Echinacea: tutti i benefici della pianta che sostiene le difese immunitarie

L’Echinacea è una pianta originaria del nord America molto usata in fitoterapia e omeopatia. Nei tempi antichi veniva impiegata prevalentemente su ferite e traumi di vario genere per le sue proprietà cicatrizzanti e riepitelizzanti, attualmente, invece, gli integratori a base di Echinacea vengono consigliati per rafforzare le difese immunitarie e per favorire la guarigione di patologie influenzali, a tale scopo a volte l’Echinacea può essere associata alla vitamina C o alla propoli. L’Echinacea si ritrova anche in preparati che aiutano nella prevenzione di infezioni a danno delle vie urinarie come ad esempio la cistite. Si possono acquistare anche prodotti in crema a base di Echinacea per calmare la pelle e favorirne il risanamento in seguito a piccole ferite, scottature, secchezza e dermatiti.

Scopriamo qualche informazione in più sull’Echinacea, come agisce e quali integratori scegliere.

• Che pianta è l’Echinacea?
• A cosa serve l’Echinacea?
• Quali sono i preparati commerciali a base di Echinacea?
• Quali sono le controindicazioni dell’Echinacea?

Che pianta è l’Echinacea?

Si parla di Echinacea ma in realtà sarebbe meglio dire Echinacee, in quanto sotto questo nome si annoverano differenti piante della famiglia delle Asteraceae con caratteristiche simili. Tutte sono originarie del nord America, una regione con un clima vario, per questo tale specie arborea è in grado di adattarsi a differenti condizioni ambientali: può proliferare sia in pianura che in alta quota e crescere su differenti tipi di terreno, anche su quelli sabbiosi. L’Echinacea è una pianta erbacea che di inverno è soggetta a un riposo vegetativo ma riprende la sua proliferazione in primavera e fiorisce tra i mesi di giugno ed agosto.

Le specie di Echinacea più usate in campo erboristico sono:

• Echinacea angustifolia
• Echinacea pallida
• Echinacea purpurea

Le tre varietà non si differenziano solo per il colore del fiore o l’aspetto generale della pianta ma anche per la concentrazione di attivi. Questi ultimi, di solito, si concentrano nelle radici ma nell’Echinacea purpurea si possono ritrovare anche nelle foglie e nei fiori. Per questo motivo quando si acquista un preparato a base di questa pianta è bene tenere presente se annovera un solo estratto, come in Optima Echinacea Purpurea Effervescente Compresse, o se viene usato un mix delle differenti specie, come in LongLife Echinacea 50 capsule in cui si trovano sia l’Echinacea purpurea che quella angustifolia.

A cosa serve l’Echinacea?

L’Echinacea è una pianta che vanta differenti proprietà benefiche, nello specifico si può usare per rafforzare le difese immunitarie e prevenire e trattare nelle fasi iniziali le malattie da raffreddamento. Inoltre, può ridurre le recidive in patologie che hanno una riacutizzazione ciclica come la cistite (un integratore a base di Echinacea, utile in tal senso è Esi Echinaid Urto). L’Echinacea, inoltre, sostiene la cura di ferite superficiali e migliora l’aspetto cutaneo, qualora la pelle sia affetta da intensa secchezza o dermatite.

Non ci sono ancora evidenze scientifiche che confermano le proprietà benefiche dell’Echinacea, nonostante siano stati condotti differenti studi sull’argomento, le uniche indicazioni terapeutiche ufficiali sono state fornite dall’EMA (European Mediciens Agency) e sono basate sull’uso consolidato dei preparato a base di Echinacea purpurea. Quest’ultima, infatti, viene autorizzata per il trattamento e la prevenzione del raffreddore comune la terapia orale non dovrebbe essere superiore a 10 giorni e dovrebbe essere fatta solo in adulti e in soggetti con più di 12 anni di età, in quanto non ci sono prove scientifiche sulla sicurezza e l’efficacia di tali formulati. L’EMA approva anche l’uso dell’Echinacea a livello topico, per favorire la risoluzione di piccole ferite superficiali.

I metaboliti attivi presenti nell’Echinacea sono diversi, si parla di composti alchilammidici e derivati dell’acido caffeico che hanno proprietà antinfiammatorie, a questi si associano anche flavonoidi, come luteolina, kaempferolo, quercetina e apigenina, che agiscono come antiossidanti. Tali molecole hanno azione immunostimolante in quanto inducono la fagocitosi da parte dei macrofagi e lo sviluppo di molecole infiammatorie, inducendo il corpo a essere maggiormente attivo verso un eventuale attacco di patogeni. Un’altra azione dell’Echinacea è legata all’inibizione della ialuronidasi, un enzima che degrada i componenti della matrice cellulare favorendo la penetrazione di sostanze all’interno dell’organismo, inattivandola, al contrario, si rende maggiormente difficoltoso l’ingresso di molecole estranee, tra cui anche i patogeni, nel corpo.

Quali sono i preparati commerciali a base di Echinacea?

L’Echinacea si trova in differenti preparati commerciali, la maggior parte di questi prevedono una somministrazione per bocca ma non mancano quelli a uso topico.

La formulazione classica è quella a base di Echinacea in capsule, un esempio è Solgar Echinacea 100 capsule da assumere preferibilmente durante i pasti. Qualora si preferiscano i preparati liquidi si può scegliere Boiron Echinacea Angustifolia Estratto Idroalcolico 60 ml, da diluire in acqua e poi deglutire.

Si possono usare anche integratori che annoverano tra gli ingredienti estratti naturali che supportano l’azione dell’Echinacea, un esempio è Aboca Immunomix Plus Opercoli, disponibile, in alternativa, come sciroppo.

Un’altra forma in cui l’Echinacea è commercializzata è la tisana: Viropa Echinacea Tisana 15 bustine, da consumare dopo aver immerso le bustine per qualche minuto in acqua bollente si può sorseggiare più volte al giorno.

L’Echinacea costituisce anche un rimedio omeopatico, in questo caso le indicazioni d’uso non prevedono solamente il potenziamento delle difese immunitarie ma anche la possibilità di coadiuvare la risoluzione di tonsilliti, foruncoli e punture di insetto. In tal senso si possono acquistare granuli con diluizioni che vanno da 4 a 10 CH o fiale come Guna Echinacea Compositum S 10 fiale Heel.

Alcuni rimedi omeopatici presentano l’Echinacea in combinazione con altre sostanze, come succede in Hering Biofluinum Echinacea 1g 30 capsule che tra gli ingredienti annovera l’autolisato di fegato e cuore di Anas Barbariae 200K che coadiuva la prevenzione di stati influenzali e raffreddamento; per gli adulti si consiglia 1 capsula a settimana, mentre per i bambini 2. Qualora il rimedio voglia essere usato in concomitanza dei primi sintomi dell’influenza occorre assumere una capsula ogni 6 ore nelle prime 24 ore e poi 1 capsula due volte al giorno, mattina e sera per 2-3 giorni.Qualora si scelgano i rimedi omeopatici occorre fare una terapia duratura, che va dai 10 giorni fino a tutto l’inverno, per conoscere tale informazione leggere il foglietto illustrativo presente nelle singole confezioni.

Quali sono le controindicazioni dell’Echinacea?

Quando si utilizzano preparati a base di Echinacea è bene sapere che questa pianta può presentare alcune controindicazioni. Nello specifico, proprio a causa della sua azione immunostimolante si consiglia di non impiegare tali estratti in soggetti che stanno seguendo una terapia immunosoppressiva, come quella che serve per evitare il rigetto in un trapianto o viene prescritta per contrastare gli effetti delle malattie autoimmuni, come quelle che colpiscono la tiroide, si parla di tiroidite di Hashimoto e il morbo di Basedow.

Bisognerebbe evitare integratori a base di Echinacea anche nei soggetti che devono assumere:

• midazolam, un sedativo usato prima di alcuni interventi chirurgici, in quanto potrebbe diminuire l’effetto;
• paracetamolo, perché favorisce il rischio di tossicità a livello epatico;
• caffeina perché l’Echinacea ne diminuisce il metabolismo.

Si sconsigliano questi prodotti anche a chi soffre malattie sistemiche croniche, come la sclerosi multipla e l’HIV.

L’Echinacea non dovrebbe essere assunta, inoltre, in tutte quelle situazioni in cui si ha una nota allergia per la sostanza o in gravidanza e allattamento a scopo precauzionale perché non vi sono studi riguardo i suoi eventuali effetti teratogeni. Inoltre, come accennato, meglio non somministrare prodotti a base di Echinacea ai bambini di età inferiore ai 12 anni, in quanto alcune specie possono contenere dei metaboliti tossici per il fegato e c’è il rischio di sviluppare gravi reazioni allergiche.