L’attenzione all’ambiente ha da tempo coinvolto praticamente tutti i dispositivi elettronici. Anche i produttori di TV puntano ormai molto all’ecosostenibilità, proponendo varie funzioni utili a ridurre l’impatto energetico degli schermi. Anche se le intenzioni sono nobili non tutti gli accorgimenti proposti risultano effettivamente utili e anzi, in alcuni casi la qualità dell’esperienza risulta peggiorativa.
Per questo motivo occorre prestare sempre la massima attenzione alle impostazioni selezionate. Non faremo una panoramica completa perché le voci presenti nei menu cambiano non solo da un marchio all’altro ma variano anche a seconda del periodo in cui i televisori vengono commercializzati. Forniremo invece una serie di consigli di carattere generale validi per qualsiasi prodotto.
Sono ormai molti i TV che attivano le impostazioni di risparmio energetico alla prima accensione. Se l’utente non interviene per modificare le regolazioni di fabbrica, i prodotti operano di base con alcune limitazioni che possono risultare più o meno utili a seconda delle situazioni. Come abbiamo scritto in apertura, le nomenclature usate per le modalità Eco sono molto variegate ma di solito si parla di basso consumo, Eco, di risparmio energetico o termini similari.
Alcuni esempi molto semplici sono i TV Sharp FN2EA, che selezionano automaticamente la modalità video Eco come predefinita. Anche gli OLED Panasonic e l’ultima generazione di LG propongono alcune impostazioni dello stesso genere, da disattivare manualmente se si preferisce sfruttare i pannelli al massimo delle potenzialità. Da notare che in alcuni casi le voci non sono semplicissime da trovare perché inserite nei menu più generici e non nelle impostazioni video.
Bisogna inoltre prestare attenzione perché ci sono prodotti che richiedono la disattivazione del risparmio energetico per ogni modalità video, quindi farlo solo una volta non è sufficiente, si deve ricontrollare se cambiando alcune regolazioni si riattivano le salvaguardie per i consumi. Una funzione specifica che si accompagna spesso alle modalità Eco è la regolazione della luminosità tramite un sensore che rileva la quantità di luce in ambiente e modifica automaticamente i parametri per assicurare una visione sempre ottimale.
Vale lo stesso discorso fatto in precedenza: se questo automatismo non serve, ad esempio per chi guarda sempre il TV la sera al buio o con luci fioche, occorre disattivarlo manualmente in molti casi. C’è infine un ultimo caso che riguarda in special modo i televisori 8K: per una questione legata alle normative europee sui consumi, il cosiddetto Indice di Efficienza Energetica (IEE), non è possibile proporre modalità di fabbrica che vadano oltre un certo limite imposto.
Per questo motivo marchi come Samsung propongono al primo avvio la Modalità Risparmio Energetico che riporta i consumi entro i limiti diminuendo le richieste energetiche ma anche la luminosità. Chi compra quindi un Samsung QN800C o un Samsung QN900C si trova proprio in questa situazione. Ovviamente ci sono dei pro ma anche dei contro e questo vale per tutti i prodotti, non solo per gli 8K e non solo per i Samsung.
L’utilizzo delle modalità a risparmio energetico permette effettivamente di ridurre i consumi. L’impatto cresce di pari passo con le dimensioni e la luminosità dei TV. Sui modelli più piccoli e non molto evoluti è quindi difficile fare una vera differenza mentre su un 8K con Mini LED top di gamma i numeri possono cambiare notevolmente, tanto che tra un profilo Eco e uno al massimo delle possibilità ci sono anche 200 W di differenza.
C’è però un grosso rovescio della medaglia: in quelle condizioni nessun prodotto riesce ad esprimere il suo pieno potenziale. Spendere di più per modelli molto luminosi, per poi limitarli con il risparmio energetico, equivale a portarli ad un livello simile a quello offerto da prodotti decisamente più economici. La differenza in termini di prestazioni è così ampia da rendere praticamente inutile l’acquisto di qualsiasi TV evoluto.
La luminosità in particolare crolla drasticamente: si arriva anche a meno della metà e questo penalizza enormemente la resa di qualsiasi contenuto in HDR. Non è una questione legata alla tecnologia: il discorso è valido per i modelli 8K come i già citati Samsung, per gli OLED Sony o Philips così come per un TCL o un Hisense con Mini LED. Attivare il risparmio energetico significa in pratica a pagare un extra per una dotazione migliore che viene poi azzoppata, vanificando così il maggiore sborso in fase di acquisto.
Anche la fedeltà dell’immagine è solitamente tutt’altro che buona nelle modalità video votate al risparmio energetico. In generale consigliamo di scartarle in favore di altre voci, anche su TV economici: gli Sharp FN2EA che abbiamo citato in precedenza migliorano nettamente se se si seleziona la modalità Film. Arrivati a questo punto immaginiamo che molti lettori si staranno chiedendo se le funzioni “green” abbiano una qualche utilità oltre alla riduzione dei consumi.
In effetti una c’è: i sensori che misurano la luminosità ambientale non contribuiscono solo a risparmiare energia ma possono semplificare la vita, specialmente per chi è meno avvezzo alla tecnologia. Lo scenario ideale è la visione diurna in ambienti ben illuminati: in queste condizioni l’utente dovrebbe scegliere manualmente una modalità video molto luminosa, capace di contrastare la luce presente nella stanza.
Se si attiva il sensore di luminosità non c’è bisogno di compiere alcuna operazione: è il TV a regolarsi automaticamente. Non è quindi necessario conoscere bene i menu e sapersi orientare tra le tante (spesso troppe) modalità video per trovare quella giusta. Facile e in molti casi ben funzionante. Attenzione però: l’automatismo funziona tendenzialmente molto meno bene al buio o quando c’è poca luce, situazioni in cui spesso la luminosità viene diminuita fin troppo.
Il risultato è un’immagine fin troppo spenta, specialmente in HDR ma anche in gamma dinamica standard (cioè tutto quello che non è HDR) si nota un calo che va ben oltre il necessario. In chiusura un ultimo consiglio: usare le funzioni di risparmio energetico può avere senso quando si segue un telegiornale o si tiene il TV acceso come sottofondo, magari mentre si è occupati in altre attività. In queste condizioni gli effetti negativi sulla qualità dell’immagine sono trascurabili e si può pertanto privilegiare il risparmio e l’attenzione per l’ambiente.
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