Recensione Huawei P60 Pro: l’assenza dei servizi Google rimane un limite

Il modello di punta di casa Huawei punta su un'autonomia incredibile e un comparto fotografico di alto livello, ma questo non basta.
Di Giuseppe La Terza 10 Dicembre 2023
Huawei P60 Pro recensione

Da quando gli USA hanno imposto il ban a Huawei, l’azienda cinese ha visto un vero e proprio tracollo, soprattutto in ambito mobile, a causa di tutte le limitazioni che ne sono conseguite. L’azienda, però, non ha mai abbandonato il mercato mobile, nonostante abbia dovuto necessariamente ridurre le sue aspettative, e infatti quest’anno è arrivato come di consueto anche il nuovo top di gamma della serie P, ovvero Huawei P60 Pro. Scopriamo insieme pregi e difetti di questo smartphone.

Huawei P60 Pro: parola d’ordine “design”

Il P60 Pro è uno smartphone realizzato in maniera impeccabile, che fa del design uno dei suoi particolari distintivi. Frontalmente troviamo un ampio display curvato su tutti e quattro i lati, che dona un effetto “wow” quando lo si tiene in mano, anche se potrebbe comportare qualche problema di scivolosità.

Huawei P60 Pro recensioneIl retro, invece, cambia notevolmente in base alla colorazione scelta. La classica Black è realizzata in vetro e adotta una finitura Feather Sand anti-impronte. La colorazione Rococo pearl, invece, ha un esclusivo design con una texture perlata molto elegante, che ha la caratteristica di essere differente su ogni modello, per cui ogni smartphone in questa colorazione è sostanzialmente un pezzo unico.

Lo smartphone è costruito davvero molto bene, ma vi consigliamo l’utilizzo di una cover (meglio trasparente), che per fortuna è già inclusa all’interno della confezione di vendita. Presente la certificazione IP68, che permette al dispositivo di resistere ad acqua e polvere.

Huawei P60 Pro: hardware da top di gamma “castrato”

Huawei P60 Pro è dotato di un hardware da top di gamma in quasi tutti i comparti, a partire dall’ampio display OLED da 6,67 pollici che utilizza una risoluzione 1,5K (1.220 x 2.700 pixel) e una luminosità massima di picco di poco superiore ai 1.000 nit, un valore non molto alto per la sua fascia di mercato, dove i competitor fanno decisamente meglio. La frequenza di aggiornamento arriva a 120 Hz sfruttando la tecnologia LTPO, che quindi permette al dispositivo di variare dinamicamente la frequenza di aggiornamento in base all’utilizzo.

Il display è protetto da un vetro Kunlun Glass realizzato da Huawei, che protegge il display da graffi e urti.

Huawei P60 Pro recensione

Sotto la scocca troviamo il chip Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 4G realizzato con processo produttivo a 4 nanometri, quindi non l’ultima generazione, coadiuvato da 8/12 Gigabyte di memoria RAM e 256/512 Gigabyte di memoria interna in tecnologia UFS 3.1. Si tratta di memorie veloci, ma non al livello delle UFS 4.0 utilizzate dai principali competitor. Il chip scelto da Huawei è la soluzione top di gamma di Qualcomm dello scorso anno, per cui è in grado di offrire prestazioni di alto livello e, al tempo stesso, un’ottima efficienza energetica. Tuttavia, si tratta di una versione castrata a livello connettività, in quanto supporta solo le reti 4G a discapito di quelle 5G, a causa delle limitazioni imposte dal ban.

L’autonomia di questo smartphone è uno dei suoi punti di forza, dato che con un uso standard si possono persino raggiungere i due giorni di utilizzo. Questo è possibile soprattutto grazie al software presente a bordo, privo degli energivori servizi di Google, e di una batteria da 4.815 mAh. Quest’ultima può essere ricaricata davvero velocemente grazie al supporto per la ricarica rapida da 88 Watt, che permette di ricaricarla completamente in circa 20 minuti. Inoltre, è possibile anche sfruttare la ricarica wireless, anche se in questo caso si scende a 50 Watt, e anche quella inversa per caricare altri dispositivi.

Il software è animato dalla EMUI 13.1, ovvero la versione Europea di HarmonyOS, che è a sua volta basato su un fork di Android. Si tratta di un software assolutamente completo e ricco di funzionalità, anche se avrebbe bisogno di una svecchiata a livello di design. Ovviamente, mancano i servizi Google e tutte le app annesse ad essi, Play Store incluso. Al suo posto Huawei ha sviluppato i servizi HMS con AppGallery, store virtuale che è sempre più ricco di app.

Huawei P60 Pro: fotografie di altissimo livello

Huawei è da sempre molto attenta al comparto fotografico dei suoi smartphone e negli anni ha anche innovato molto da questo punto di vista. Ovviamente, anche P60 Pro non è da meno, infatti vanta un comparto fotografico molto buono, in grado di restituire scatti di altissimo livello.

Huawei P60 Pro recensione

Lo smartphone è dotato di un sensore principale RYYB da 48 Megapixel, in grado di variare fisicamente la sua apertura focale da 1.4 a 4.0, in modo da poter acquisire scatti cercando di catturare il massimo della luce disponibile nella scena. Grazie a tale tecnologia, si ottengono scatti davvero ottimi sia di giorno che di notte. Tramite il sensore principale è possibile registrare video fino in 4K a 60 fps, che risultano essere molto stabili, anche grazie alla presenza della stabilizzazione ottica ed elettronica.

Il sensore teleobiettivo da 48 Megapixel garantisce uno zoom ottico 3.5x, anche in questo caso stabilizzato otticamente. Gli scatti ottenuti con questo sensore sono davvero molto buoni, soprattutto grazie all’effetto sfocato molto naturale che è possibile ottenere, che lo rende perfetto per scattare foto in modalità ritratto. Molto buono anche il sensore ultra-grandangolare da 13 Megapixel che restituisce scatti che distorcono poco agli angoli, anche se si tratta del sensore meno convincente a livello qualitativo dei tre presenti.

La fotocamera anteriore utilizza un sensore da 13 Megapixel, che restituisce scatti nella media in tutte le condizioni di luce.

Huawei P60 Pro: perché acquistarlo?

Questo smartphone di Huawei non è certamente economico, nonostante le sue limitazioni. Infatti, il suo prezzo di listino è di 1.199 euro per la versione 8/256 Gigabyte e 1.399 euro per la versione 12/512 Gigabyte.

Nonostante l’azienda offra ogni tanto degli sconti, questo non basta per renderlo davvero appetibile al grande pubblico, che ha dalla sua la possibilità di scegliere tra tantissimi modelli della concorrenza, molti dei quali anche più performanti.

Pubblicato il 10 Dicembre 2023
Giuseppe La Terza
Giuseppe La Terza

Nato nel 1992 ha vissuto con entusiasmo quello che probabilmente può essere definito come il periodo più entusiasmante dell'evoluzione tecnologica in campo informatico e mobile. Basti pensare che in questo periodo sono nati i sistemi operativi Windows 98 e Windows XP, che hanno segnato positivamente uno dei periodi più importanti nel settore dei personal computer.

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