Tra le tastiere di Corsair dedicate al gaming, il modello Corsair K65 RGB Mini rappresenta una soluzione sicuramente singolare per il suo design decisamente compatto. Si tratta, infatti, di una tastiera con layout al 60%, utile a creare un ingombro minimo sulla propria postazione. Questo esclude, quindi, la presenza di un tastierino numerico e della prima fila di tasti funzione nella parte superiore. La mancanza di diverse funzioni dedicate, tuttavia, viene compensata da un gran numero di comandi attivabili in seconda funzione, tramite la pressione del pulsante Fn. La K65 Mini eccelle sicuramente sotto il profilo delle prestazioni. Prima di tutto, si sottolinea il fatto che si parla di una tastiera meccanica dotata di switch Cherry MX, selezionabili tra Red e Speed in base alle proprie preferenze. Si tratta in entrambi i casi di switch di tipo lineare, ma nel caso dei Cherry MX Speed si ottiene una corsa più breve dei tasti. Secondariamente, la nuova tecnologia Axon integrata in questa tastiera garantisce un tempo di risposta davvero minimo, pari a 0,25 ms. Ottime anche le possibilità di personalizzazione, con un sistema di illuminazione RGB modificabile per ogni singolo tasto con diversi colori ed effetti. Se si è in possesso di altri componenti o accessori Corsair, inoltre, viene supportata in questo caso la piattaforma iCue per sincronizzare gli effetti RGB con tutti i prodotti collegati. Si sottolinea, infine, la qualità dei keycaps utilizzati nella dotazione di base della Corsair K65 RGB Mini, realizzati con tecnica Double Shot. Ciò significa che i keycaps sono realizzati con due sezioni di colore differente, in modo da evitare sbavature nelle legende anche dopo tanti mesi di utilizzo. La connessione è cablata con cavo USB/USB-C removibile.
Corsair K65 RGB Mini in pillole:
- Tastiera da gaming con layout al 60%
- Switch meccanici Cherry MX Red o Speed
- Tempo di risposta minimo di 0,25 ms
- Illuminazione RGB personalizzabile per ogni tasto
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
Leggi tutto