Rispetto ai classici mouse PC di Trust, il modello Trust Verto Wireless Ergonomic Mouse presenta un design decisamente più particolare, con un focus deciso sull’ergonomia. La prima caratteristica che balza all’occhio, infatti, è sicuramente il form factor del dispositivo, con un’impugnatura verticale ed i due tasti funzione principali spostati lateralmente. Grazie a questo design unico, dunque, l’impugnatura del mouse consente di mantenere una posizione più naturale del polso e di affaticare meno il braccio durante le sessioni di utilizzo più prolungate. La parte laterale dedicata alla presa offre una copertura gommata con un comodo poggia pollice per tenere la mano a riposo durante la navigazione, accompagnato da due tasti rapidi personalizzabili con ogni tipo di funzione, dai comandi per la navigazione web alle azioni per il gaming. Sul lato opposto, invece, trovano spazio i due tasti principali e la scroll wheel centrale, anche in questo caso cliccabile con diversi tipi di funzioni contestuali. Sulla parte superiore, infine, è presente un ultimo tasto per la selezione rapida della sensibilità di scorrimento. Il sensore ottico di Trust Verto Wireless Ergonomic Mouse, infatti, permette di settare i DPI su due diversi livelli: 1200 DPI per un movimento maggiormente preciso e 1600 DPI per uno scorrimento più rapido. La connessione è wireless a 2,4 GHz e viene gestita dal piccolo ricevitore USB, compatibile con Windows, Chrome OS e Mac OS. Per quanto riguarda l’alimentazione, infine, il mouse utilizza due batterie AAA con circa 5 mesi di autonomia, grazie al comodo interruttore per lo spegnimento nei momenti di inutilizzo.
Trust Verto Wireless Ergonomic Mouse in pillole:
- Mouse ergonomico con form factor verticale
- poggia pollice gommato con due comandi rapidi
- Connessione wireless
- 5 mesi di autonomia con due pile AAA
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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