headu Tactile Puzzle offre ai bimbi la possibilità di prendere confidenza con il tatto. Ben 18 sono i pezzi inclusi nella confezione, ciascuno dei quali si incastra alla perfezione nello scenario di campagna ritratto. Ed ogni elemento regala una diversa sensazione tattile. Per permettere ai bimbi di imparare a riconoscere forme e colori, poi, il Puzzle Creativo Hape è lo strumento giusto. Ideale dai 18 mesi in su, si compone di una base di 4 pezzi sui quali è possibile infilare formine di colori diversi, realizzando una sorta di puzzle 3D. Mentre lo Smart Puzzle Quercetti estende il raggio d’azione agli animali. Costituito da sagome magnetiche in metallo da inserire negli appositi spazi, è perfetto dai 2 anni d’età in su. Discorso simile vale per Montessori My First Puzzle Headu, sebbene in questo caso i tasselli siano in legno. Progettato per allenare la coordinazione sensoriale, è costruito con cura davvero eccezionale. Trascorsi altri 12 mesi, il bimbo è pronto per affrontare il puzzle di tipo tradizionale. E nel catalogo Lisciani ce n’è davvero per tutti i gusti, specie in ambito di puzzle double-face da 24 pezzi e double-face da 35 pezzi. Ben costruiti e vividi nei colori, questi modelli ritraggono i personaggi Disney più amati. Sempre consigliato dai 3 anni in su, il Giro Puzzle Play Montessori di Quercetti si mostra più particolare nelle dinamiche. Qui, infatti, i pezzi sono di forma circolare e si montano sulla base attraverso viti e bulloni. Una volta installati, possono essere ruotati fino a ricomporre perfettamente l’immagine di sfondo. Per i più grandicelli, poi, abbiamo scelto una serie di puzzle da ben 104 pezzi, in formato XXL. Parliamo della linea Clementoni Supercolor, con protagonisti gli eroi Disney, Avengers, PJ Masks e Paw Patrol. 5/7 anni è l’età consigliata. E sempre alla stessa fascia d’età, s’indirizza il puzzle ball Cars di Ravensburger, un gioco 3D che si trasforma in lampada notturna. Per i ragazzi dai 10 anni in su, infine, abbiamo scelto i puzzle Clementoni High Quality Collection da 500 pezzi. E se le immagini cambiano virando su paesaggi e animali, anche il livello di difficoltà si fa più impegnativo. 

Trucchi e accessori per realizzare il puzzle perfetto

Il puzzle è un gioco da tavolo e, in quanto tale, una forma d’espressione della personalità. Per questo, imporre regole operative per approcciarsi al puzzle sembra quasi una contraddizione. In questa sezione, quindi, vogliamo solo darti qualche consiglio che potrebbe aiutarti a livello organizzativo. Per prima cosa, si rivela importante decidere in quale luogo posizionare i pezzi. La presenza di un tavolo o di una scrivania è di vitale importanza perché assicura una postura comoda ed una buona visibilità. Per poter liberare la postazione in modo veloce ed utilizzarla per altri impieghi, potrebbe tornare utile piazzare sotto al puzzle un pannello rigido delle giuste dimensioni. Oppure ricorrere ad un tappetino come Ravensburger Roll Your Puzzle che, oltretutto, consente di arrotolare e spostare il puzzle senza rischio di romperlo. Aperta la confezione e svuotati i pezzi nella scatola, inizia la caccia ai tasselli che compongono la cornice e, ai quattro elementi angolari. Ben distinguibili dagli altri, entrambi i tipi possono essere posizionati lungo il bordo esterno. All’interno, invece, possiamo collocare gli altri tasselli, organizzandoli in base alle sfumature di colore del soggetto. In presenza di puzzle per adulti di grandi dimensioni, l’utilizzo di vaschette a forma di tessera in cui inserire i vari elementi può risultare salvifico. Ed in commercio esistono dei veri e propri set pensati proprio per tale scopo. A questo punto possiamo procedere all’unione dei tasselli, lavorando zona per zona.

Dal tavolo alla parete: come incorniciare il nostro puzzle

Dopo tante ore trascorse a completare il puzzle, la gratificazione più grande è vedere il risultato finale appeso alla parete. Per farlo al meglio occorre un po’ di manualità e, soprattutto, di tempo. Niente a confronto, comunque, di quello che abbiamo speso per completare l’opera. I più previdenti avranno acquistato in anticipo la cornice, scegliendola della giusta dimensione in base alle indicazioni poste sulla confezione. E magari avranno usato come base d’appoggio per il puzzle il retro della cornice stessa. Così facendo, tutta l’operazione risulterà più comoda e veloce. In alternativa, è necessario spostare il puzzle manualmente, facendo molta attenzione. Realizzato il giusto posizionamento, è il momento di incollare i tasselli, utilizzando una colla apposita come la Clementoni Puzzle Glue o la colla per puzzle Ravensburger. Pratica da applicare, sfrutta una piccola spugnetta posta nella parte superiore per distribuire il prodotto uniformemente, senza sprecarlo o creare accumuli eccessivi. Altrimenti, è sempre possibile impiegare una tradizionale colla vinilica ed un pennello per spalmarla sulla superficie. E Magari far rotolare sul puzzle una bottiglia di vetro o un rullo da pittura applicando un po’ di pressione, così da livellare i pezzi in modo omogeneo. Che sia un puzzle per adulti o un puzzle per bambini, ora occorre avere pazienza. Infatti, servono almeno 24 ore per far sì che la colla si asciughi alla perfezione. A questo punto, non resta altro che incorniciare il puzzle e scegliere la parete giusta alla quale appenderlo.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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