Come scegliere il preservativo

Piccolo, grande, sottile, spesso, stimolante o ritardante? Ecco come scegliere il preservativo migliore, in base alla tipologia e alla taglia.
Di Mara Pizzochero 15 Ottobre 2023
preservativo come sceglierlo

Fino a un po’ di anni fa la scelta per quanto riguardava i preservativi era molto limitata, e al massimo si poteva essere indecisi tra entrare spavaldi in farmacia per comprare i profilattici oppure acquistare furtivamente i condom in qualche distributore automatico a notte inoltrata. Oggi la situazione è cambiata (e per fortuna): i preservativi si trovano dappertutto, anche online, e acquistarli è diventato ancora più semplice e alla portata di tutti. E se ne trovano di talmente tante marche, taglie e tipologie che la scelta tra un preservativo e un altro potrebbe addirittura essere ardua. Non sai come scegliere il preservativo migliore per te e per il/la partner? Questo articolo allora fa al caso tuo.

Quali sono i tipi di preservativi?

I preservativi si distinguono innanzitutto per tipologia e sono prodotti da diversi brand: dai preservativi Durex ai condom Control, la scelta non manca. I più diffusi sono i preservativi classici, ovvero preservativi realizzati in lattice, con forma classica a lati paralleli (ovvero con la forma di un cilindro) oppure con forma anatomica, che si adatta meglio alle “curve” del pene, con serbatoio e leggermente lubrificati. Ma cosa succede se si è allergici al lattice, o se lo è il/la partner? Si possono scegliere i preservativi anallergici, come i preservativi Skyn, ovvero preservativi senza lattice, realizzati in materiali alternativi come il poliisoprene o il poliuretano.

Chi desidera sensazioni naturali può scegliere i preservativi sottili, con uno spessore inferiore rispetto a quelli classici e, al contrario, chi cerca una protezione extra (utile, per esempio, in caso di sesso anale) può invece propendere per i preservativi resistenti, più spessi. Per chi vuole aumentare le probabilità che la partner raggiunga l’orgasmo ci sono i preservativi stimolanti, ovvero preservativi con rilievi esterni che aumentano la stimolazione e per chi vuole rallentare un po’ ed evitare l’eiaculazione precoce ci sono i preservativi ritardanti.

Per chi ama gli effetti speciali, ci sono poi i preservativi aromatizzati (preservativi alla fragola, al cioccolato e a mille altri gusti), perfetti per il sesso orale, e i preservativi con effetto caldo o freddo. Voglia di parità anche nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate? Quello che fa per voi è il preservativo femminile.

Come funziona il preservativo femminile?

Il preservativo femminile è un preservativo pensato per essere indossato dalle donne anziché dagli uomini. Si tratta sempre di un metodo contraccettivo “a barriera”, ovvero che impedisce in modo meccanico che le reciproche mucose e i reciproci fluidi entrino in contatto. Si tratta di una sorta di cilindro elastico e flessibile, dal diametro maggiore rispetto a quello di un preservativo “classico”, provvisto di due anelli alle estremità: uno chiuso, che si inserisce in vagina, e uno aperto, che rimane all’esterno della vagina e che copre parzialmente la vulva.

Preservativo femminile

Preservativo femminile

Il preservativo femminile può essere realizzato in lattice, in poliuretano o in nitrile, e presenta il vantaggio di poter essere indossato anche diverse ore prima rispetto al rapporto sessuale (ed è quindi perfetto per tutti/e coloro che pensano che indossare il preservativo spezzi l’eccitazione). Pur esistendo dai primi anni Novanta, è ancora oggi poco diffuso e poco utilizzato, nonché poco conosciuto.

Cosa cambia tra i tipi di preservativi?

A seconda della tipologia di preservativo che si sceglie, cambiano decisamente molte cose. Al di là delle differenze già viste in caso di utilizzo del preservativo femminile, ci sono tante differenze di sensazioni e di utilizzo anche tra i preservativi maschili, ed è quindi importante scegliere il tipo di preservativo corretto in base alle proprie esigenze. In caso di difficoltà nel raggiungere il piacere da parte di lei i preservativi stimolanti possono essere un valido aiuto, perché aumentano la stimolazione vaginale, così come quelli con effetto caldo. In caso di scarsa lubrificazione, i preservativi extralubrificati possono diminuire la frizione e rendere più piacevole la penetrazione. Anche i preservativi sottili possono aumentare il piacere di entrambi, visto che sono quasi impercettibili, ma va ricordato che sono poco o per nulla adatti in caso di sesso anale o in caso di rapporti molto movimentati e di lunga durata, perché potrebbero danneggiarsi. I preservativi aromatizzati, come già visto ottimi per il sesso orale, possono servire per vivacizzare un po’ la vita intima, così come i preservativi colorati.

preservativi colorati

Preservativi colorati

Come scegliere la taglia del preservativo

Nella scelta del preservativo, però, non impatta solo la tipologia del condom, ma anche la sua taglia. Già, perché anche i preservativi hanno le taglie! I peni sono tutti diversi tra loro per forma, lunghezza e diametro, e quindi un preservativo che calza alla perfezione a un uomo potrebbe essere troppo grande o troppo piccolo per un altro. La taglia del preservativo si misura in larghezza nominale, che è cosa diversa sia dal diametro sia dalla circonferenza sia dal raggio: la larghezza nominale è la misura che si ottiene schiacciando il preservativo e misurando la larghezza che si ottiene tra un lato e l’altro. La maggior parte dei preservativi ha una larghezza nominale che varia dai 52 mm ai 56 mm, ma oggi è fortunatamente possibile trovare una varietà di taglie che vanno dalla SX, con 47 mm di larghezza nominale, fino alla taglia di preservativo XXL, con 69 mm o addirittura 72 mm di larghezza nominale.
preservativo misura

Quanto è grande un preservativo XL?

Che preservativo usare per 14 cm? Che preservativi usare per 18 cm? Queste sono alcune delle domande ricorrenti fatte da chi cerca lumi riguardo le taglie dei preservativi. Occorre innanzitutto specificare che la lunghezza del pene importa poco o nulla: nella scelta della taglia del preservativo quello che conta è la larghezza del pene.

Poi, certamente, nella maggior parte dei casi la lunghezza di un preservativo aumenta leggermente con l’aumentare della sua larghezza nominale, ma non è un aspetto tanto rilevante. È possibile che un pene lungo abbia bisogno di un preservativo XS, o che un pene “corto” necessiti invece di un preservativo XL. Dipende tutto dalla “stazza”, e bisogna quindi sapere a quale taglia di preservativo corrisponda il proprio pene.

Come sapere che taglia di preservativo si ha?

Conoscere la propria taglia di preservativo è facile, non serve essere geni della matematica ma solo avere a portata di mano un metro da sarto e il proprio pene. Per prima cosa, bisogna misurare la circonferenza del pene in stato di erezione, posizionando il metro a circa metà dell’asta. Fatto? Ora bisogna controllare a quale taglia, e quindi a quale larghezza nominale, corrisponda la propria circonferenza, ricordando che ancor più della dicitura (S, M, L, …), che ha un margine di discrezionalità, fa fede la larghezza nominale indicata dal produttore. Ecco la tabella di riferimento:

Taglie dei preservativi

Taglie dei preservativi

Scegliere il preservativo della propria taglia è importante per diverse ragioni. Sicuramente indossare il preservativo della taglia giusta impatta sul comfort e quindi sul piacere durante il rapporto sessuale, perché permette di dimenticarsi di avere il condom addosso. Ma non solo: indossare il preservativo adatto alla propria taglia ne aumenta la sicurezza, perché riduce sia il rischio che un preservativo troppo grande si possa sfilare sia che un preservativo troppo piccolo possa rompersi.

Quali preservativi sono più sicuri?

Perché il preservativo non protegge al 100%?

Il preservativo, se utilizzato in modo ottimale, offre una protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili e dalle gravidanze indesiderate del 98%, una percentuale decisamente alta; nella pratica, o in quello che in gergo tecnico viene chiamato “uso tipico”, la percentuale scende però all’82%. Questo significa che 2 volte su 10 il preservativo viene utilizzato in modo non corretto (o che 2 persone su 10 lo utilizzano sempre nel modo scorretto!). A inficiare l’efficacia del preservativo concorrono diversi fattori. Uno, come abbiamo visto, può essere la taglia. Un altro è indossarlo nel modo sbagliato, per esempio scambiando l’interno con l’esterno, dimenticandosi di tenere premuto il serbatoio, non srotolarlo fino alla base del pene. Un altro ancora, indossarlo troppo presto, a erezione non ancora completa, o troppo tardi, dopo aver già avviato la penetrazione. Fondamentale poi è accertarsi che il preservativo sia perfettamente integro (a partire dalla bustina, che deve essere sigillata), che non sia scaduto e che sia stato conservato correttamente, lontano da fonti di calore. È importante anche indossarlo con delicatezza e attenzione, stando attenti a unghie lunghe, denti, anelli o bracciali in cui può impigliarsi. E, alla fine, è fondamentale ricordarsi di sfilare il pene dalla vagina o dall’ano prima di perdere completamente l’erezione.

Quali sono i migliori preservativi che non si rompono?

Purtroppo non esistono preservativi che non si rompono in nessuna circostanza perché, come abbiamo visto, la loro integrità dipende da diversi fattori. La buona notizia è che molti di questi fattori sono assolutamente controllabili e gestibili, dotandosi di un minimo di attenzione e responsabilità. Se si desidera, però, poter fare affidamento su una maggior resistenza, si può optare per preservativi che presentino un maggior spessore, magari a discapito di un po’ di sensibilità, come i preservativi resistenti, o di preservativi che presentino una maggior elasticità, e quindi una miglior resistenza allo “stress” del rapporto sessuale, come i preservativi realizzati in poliisoprene o in poliuretano.

Pubblicato il 15 Ottobre 2023
Mara Pizzochero
Mara Pizzochero

Mara Pizzochero è nata a Milano nel gennaio del 1986. Appassionata di scrittura da sempre, negli anni delle elementari riempiva con i suoi temi interi fogli protocollo e sognava di diventare una grande scrittrice di romanzi (una delle sue maestre, incontrata vent’anni più tardi, si ricordava distintamente di un ambizioso progetto letterario ambientato proprio a scuola e con i compagni...Leggi tutto

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