La luce al servizio di scatti perfetti: guida ai migliori obiettivi fotografici

La passione per la fotografia conduce professionisti e amatori alla ricerca dello scatto perfetto. Ma per ottenere un risultato di qualità occorrono gli strumenti giusti. Oltre alla macchina, a fare la differenza sono gli obiettivi fotografici che catturano luce per dare risalto al soggetto. Nella nostra guida parleremo di obiettivo standard, teleobiettivo, grandangolo e macro. Ma anche di modelli tuttofare molto versatili. Prezzo e specifiche tecniche variano di pari passo e, con un prodotto migliore, si otterranno foto dalla resa superiore. Per soddisfare le più disparate esigenze, abbiamo selezionato gli obiettivi più interessanti, suddividendoli in tre fasce di prezzo.
obiettivi per fotocamere

Come scegliere un obiettivo fotografico

Ecco l’ABC dell’obiettivo in quattro pratici punti:

Obiettivo e soggetto – Valutare il tipo di soggetto che amiamo immortalare, ci aiuta a scegliere il giusto obiettivo. Gli appassionati di paesaggi, ad esempio, prediligeranno il grandangolo; chi preferisce la fotografia sportiva o naturalistica, invece, il teleobiettivo. E per realizzare suggestivi ingrandimenti a partire da piccoli dettagli, si fa protagonista l’obiettivo macro. Modelli standard e tuttofare, infine, sono ideali per iniziare perché sono molto flessibili.

Dimensioni e trasportabilità – All'aumentare della lunghezza focale di un obiettivo, anche le dimensioni crescono. E ciò, specialmente, se prendiamo in considerazione gli obiettivi professionali per fare birdwatching o fotografare atleti in azione. Quando le misure lievitano, come è naturale che sia, anche la trasportabilità si fa più difficoltosa. E il peso cresce, arrivando a superare il chilo. A chi ami la fotografia agile, quindi, consigliamo prodotti compatti e leggeri con lunghezza focale ridotta.

Aggancio alla fotocamera – Per agganciare l'obiettivo alla macchina viene sfruttato un meccanismo a incastro che prende il nome di innesto a baionetta. Ma non tutti gli agganci sono uguali e i vari produttori di macchine tendono a rendere unici i propri. Vedremo, però, come sia possibile rendere compatibili prodotti con innesto differente. 

Proprietario o compatibile – Canon, Nikon, Sony, Fujifilm: ecco alcune delle grandi aziende che costruiscono sia fotocamere che obiettivi. Parliamo, in questo caso, di modelli proprietari o, se vogliamo, originali. Non mancano, però, alternative interessanti e spesso più economiche. È il caso degli obiettivi compatibili, ottimamente costruiti da Tokina, Samyang, Tamron, Sigma e altri giganti del settore.

Quanto costa un obiettivo per fotocamera?

prezzi obiettivi per fotocamere
Obiettivo standard, grandangolo, teleobiettivo oppure macro: tante sono le tipologie in commercio, il cui prezzo oscilla sensibilmente a seconda della qualità costruttiva. Non ci riferiamo solo alla cura con cui sono costruite le lenti ma anche alla scelta dei materiali per il corpo cilindrico, di solito il metallo. Anche il numero di lenti presenti in un obiettivo fotografico va a influenzarne il prezzo. Ad esempio, a parità di marca e serie, un teleobiettivo avrà un costo superiore rispetto a un grandangolo, essendo più complesso a livello strutturale. Inoltre, componenti grandi e pesanti richiedono accessori (borse, treppiedi…) tendenzialmente più costosi. Per i fotografi alla prime armi e per gli amatori, quindi, è sconsigliato munirsi di obiettivi professionali dal prezzo importante. Meglio partire dal basso con prodotti tuttofare dal buon rapporto prezzo-performance. E magari, acquistando online, è possibile anche scovare qualche offerta molto conveniente. Per rendere il panorama di scelta il più ampio possibile, abbiamo selezionato i migliori modelli in commercio, suddividendoli in fasce di prezzo. Entro i 150 euro, parliamo di fascia economica, da 150 a 300 euro di fascia media e, oltre tale soglia, di fascia alta.

(Dati aggiornati a marzo 2024 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 150 euro)

Gli appassionati di fotografia amano sperimentare inquadrature sempre nuove per individuare quella giusta per ogni soggetto. E per chi desideri contenere la spesa, non mancano soluzioni interessanti anche di fascia economica. È il caso, ad esempio, del Canon EF-S 18-55mm f/3.5-5.6 IS II, obiettivo standard largamente apprezzato da principianti e non. Cucito attorno alle reflex del colosso giapponese, è imbattibile in termini di robustezza e versatilità. Pensato per le mirrorless Canon, invece, è il modello RF-S 18-45 mm f/4.5-6.3 IS STM, simile al precedente per caratteristiche ma ancora più leggero e compatto grazie alla focale lievemente ridotta. Ottimo come grandangolo, se la cava bene anche con la fotografia ritrattistica. Addentrandoci nel territorio degli obiettivi compatibili con ottica fissa, ecco spuntare due modelli cinesi che valgono molto più di quel che costano. 7artisans 35mm f/1.2 è un grandangolo puro che impressiona per luminosità e qualità costruttiva. Declinato con attacchi di ogni tipo, lavora con mirrorless Canon, Sony, Fujifilm e via dicendo. Altrettanto trasversale è il TTartisan APS-C 50mm F1.2, un obiettivo che brilla con i primi piani. Costituito da 11 elementi suddivisi in 7 gruppi, è disponibile in nero e argento.

Fascia media (da 150 a 300 euro)

Feeling tattile, qualità delle lenti e silenziosità delle meccaniche: ecco alcuni dei caratteri più rappresentativi dell’obiettivo fotografico di fascia media, sia in variante proprietaria che compatibile. Si parte dalla seconda categoria, introducendo il Meike 8mm f/3.5, un modello disegnato per reflex e mirrorless con sensore APS-C a marchio Fujifilm, Nikon, Canon e Sony. Ultragrandangolo validissimo, sa anche essere molto divertente come fish-eye. Spostandoci sui binari degli obiettivi originali, ecco spuntare il Sony 28-70mm f/3.5-5.6 OSS, un eccellente tuttofare da abbinare alle mirrorless della casa giapponese. Dotato di stabilizzatore ottico molto performante, lavora bene con gli scatti grandangolari e la ritrattistica. Ed è leggerissimo. A chi cerca una superiore lunghezza focale, consigliamo il Panasonic Lumix H-FS45150, obiettivo 45-150mm della serie Vario per mirrorless con sensore micro 4/3. A metà strada fra macro e teleobiettivo, mette in mano al fotografo un ampio ventaglio di possibilità, il tutto con una precisione millimetrica della ghiera. E concludiamo alla grande con il Nikkor DX 50-250mm f/4.5-6.3 VR, teleobiettivo versatile che fa coppia fissa con le mirrorless Nikon. Brillante con la fotografia naturalistica e sportiva, conta 16 lenti suddivise in 14 gruppi.

Fascia alta (oltre 300 euro)

Superata la soglia dei 300 euro, si apre la fascia alta della categoria che raccoglie i migliori obiettivi fotografici in circolazione. Apriamo la nostra selezione alla grande con uno strepitoso tuttofare. Sigma Art 24-105mm f/4 DG OS HSM traduce in immagini lo stato di grazia costruttivo che è proprio dell’azienda nipponica. Compatibile con reflex Sony, Canon e Nikon, è un prodotto ottimamente rifinito, seppure un po’ pesante (900 gr circa). Forte di un invidiabile stabilizzatore ottico, integra 19 elementi suddivisi in 14 gruppi. Ancora più spinto nella lunghezza focale, Fuji XF 70-300mm f/4-5.6 R LM OIS WR è un generoso teleobiettivo da abbinare alle mirrorless Fujifilm. Piuttosto leggero in relazione alle misure, non teme rivali quando cogliere un dettaglio in movimento diventa cruciale. Spostandoci nel terreno degli ultra grandangoli, è l’Olympus M.Zuiko Digital 9-18mm f/4.0-5.6 ED a impressionare. Con una profondità di campo davvero notevole, dà risalto ai paesaggi immortalati con le mirrorless Olympus micro 4/3. Il tutto riducendo al minimo i riverberi solari ma facendo passare luce in abbondanza. E chiudiamo il cerchio con un obiettivo compatibile a ottica fissa di grande valore. Samyang 75mm f/1.8 AF lavora con reflex Sony e Fuji per dare la giusta rilevanza ai dettagli di un ritratto. Dotato di messa a fuoco automatica, permette ai più esperti di gestirla manualmente. 

Obiettivi e macchine: nozioni base

tipologie obiettivi per fotocamere
Le macchine fotografiche a obiettivo intercambiabile si dividono in due grandi gruppi: reflex e mirrorless. Nel primo caso, abbiamo una fotocamera con specchio interno che invia al mirino l'immagine riflessa, dopo che ha attraversato l'obiettivo e si è impressa sul sensore. Le mirrorless, invece, sono sprovviste di specchio e l'immagine viene inviata al mirino elettronicamente. Nonostante le differenze strutturali, lo stesso obiettivo fotografico può funzionare indistintamente con l’una e l’altra macchina. Infatti, a rendere un obiettivo compatibile oppure no non è tanto la macrocategoria di appartenenza della fotocamera quanto il tipo di sensore che monta a bordo. Le tre principali famiglie sono denominate full-frame, APS-C e micro 4/3. A distinguerne i tratti è il formato del sensore che si riduce nelle dimensioni passando dalle macchine full-frame alle micro 4/3. Salvo rare eccezioni, gli obiettivi sono compatibili con un solo formato. In ogni caso, prima di acquistare un nuovo obiettivo, è bene verificare con quale tipo di sensore riesca a funzionare. 

La struttura dell'obiettivo

Il ruolo dell'obiettivo fotografico è quello di veicolare la luce esterna verso il sensore della macchina. Vediamo come è strutturato.

Porzione esterna

La classica forma di un obiettivo è cilindrica, con la parte finale che tende ad allargarsi nei modelli più spinti. Sganciandolo dal corpo macchina, noteremo sulla parte posteriore alcuni innesti in metallo che hanno lo scopo di creare una solida unione con la fotocamera. Lungo la circonferenza dell'obiettivo, invece, trova posto una ghiera, capace di ruotare in senso orario e antiorario, pensata quasi sempre per gestire lo zoom. In alternativa, possono anche essere due pulsanti a controllare tale parametro. E tramite una coppia di interruttori è possibile attivare o disattivare l'autofocus e lo stabilizzatore d'immagine

Porzione interna

La parte più affascinante degli obiettivi fotografici resta, comunque, quella interna. Immaginando di poterla osservare attraverso il guscio dell’obiettivo, scopriremo una struttura composta da varie lenti ottiche posizionate in orizzontale e capaci di muoversi a seconda di come agiremo sulla ghiera. A una lunghezza focale superiore dell'obiettivo, si associa un maggior numero di lenti. Così, ad esempio, un teleobiettivo sarà provvisto di molte più lenti rispetto a un obiettivo grandangolare. Tali componenti sono in grado di ingrandire o rimpicciolire il soggetto inquadrato sulla base delle leggi dell'ottica. Esistono, però, anche gli obiettivi fissi, caratterizzati da un'unica lunghezza focale. Qui lo zoom non è previsto ma la qualità finale degli scatti risulta mediamente superiore. 

Le caratteristiche tecniche principali

Nella parte frontale dell'obiettivo, lungo la circonferenza esterna, troviamo impressa una serie di numeri che traducono alcune caratteristiche tecniche del prodotto. Sono valori fondamentali per capire che tipologia di obiettivo fotografico stiamo per acquistare e con quali soggetti darà il meglio. Parleremo, quindi, di lunghezza focale e apertura del diaframma, senza ignorare i vantaggi della stabilizzazione ottica.

La lunghezza focale

È la distanza che intercorre fra il centro ottico dell'obiettivo e il sensore della macchina, posto sul piano focale. Parliamo di una distanza variabile che viene regolata dalla ghiera dello zoom (o da un meccanismo elettronico) e che, negli obiettivi fotografici standard, è compresa fra 18 e 55 mm. In pratica, con uno zoom avanti, vedremo il soggetto ingrandirsi e il campo visivo (ovvero l'area inquadrata) restringersi. E questo effetto è determinato dall'accresciuta lunghezza focale dell'obiettivo. Viceversa, zoomando indietro, avremo un campo visivo più ampio e soggetti più lontani. Negli obiettivi fissi, invece, è previsto un unico valore a esprimere la lunghezza focale.

L'apertura del diaframma

All'interno di ogni obiettivo è presente un sistema che permette alla luce di entrare in quantità variabile. E ciò determina la buona riuscita dello scatto, consentendoci di catturare più luce di notte e di assicurare maggiore profondità di campo di giorno. Parliamo del diaframma, un meccanismo simile all'iride dell'occhio, che si allarga per far entrare più luce e si stringe per ottenere l'effetto opposto. Sull'obiettivo troviamo contrassegnata l'apertura del diaframma con la lettera "f" e a essa si associano due valori distinti: il più piccolo raggiungibile alla lunghezza focale minima, l’altro alla massima. Per fare un esempio concreto, se leggiamo sull'obiettivo la dicitura f/3.5-5.6, significa che due valori differenti identificano l’apertura massima, il primo rilevabile alla lunghezza focale più breve, il secondo alla più estesa. Negli obiettivi fissi, analogamente a quanto detto per la lunghezza focale, avremo un solo valore anche per l'apertura del diaframma.

La stabilizzazione ottica dell'obiettivo

Anche senza entrare nel terreno degli obiettivi professionali, è possibile acquistare interessanti modelli provvisti di stabilizzatore ottico. Parliamo di un meccanismo dotato di motorino elettronico che regola in automatico le lenti in modo da evitare vibrazioni e movimenti involontari in fase di scatto. Fortemente consigliato ai principianti, lo stabilizzatore può anche essere disattivato con l'apposita levetta posta sull'obiettivo.

Tipologie di obiettivo a confronto

La caratteristica tecnica più distintiva per un obiettivo fotografico è la lunghezza focale. Parliamo, quindi, della distanza che intercorre fra il centro ottico dell'obiettivo e il sensore della fotocamera, responsabile della maggiore o minore capacità di zoomare. Vediamo insieme le tipologie più diffuse di obiettivi sulla base di quanto appena definito.

Obiettivo standard

Con una lunghezza focale compresa fra 18 e 55 mm, l'obiettivo standard è quello che normalmente è incluso nella confezione base di una fotocamera. Oltre a essere fra i più economici, questi modelli si prestano un po' per tutti gli utilizzi, pur senza eccellere in nessuno in particolare. Ma sono perfetti per il dilettante che desideri sperimentare con soggetti differenti.

Grandangolo

Parliamo di un obiettivo fotografico pensato specificamente per immortalare i paesaggi o, comunque, i soggetti molto lontani. Con una lunghezza focale particolarmente ridotta, infatti, ci permette di allargare significativamente il campo visivo. Si considera grandangolo un modello con lunghezza focale minore o uguale a 35 mm. Ovviamente, più il valore scende, maggiore sarà l'area di scatto.

Teleobiettivo

Agli antipodi del grandangolo, trova posto il teleobiettivo, caratterizzato da una forma molto allungata e da un’elevata lunghezza focale. Gli obiettivi professionali, ad esempio, possono raggiungere anche gli 800 mm, imponendo al fotografo l'uso di un cavalletto per mantenere elevata la stabilità. Perfetti per immortalare da lontano soggetti in movimento, danno il meglio in ambito sportivo e naturalistico.

Macro

Nati per fotografare soggetti a distanza ravvicinata per poi ingrandirli, prevedono una lunghezza focale compresa fra 50 e 200 mm. A pesare molto, in questo caso, è anche la distanza minima di messa a fuoco che, di norma, è inferiore ai 30 cm. Anche con gli obiettivi macro, essendo molto suscettibili alle vibrazioni, è bene fare ricorso a un cavalletto. 

Obiettivo tuttofare

Pur non appartenendo a una specifica categoria, un obiettivo fotografico tuttofare non è altro che un modello standard dalla versatilità superiore. Per fare un esempio concreto, in un prodotto del genere la lunghezza focale si assesta intorno ai 18-120 mm, a fronte dei 18-55 mm dell'obiettivo standard. Si deduce, quindi, che le possibilità di scatto aumentano esponenzialmente, così come il prezzo e le dimensioni. 

Innesto e compatibilità

L'obiettivo si aggancia alla macchina grazie a un apposito innesto, meccanismo che ogni costruttore di fotocamere personalizza in modo unico. L'innesto, denominato "a baionetta", va infilato nel corpo macchina e ruotato in senso orario fino ad avvertire il classico click che segnala un aggancio corretto. Di contro, per sostituire l'obiettivo, basterà sganciarlo premendo l'apposito tasto in prossimità dell'innesto. Poiché gli agganci si differenziano da produttore a produttore, difficilmente sarà possibile far convivere macchine e obiettivi fotografici di marche diverse, come nel caso di Canon e Nikon. Chi costruisce esclusivamente gli obiettivi, invece, ne mette in commercio versioni differenti a seconda del marchio e del tipo di macchina per cui sono progettati. Inoltre, utilizzando specifici anelli adattatori, alcune fotocamere di ultima generazione risultano compatibili anche con obiettivi molto datati, nati per macchine a pellicola. In particolare, sono le fotocamere mirrorless a sfruttare maggiormente tale possibilità mentre le reflex restano un passo indietro a livello di retrocompatibilità. Unico inconveniente degli anelli adattatori è la perdita di connessione con i meccanismi elettronici automatici, quali la messa a fuoco o la regolazione del diaframma gestibili dal corpo macchina.

Dimensioni e trasportabilità

Risalire alle dimensioni di un obiettivo fotografico è molto semplice: basta controllare i valori della lunghezza focale. Ad esempio, in un 18-55 mm impostato al massimo dello zoom, tale distanza equivale esattamente a 55 mm. Da ciò, possiamo dedurre che l'obiettivo misurerà in lunghezza poco meno di 6 cm. Seguendo questo ragionamento, un 150-600 mm sarà lungo più o meno 60 cm. Si evince che gli obiettivi fotografici più compatti sono quelli provvisti di lunghezza focale minore. Viceversa, all'aumentare di tale valore, cresceranno anche le dimensioni dell'obiettivo. Misure e peso vanno sempre di pari passo, parlando di componenti fotografici. E così, mentre il nostro 18-55 mm si mostrerà piuttosto leggero, gli obiettivi professionali per fotografia sportiva o naturalistica potrebbero pesare anche più di un chilo. Ne consegue una certa scomodità in fase di trasporto, specialmente quando gli obiettivi da portare sono più di uno. Se il professionista non può fare a meno di questi strumenti, per chi si avvicina alla fotografia è preferibile optare per una soluzione intermedia. In tal senso, l'obiettivo presente nella confezione base della macchina (sempre il 18-55 mm) andrà più che bene per cominciare. Più avanti, potrebbe tornare utile un modello tuttofare, come ad esempio, un 18-150 mm.

Obiettivi fotografici più leggeri e compatti:
Samyang 35mm T1.5 VDSLR MK2
Canon RF 50mm f/1.8 STM
Fujifilm XF 27mm f/2.8

Uno sguardo agli accessori

Sono disponibili in commercio tanti accessori per la fotocamera, così come per gli obiettivi. Ecco i più utilizzati.

Borsa da viaggio

Una pratica borsa da viaggio è in grado di trasportare in sicurezza sia la macchina che gli altri componenti. Parliamo di modelli con maniglie e tracolla, imbottiti e resistenti, capaci di proteggere e salvaguardare il prezioso contenuto. Ricchi di tasche e cerniere, variano nelle dimensioni a seconda di quanti e quali saranno gli oggetti da trasportare. 

Cavalletto

Altro gadget di cui non si può proprio fare a meno è il cavalletto, chiamato anche treppiede per la caratteristica base che disegna a terra la forma di un triangolo. Utilissimo con il teleobiettivo, si associa frequentemente a obiettivi professionali per conferire elevata stabilità allo scatto

Kit di pulizia

Venendo alla manutenzione dell'obiettivo, molti sono i kit di pulizia fra cui scegliere. Evitare di toccare le lenti con le dita è forse la raccomandazione più importante da seguire. Ma quando c'è bisogno di una pulizia straordinaria, è meglio utilizzare strumenti pensati appositamente per questo. È il caso, ad esempio, dei panni morbidi per pulire le lenti senza graffiarle, dei pennellini per togliere la polvere o, magari, dell'airblower: una pompetta in gomma che svolge lo stesso compito soffiando aria delicatamente. 

Filtri

Benché largamente sostituiti dall’elettronica, i filtri per l'obiettivo restano, comunque, accessori di un certo interesse. Parliamo di anelli circolari da applicare sulla parte finale dell'obiettivo fotografico e in grado di aggiungere effetti allo scatto. Il più importante è, senza dubbio, il filtro polarizzatore che rende i colori più vividi e limita i riflessi. 

Proprietari contro compatibili: marchi a confronto

Il mondo degli obiettivi fotografici si divide in due grandi macrocategorie: prodotti proprietari e compatibili. I primi sono realizzati dagli stessi marchi che costruiscono le fotocamere, i secondi da aziende terze che si dedicano esclusivamente agli obiettivi. Ecco in cosa differiscono.

Obiettivi proprietari

Gli obiettivi proprietari sono, di norma, compatibili solo con macchine dello stesso brand. Parliamo, per fare qualche esempio concreto, degli obiettivi Canon e Nikkor, divisione Nikon che si occupa proprio di questo. Vale lo stesso per i modelli Sony e Pentax. Non fanno eccezione Olympus, Fujifilm e Panasonic che si stanno sempre più concentrando sul mercato delle mirrorless, privilegiando obiettivi per sensore micro 4/3. Un'altra considerazione da fare intorno agli obiettivi proprietari riguarda la compatibilità fra prodotti della stessa azienda. Non è detto, ad esempio, che ogni obiettivo Nikkor sia compatibile con qualsiasi macchina Nikon. Anzi, ogni serie richiede specifici componenti. Quindi, è importante fare attenzione in fase d'acquisto, onde evitare spiacevoli sorprese. Da questa prima carrellata di grandi aziende, in cui troviamo inclusi solo brand giapponesi, risulta evidente come il Sol Levante resti il più importante costruttore di componenti fotografici a livello globale.

Obiettivi compatibili

Fra le principali aziende che realizzano obiettivi fotografici compatibili troviamo Leica, Zeiss, Sigma, Samyang, Tokina, Tamron, TTArtisan e 7Artisans. In questo caso, però, lo stesso componente viene realizzato con innesto personalizzato a seconda del marchio e della serie di macchine con cui dovrà lavorare. A differenziare le tante versioni proposte di uno stesso componente, però, non è solo l’innesto ma entrano in gioco in questa fase anche altre variabili, quali la lunghezza focale, l'apertura del diaframma, la presenza o meno dello stabilizzatore ottico e dell'autofocus. Fra i prodotti compatibili, è possibile scovare perle interessanti e obiettivi dalla versatilità superiore rispetto ai modelli proprietari. E certe volte, si riesce anche a risparmiare qualcosa. 

Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

Le marche più popolari

Torna su