Ricaricarsi scivolando sulla neve: guida all’acquisto per scovare gli sci giusti

Quando l'inverno chiama, lo sciatore risponde. Per principianti, amatori e professionisti, la scelta degli sci giusti è fondamentale per godere appieno l'esperienza sulla neve. Lunghezza, profilo e forma sono solo alcuni degli aspetti da considerare, ai quali si aggiunge la qualità dei materiali costruttivi. Ma a condizionare l'acquisto è anche il nostro approccio alla discesa. Uno sci da slalom, infatti, è diverso da uno sci di fondo, da freeride o all-mountain. Per questo, nella guida abbiamo evidenziato le differenze principali fra i vari modelli. Non manca, poi, una ricca selezione di sci in offerta suddivisi per fasce di prezzo. 
sci migliori

Come scegliere i nuovi sci

Ecco qualche spunto di riflessione per approcciare l’acquisto col piede giusto:

Livello tecnico – Rapportare il proprio livello tecnico alla qualità degli sci è un ottimo punto di partenza. Inutile spendere un capitale se siamo agli inizi e magari non abbiamo ancora ben chiaro che tipo di sciatore saremo. In questi casi, meglio optare per dei versatili sci all-mountain, capaci di comportarsi bene in qualsiasi scenario. Per i più esperti, invece, ragionare meglio su lunghezza, sciancratura e curvatura del ponte diventa necessario.

Discipline – Anche in questo caso, sono gli sciatori con un po’ di esperienza alle spalle a dover fare qualche valutazione in più. Solo sciando da qualche tempo, è possibile capire a fondo quali stili e terreni siano i più adatti alla nostra personalità. Sci slalom, sci freeride, sci freestyle, sci fondo: ecco alcuni degli approcci alla neve più diffusi.

Taglia – Un aspetto che unisce principiante, amatore e professionista alle prese con l’acquisto è proprio la taglia. Ci riferiamo, in particolare, alla lunghezza dello sci da valutare in relazione all’altezza dello sciatore. Va considerato, inoltre, che gli sci da uomo e da donna sono costruiti in modo diverso per adattarsi alla differente struttura fisica di lui e di lei.

Design – Inutile negarlo, l’estetica gioca un ruolo chiave. Oltre a valutare le specifiche tecniche, quindi, è bene acquistare il modello che più ci rispecchia nei colori e nelle decorazioni. Disegni minimal, fantasie vivaci, varianti in tinta unita o esplosioni policromatiche: la scelta non manca davvero.

Quanto costano gli sci?

sci prezzo
La riflessione che precede l'acquisto di un paio di sci può mostrarsi particolarmente lunga e impegnativa. Di elementi su cui ragionare ce ne sono tanti. Peso, forza e tasso tecnico dello sciatore, infatti, influenzano lunghezza, sciancratura, profilo e struttura degli sci. Mentre i materiali costruttivi hanno una ricaduta su leggerezza e rigidità. E sono proprio questi ultimi a far lievitare il prezzo in modo netto. Che siano sci all-mountain o sci slalom, i materiali segnano una linea di demarcazione netta fra modelli entry-level e modelli professionali. Per venire incontro alle esigenze di tutti gli utenti, abbiamo selezionato i migliori sci inserendoli in fasce di prezzo differenti. Si parte con la fascia economica, che include i prodotti con tetto di spesa di 400 euro. Incontriamo, poi, la fascia media, compresa tra 400 e 600 euro. Infine, la fascia alta raccoglie i prodotti premium, la cui qualità è pari o vicina a quella dei modelli da competizione.

(Dati aggiornati a gennaio 2024 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 400 euro)

Gli sci di fascia economica rappresentano il primo mezzo per approcciarsi alla neve. Sono dedicati, in genere, agli utenti alle prime armi o ai bambini che stanno imparando a sciare. Per questo, tutti i modelli inclusi sono piuttosto versatili e si mostrano abbastanza corti, così da favorire il controllo e l’ingresso in curva. Cominciamo con uno dei modelli più maneggevoli della categoria. I Volkl Racetiger Junior, come lo stesso nome rivela, sono dedicati ai giovani sciatori. Imbattibili per rapporto qualità-prezzo, sono disponibili sia con attacchi che senza. Declinati in varie colorazioni, sono leggeri, stabili e facili da gestire grazie al rocker accentuato in punta. Sempre da Volkl arriva un interessante modello tutto al femminile. I Flair 72 sono cuciti attorno alle principianti con lo scopo di regalare sensazioni piacevoli già alle prime discese. Morbidi e comodi, facilitano l’ingresso in curva esaltando la maneggevolezza generale. Forti di un design total black, sono anche particolarmente eleganti. Con i K2 WayBack 88, si inizia a fare sul serio. Ideali per lo scialpinismo, passano in pochi istanti dalla configurazione da discesa con scarponi agganciati a quella da salita con gli attacchi che liberano il tallone. Inno alla montagna in tutte le sue sfumature, prediligono i sentieri poco battuti alla pista. Sempre in ambito di sci all-mountain, ecco spuntare i Rossignol React RTI. Agili e reattivi, pesano poco, dando il massimo sulle curve strette. Sci da carving stretti al centro e larghi alle estremità, se la cavano bene anche in pista ad andature non troppo impegnative.

Fascia media (da 400 a 600 euro)

Gli sci di fascia media rispondono alle esigenze di utenti più navigati. Sciatori con una buona esperienza sulla neve, infatti, prediligono modelli in grado di assicurare velocità superiori e un più raffinato controllo in curva. Si parte con due sci carving nati per affrontare le curve con grande controllo. Gli Atomic Cloud 9 sfruttano la tecnologia costruttiva Revoshock Light per ridurre le vibrazioni ed enfatizzare il feeling con la neve. Forti di un’anima in pioppo piuttosto morbida, sono il punto di riferimento per lo sciatore agile e tecnico. Discorso simile per gli Head Super Joy che, però, sono disegnati attorno al corpo femminile. Leggeri in pista, sono anche pratici da trasportare a spalla grazie al cuore in grafene. Al top nei cambi di traiettoria secchi, offrono una fluidità senza paragoni. Sempre da Head arrivano i Kore 87, sci all-mountain straordinari per versatilità. Costruiti per dominare la neve fresca, danno il massimo in discesa ma senza demeritare nelle salite dello scialpinismo. Apprezzati dallo sciatore esigente, mettono in campo un’anima in caruba e pioppo con rinforzi in carbonio e grafene. In ultimo ma non per importanza, i Rossignol Hero Elite MT Ca sono sci da slalom pensati per le alte velocità. Aggressivi nel design, dominano la pista ispirandosi ai modelli dei professionisti. Precisi e potenti, spingono al massimo performance e stabilità.

Fascia alta (oltre 600 euro)

Superata la soglia dei 600 euro, entriamo di diritto nel terreno degli sci professionali, modelli a elevate prestazioni impiegati anche dagli atleti più forti del mondo. Ad aprire le danze ci pensano i Blizzard Zero G 085 con attacco, vero punto di riferimento per gli appassionati di scialpinismo. A proprio agio in salita come in discesa, sfruttano una costruzione multistrato che combina legno e carbonio per assicurare resistenza, flessibilità e leggerezza. Altro inno alla libertà è il Backland 78 UL, uno sci che prende di petto ogni tipo di pendenza, sia positiva che negativa. Eccezionale sui tracciati poco battuti e sulla neve fresca, tiene alte le performance con un’anima in carbonio e fibra di vetro. Facile da guidare anche per i meno esperti, sfoggia un design elegante in tinte sobrie. Spostandoci sul terreno delle gare ufficiali, ecco spuntare i Fischer RC4 Worldcup SC PRO, sci da slalom con una spiccata propensione al carving. Difficili da eguagliare sulle curve a gomito più rapide, fanno della scorrevolezza la propria bandiera. Il tutto senza perdere controllo grazie a un ottimo assorbimento delle vibrazioni. A chiudere in modo esemplare la nostra selezione di fascia alta, infine, ci pensano i Volkl Racetiger SL. Dominatori dello slalom speciale, mettono in equilibrio potenza e precisione come pochi altri. E grazie alle punte in carbonio su misura, adattare lo sci al percorso non è mai stato così facile.

Come sono fatti gli sci?

caratteristiche sci
L'evoluzione degli sci nell'ultimo trentennio è stata inarrestabile, portando forma e dimensioni attuali a differire molto rispetto ai modelli degli anni '70 e '80. Oltre ai materiali costruttivi che si sono fatti via via più sofisticati, a cambiare maggiormente è stata la lunghezza. Infatti, mentre oggi gli sci standard misurano qualcosa meno della nostra altezza (o, al massimo, la eguagliano), in passato potevano superare facilmente i 210 cm. Inoltre, il diffondersi di nuove discipline, il freeride sci in particolare, ha prodotto anche una variazione del profilo degli sci che ora hanno spatola (la parte frontale) e coda (la parte posteriore) più incurvate verso l'alto. Nella parte centrale degli sci, detta pattino, trovano posto gli attacchi per gli scarponi che devono garantire il grip necessario per avere il giusto controllo. Sotto, invece, abbiamo la soletta, ovvero lo strato a contatto con la neve, ai cui lati vengono montate le lamine, rinforzi in acciaio che forniscono maggiore stabilità. A influenzare molto le prestazioni è anche il ponte, ossia la curvatura del profilo. Mentre il ponte tradizionale per lo sci alpino è leggermente incurvato verso l'alto nella parte centrale, gli sci freeride sono provvisti di ponte con disegno inverso, che favorisce l'ingresso in curva.

Sci dall’ottimo rapporto qualità-prezzo:
Atomic Backland 85
Head i.Supershape Magnum
Nordica Enforcer 

Materiali costruttivi

Se gli sci sono cambiati tanto a livello di misure, altrettanto è avvenuto in quanto a materiali costruttivi. In origine, infatti, veniva impiegato solo il legno, in special modo di frassino. Col tempo, però, la tecnica di produzione si è evoluta ed oggi quasi tutti i modelli sono multistrato. Sono composti, cioè, da un'anima centrale in legno a cui si aggiungono, sopra e sotto, altri strati costituiti da materiali differenti. Parliamo, in questo caso, di "costruzione a sandwich", in cui si alternano anche più di sette diverse superfici incollate l'una all'altra. La scelta del legno svolge un ruolo cruciale: determinare la maggiore o minore rigidità degli sci. Se sci più rigidi si adattano meglio alla neve fresca, una superiore flessibilità li rende perfetti per la neve compatta, dura o ghiacciata. Fra gli altri materiali usati per costruire gli sci all-mountain (come anche gli sci di fondo o i carving sci), troviamo la plastica, la grafite, il kevlar, il carbonio, il titanio e particolari leghe in grado di renderli più resistenti e leggeri. Non dobbiamo, infatti, dimenticarci di valutare anche il peso degli sci, fattore che mostra evidenti effetti sulla neve. Ad un peso maggiore, corrisponde una superiore stabilità. Di contro, uno sci leggero offre una manovrabilità migliore, soprattutto in percorsi con curve molto strette.

Geometrie degli sci: specifiche tecniche a confronto

A livello tecnico, gli aspetti più importanti da valutare per sciare sempre nelle migliori condizioni sono tre: lunghezza degli sci, sciancratura e curvatura del ponte. Parliamo di caratteristiche che, a seconda di come sono assortite, delineano il DNA del singolo modello. Vediamole meglio insieme.

Lunghezza degli sci

Come già evidenziato nella sezione relativa alla struttura degli sci, la lunghezza dei modelli in commercio si è andata progressivamente riducendo negli ultimi anni. Il motivo è molto semplice: sci meno lunghi sono più facili da manovrare. E non è un caso se, per lo sciatore principiante, si prediligano modelli più corti rispetto alla media. Altro fattore che influisce sulla misura degli sci è la disciplina per cui sono progettati. Per fare un esempio concreto, gli sci da slalom speciale sono fino a 25 cm più corti di quelli da slalom gigante. E il divario con i modelli professionali da Super G o discesa libera è destinato ad aumentare ancora.

Sciancratura e raggio di curva

Conoscere il significato del termine "sciancratura" può essere molto utile prima di acquistare gli sci. Tale parola definisce la curvatura verso l’esterno che ha origine dal centro dello sci procedendo verso le estremità, osservabile dall'alto. Per calcolarla, occorrono tre misurazioni: la larghezza dello sci al pattino, alla spatola e alla coda. La curva tracciata da questi elementi è ciò che ci interessa. Sci con sciancratura elevata ci permettono di realizzare con facilità traiettorie più strette in curva. Non a caso, il raggio di curva diminuisce all'aumentare della sciancratura stessa. Misurabile in metri, il valore del raggio oscilla fra 11 e 21. E se uno sci all-mountain si mantiene a metà circa di questo intervallo, i più agili sci da slalom fanno registrare un raggio di curva spostato verso il primo estremo. 

Camber contro rocker: il profilo degli sci

Ulteriore elemento da considerare è il ponte, ovvero la curvatura dello sci vista di profilo. Il ponte tradizionale è chiamato camber e si mostra incurvato verso l'alto nella zona centrale. Naturalmente, tale curva si annulla nel momento in cui siamo sopra gli sci ma resta visibile tenendoli in mano e guardandoli di profilo. Il termine rocker, invece, definisce un ponte incurvato al contrario, ovvero verso il terreno. Tale tipologia sta riscuotendo un grandissimo successo da qualche anno a questa parte perché permette di impostare le curve in modo più semplice, assicurando un'agilità superiore. Molto interessanti sono anche i modelli che uniscono il camber al rocker. In questo caso, ad una curvatura centrale verso l'alto si contrappongono due curve opposte molto accentuate, una in coda ed una in spatola. 

Profilo dello sciatore e discipline più diffuse

Meglio la neve fresca o quella più compatta? I percorsi ben tracciati o lo sci libero fuori pista? Di fronte all'acquisto di un nuovo paio di sci, domande come queste dovrebbero trovare una risposta. Sì, perché il profilo dello sciatore può condizionare la scelta e orientarla verso un modello oppure un altro. Oltre ad una questione di gusto, però, ce n'è anche una prettamente tecnica. Il principiante, ad esempio, dovrebbe optare per sci flessibili e facili da controllare in curva. Lo sciatore di livello intermedio, invece, preferirà sci un po’ più rigidi, ovvero più impegnativi da gestire ma anche più veloci. Infine, i modelli di livello professionale sono dedicati ai profili più tecnici ed esigenti. Fondamentale, però, è inquadrare il prodotto in base all’uso cui verrà destinato, valutando le specifiche tecniche in relazione alla disciplina praticata. Ecco di seguito le principali.

All-mountain

Si tratta di prodotti molto versatili, facili da gestire e comodi. Proprio per questo, lo sforzo che richiedono è abbastanza contenuto, tanto da renderli perfetti per i principianti. L’equilibrio è il segreto degli sci all-mountain che ci permettono di affrontare bene sia la neve fresca che quella più pesante. Più larghi al centro rispetto ai modelli professionali da slalom speciale, si caratterizzano per una struttura particolarmente flessibile.

Carving

Gli sci di questa categoria puntano tutto sulla maneggevolezza in curva. Proprio per tale ragione, sono più corti della media e molto leggeri. Inoltre, sono provvisti di rocker in spatola capace di agevolare ancora di più la sterzata, riducendone il raggio. Abbastanza stretti al centro e larghi alle estremità, gli sci carving non sono adatti per sciatori dal fisico imponente.

Freeride

Gli sci freeride sono pensati per il fuori pista e per i percorsi poco battuti. Sono, quindi, ottimi sulla neve fresca ma non si comportano male neanche su quella più pesante. Al centro sono particolarmente larghi (anche più di 110 mm) e sono provvisti di ponte rocker incurvato verso il manto nevoso. Tale fattore offre un ottimo controllo degli sci che, però, si rivelano abbastanza pesanti e rigidi.

Slalom

Eccoci a descrivere gli sci professionali da gara, suddivisibili in ulteriori due categorie: slalom speciale e slalom gigante. I primi sono corti e agilissimi, veloci in curva, altamente maneggevoli e perfetti per la pista. Pur condividendo con questi ultimi il terreno d'utilizzo, i modelli da slalom gigante sono strutturalmente agli antipodi. Lunghi e rigidi, permettono di raggiungere alte velocità sui rettilinei.

Fondo

Diversi da tutti i modelli illustrati fino ad ora, gli sci di fondo appaiono lunghi e stretti, con una sciancratura quasi nulla e privi di rocker. Il classico ponte camber non è particolarmente accentuato e gli attacchi lasciano libero il tallone. La tecnica del fondo, inoltre, richiede uno sforzo superiore rispetto alle altre discipline.

Sci e sciatore: caratteristiche fisiche da considerare

Abbiamo visto come capacità e preferenze incidano sulla scelta degli sci. Entra in gioco, poi, un terzo fattore a dir poco cruciale. Parliamo delle caratteristiche fisiche dello sciatore, ovvero altezza, peso e genere. I modelli junior, infine, meritano un breve approfondimento a parte.

Altezza

È impossibile prescindere dal calcolo della lunghezza degli sci in base all'altezza dello sciatore. Ad aiutarci in questa operazione intervengono delle tabelle specifiche che mettono in relazione i due valori. Certo è che per uno sci freeride e uno sci carving le valutazioni da fare sono molto differenti. La caratteristica del primo, infatti, è di essere più lungo della media. Il secondo, invece, si comporta esattamente all'opposto. In generale, però, possiamo affermare che uno sci all-mountain, ovvero un modello a tutto tondo, dovrà misurare circa 10 cm in meno rispetto all'altezza di chi lo andrà a utilizzare. 

Peso

Il corretto rapporto fra peso dello sciatore e rigidità degli sci ci permette di ottenere il giusto compromesso fra manovrabilità e stabilità. Sci flessibili sono adatti a percorsi con molte curve mentre modelli più rigidi ci consentono di andare veloce in sicurezza. Ma se lo sciatore è molto leggero, uno sci duro potrebbe risultare difficile da tenere a bada sulla neve. Viceversa, uno sciatore pesante che utilizzi sci morbidi potrebbe riscontrare difficoltà di controllo in curva.

Genere

Da qualche anno a questa parte i costruttori di sci stanno progettando modelli specifici per le donne. Il motivo è da cercarsi nella differente conformazione fisica delle sciatrici che richiede modelli disegnati a misura. A influenzare il tutto è il baricentro femminile che, essendo mediamente più basso, rende il controllo più faticoso. Per questo, gli sci da donna sono, di solito, più morbidi e dotati di sciancratura accentuata. Inoltre, gli attacchi per gli scarponi sono posizionati un paio di centimetri più avanti rispetto ai modelli da uomo.

Sci per bambini

Esistono in commercio anche gli sci junior, pensati appositamente per bambini e ragazzi alle prese con le prime discese sulla neve. Pur restando valida la relazione fra altezza dello sciatore e misura degli sci, la lunghezza si mantiene leggermente inferiore. In questo modo, gli sci risultano più facili da controllare, soprattutto in curva. 

L'importanza degli attacchi

Venduti quasi sempre insieme agli sci e realizzati dal medesimo marchio, gli attacchi svolgono un ruolo chiave, permettendoci di solcare la neve in sicurezza. Da un lato, infatti, hanno lo scopo di tenere lo scarpone ben saldo, così da garantire un controllo ottimale. In caso di caduta, però, devono sganciarsi prontamente per evitare dolorose conseguenze per le articolazioni. Composti da due parti (puntale e talloniera), vanno regolati in lunghezza in base alla misura dello scarpone. Ma non solo, devono anche essere tarati tenendo conto del peso dello sciatore, oltre che della spinta impiegata per scendere. Il rapporto fra questi elementi, infatti, determina la quantità di forza necessaria a sganciare lo sci in caso di emergenza. Espressa in DIN (Deutsche Industrie Norme), oscilla fra 3 e 16, partendo da valori che richiedono poco sforzo per lo sgancio per arrivare a quelli che ne impongono molto di più. Ma anche la disciplina praticata rappresenta una varabile importante in tal senso. Lo sci carving, ad esempio, richiede meno energia rispetto al freeride sci o allo slalom gigante. E di conseguenza, impone una regolazione degli attacchi tendente verso valori di DIN più bassi.

Accessori principali

Sono due gli accessori davvero imprescindibili per gli amanti della neve: bastoni e scarponi. Vediamo come sceglierli al meglio.

Bastoni

I materiali costruttivi sono importanti. Ma ancor più lo è la lunghezza. Per essere confortevoli e offrire ottime prestazioni, infatti, i bastoni devono essere a misura di sciatore. Calcolarne la lunghezza è semplice e la regola vale per tutti i tipi di prodotti, sia per lo sci all-mountain che per lo sci di fondo. È sufficiente mettersi in piedi con le braccia distese, piegare il gomito di 90 gradi e misurare la distanza tra quest’ultimo e il pavimento.

Scarponi

Più complessa è la scelta degli scarponi che, rispetto a sci e bastoni, non può prescindere dalla prova diretta. Si tratta, infatti, di accessori che stressano il piede durante la sciata e, con facilità, possono creare dolore. È importante valutarne la lunghezza ed il volume, oltre che la morbidezza della scarpetta. E sarebbe auspicabile indossarli per almeno quindici minuti prima di comprarli, in modo da essere certi che non facciano male.

Scarponi da sci più popolari:
Rossignol Speed 80
Head Raptor WCR 120
Scarpa F1

Design e colorazioni

Il design degli sci è intrinsecamente legato alle prestazioni. Modelli con sciancratura ampia, ad esempio, assicurano un raggio di curva molto stretto. Ma anche la differenza fra ponte camber e rocker fa sentire i propri effetti su controllo e velocità. Per quanto, all'aspetto, non manchino differenze fra sci freeride, sci slalom e sci di fondo, il tutto si riconduce ad un elemento funzionale. A livello puramente estetico, invece, ciò che fa la differenza sono i colori e le grafiche. Come per skateboard e snowboard, infatti, la decorazione ha un forte valore simbolico e tradizionale. A prevalere sono colori accesi e sgargianti, disegni astratti e linee schematiche. Ma non mancano modelli customizzati con decorazioni speciali ed iconiche. Senza contare che molti produttori, fra cui spicca Atomic, permettono al cliente di personalizzare al massimo gli sci direttamente online. Oltre alle specifiche tecniche ed ai materiali costruttivi, quindi, è possibile scegliere colorazioni e disegno, andando a comporre un modello unico in grado di rispecchiare in toto la nostra personalità. 
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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