Montagna di Reims, Côte des Blancs, Vallée de la Marne, Sézanne e Aube: ecco i nomi di alcune delle storiche zone dello Champagne sulle quali trovano spazio i vigneti Moët & Chandon. Appena a est di Parigi, nel comune di Épernay, ha posto la propria sede una delle aziende vinicole più importanti d’Oltralpe, capace di condizionare il gusto e la cultura a cavallo degli ultimi tre secoli. È il 1743 quando il vinaio Claude Moët inizia a trasportare i prodotti originari dello Champagne fino a Parigi. Dopo neanche 100 anni, il nipote di Claude, Jean-Remy Moët, lascia in eredità l’azienda di famiglia al figlio Victor ed al genero Pierre-Gabriel Chandon. Siamo nel 1832 e da questo fortunato sodalizio prende vita il nome dello storico marchio Moët & Chandon. Occorre aspettare ancora qualche anno per veder nascere il primo spumante ottenuto con Metodo Champenoise. Il Brut Imperial, infatti, viene venduto a partire dal 1869, esattamente 150 anni fa. E proprio per celebrare l’evento è stata lanciata di recente una speciale bottiglia commemorativa. Negli anni a venire, Moët & Chandon conquista la meritata fama a livello internazionale ed oggi è icona di stile ed emblema del lusso, tanto da diventare nel 2004 fornitore ufficiale della regina d’Inghilterra. Ma è anche l’acquisizione del celebra marchio Dom Pérignon a segnare una tappa chiave nel percorso dell’azienda francese. Attualmente, gli ettari vitati a disposizione dell’azienda sono 1150, suddivisi in 200 crus regionali, 17 grand crus e 32 premier crus. Si tratta di un territorio incredibilmente esteso, quasi interamente coperto da vigneti. Chardonnay, Pinot Noir e Pino Meunier: queste le tipiche uve alla base dello Champagne che qui godono di enorme spazio. Felicissimo è il mix dei tre vitigni, tutti determinanti nel conferire al vino spumante le peculiari caratteristiche. Il Pinot Noir offre corpo e struttura, lo Chardonnay eleganza e profumi, il Pinot Meunier rotondità. Ma non sono solo le uve a fare il vino. Una delle peculiarità di questa regione, infatti, è il suolo altamente calcareo che si riverbera nel prodotto finale, in forma di sapidità e mineralità. Anche il clima gioca un ruolo di rilievo e le rigide temperature invernali contribuiscono a caricare gli acini della spiccata acidità che li caratterizza. Oltre al lavoro svolto in vigna con grande attenzione, in cantina la vinificazione è curata nei minimi dettagli. Coordinata dallo chef de cave Benoît Gouez, rispetta criteri rigidissimi, in particolare per ciò che riguarda i tempi di affinamento sui lieviti. Vini base, cuvée, millesimati: ampia è la selezione dei prodotti Moët & Chandon di altissimo livello. E a fianco dei più classici Brut, si mettono in luce Rosé importanti come il Moet & Chandon Rosé Impérial Champagne AOC ed il Nectar Impérial Rosé Dry Champagne AOC.