Se si è alla ricerca di una stampante laser a colori, il modello Ricoh M C240FW garantisce ampie possibilità per la gestione dei carichi di stampa di un piccolo ufficio. Si tratta, nello specifico, di un sistema multifunzione 4 in 1, composto dalla principale funzione di stampa a colori e in bianco e nero, doppio scanner (pianale e ADF automatico) e funzione di fax. Partendo proprio dalla funzione di stampa, la tecnologia laser di questo modello permette di sfruttare l’altissima velocità, con un valore di stampa continuo di 24 pagine al minuto ad una risoluzione massima di 2400 x 600 dpi. Il pre-riscaldamento in fase di accensione richiede circa un minuto prima della piena operatività della stampante, mentre la prima pagina in uscita richiede un tempo medio di 11 secondi. Trattandosi di una stampante pensata soprattutto per l’ufficio, viene garantita ampia versatilità nei modi di utilizzo, dalla stampa a colori con margini minimi per le immagini e le fotografie, fino alla stampa fronte/retro automatica per i documenti di testo. I toner ad alta resa, inoltre, riducono drasticamente la manutenzione della stampante; o almeno dopo la sostituzione del toner presente nella dotazione iniziale (con una durata massima di 750 stampe rispetto alle 4500 del toner standard). Per quanto riguarda le funzioni di acquisizione e copia, Ricoh M C240FW permette una copia multipla con autonomia massima di ben 9.999 pagine e risoluzione di 600 x 600 dpi sia in bianco e nero, sia a colori. Viene aggiunta, inoltre, la possibilità di impostare una funzione di riduzione ed ingrandimento dal 25% fino al 400%. Lato connettività, infine, la stampante è compatibile con il collegamento di rete in Wi-Fi e Ethernet, vantando piena compatibilità con le piattaforme di stampa in cloud e da mobile come Apple Airprint e Mopria.
Ricoh M C240FW in pillole:
- Stampante laser a colori con sistema 4 in 1
- Funzioni di stampa, scansione, copia e fax
- Velocità di stampa fino a 24 pagine al minuto
- Collegamento di rete tramite Ethernet o Wi-Fi
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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