Ricette sfiziose, veloci e sane: guida all’acquisto del forno a microonde

Divenuto di largo consumo negli anni ’80, il forno a microonde è uno dei piccoli elettrodomestici più diffusi e apprezzati. Versatilità, velocità, dimensioni compatte: ecco i punti di forza del microonde a cui si aggiunge la comodità d’uso e la possibilità di cuocere cibi sani. Nella nostra guida, andiamo ad analizzare le tante variabili che entrano in gioco in fase di scelta e di acquisto. Parleremo di specifiche tecniche, programmi, funzionalità evolute, design e molto altro. Il tutto senza prescindere dal fattore prezzo, suddividendo i migliori prodotti in tre fasce: economica, media e alta.
forni a microonde

Come scegliere il forno a microonde

Ecco di seguito alcuni spunti da cui partire alla ricerca del prodotto giusto:

Tipologia – Il forno a microonde si declina in svariate categorie in base al tipo di utilizzo cui è destinato. Un forno microonde base dà il meglio di sé nello scongelamento e nel riscaldamento. Ma se si aggiunge il grill, le possibilità crescono. Ecco che scende in campo il forno microonde combinato, capace in certi casi di cuocere come un tradizionale forno elettrico. A livello di posizionamento, poi, il forno freestanding va per la maggiore. Non mancano, però, forni microonde da incasso che rendono più pulito il design della cucina.

Capacità interna e potenza – Le misure dell’elettrodomestico variano in funzione della capacità interna, ovvero dello spazio nel vano per gli alimenti. Si parte dai 13 l dei più piccoli per arrivare a 50 l con i più generosi. A livello di potenza, invece, il range oscilla da 800 a 1700 W circa, condizionando direttamente la velocità di cottura.

Funzioni e programmi – Nato per scaldare e scongelare, il forno microonde mette in campo oggi un potenziale di tutto rispetto. Il merito è dei sistemi di cottura combinati alle microonde e gestibili attraverso programmi mirati. Ma il forno può essere controllato anche manualmente, impostando tempi e potenza caso per caso. Alcuni modelli di fascia alta, inoltre, si fanno smart, affiancando ai comandi classici input vocali e via app.

Accessori – Al momento dell’acquisto, valutare la dotazione di accessori in dote è cruciale. Sono proprio gli accessori, infatti, a consentire speciali tipi di cottura, come le modalità crisp e grill. Griglie, piatti, vaporiere, bollitori: ecco alcuni dei più utili, talvolta inclusi in confezione. Ad essi si aggiungono gli immancabili tupperware con valvola di sfiato.

Quanto costa un forno a microonde?

prezzo forni a microonde
Alle solide prestazioni, il forno a microonde aggiunge un altro pro non da poco: il prezzo. Per portare a casa un modello entry-level privo di grill, ad esempio, possono bastare 50 euro. Puntando al top, però, la cifra sale fino anche a superare i 500 euro. La scelta dipende dalle personali esigenze. E per offrire a ognuno la giusta soluzione, abbiamo selezionato i migliori forni a microonde, suddividendoli in tre fasce di prezzo: economica, media e alta. La prima categoria ha come tetto di spesa 100 euro e racchiude modelli che possano offrire all’utente un’esperienza di ampio respiro. Parliamo, cioè, di forni microonde combinati sempre dotati di grill. La fascia media, invece, è compresa fra 100 e 200 euro. E qui fanno capolino alcuni modelli dal tasso tecnologico decisamente più alto. Ma oltre a una grande varietà di programmi e personalizzazioni, a colpire è anche la cura del design e la scelta di materiali robusti gradevoli al tatto. In ultimo, superata la soglia dei 200 euro, si apre la fascia alta, terreno di ricerca per i forni microonde più avanzati e capienti. Non mancano in questa categoria interessanti soluzioni da incasso.

(Dati aggiornati a marzo 2024 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 100 euro)

Il forno a microonde di fascia economica, nonostante un prezzo piuttosto contenuto, offre un’esperienza d’uso completa. Tutti i modelli che abbiamo scelto, infatti, sono provvisti di grill, componente chiave in molteplici preparazioni. E vantano una capacità di almeno 20 litri, il minimo indispensabile per risultare anche comodi. Si parte da un prodotto che vale più di quel che costa. Il Toshiba MW-MG20P è un forno microonde combinato essenziale ma funzionale. Con 800 W di potenza, infatti, l’unico limite in cucina è il tempo. Pur non essendo rapidissimo, però, lavora bene gli alimenti anche grazie al grill. Analogo il discorso per il Candy DIVO G20 che, però, mette sul piatto della bilancia un riuscito design vintage. Disponibile in varie colorazioni, fra cui anche il rosso e l’arancione, è compatto e ricco di stile. E come tutti i forni microonde Candy, risulta robusto e longevo. Salendo di livello, ecco spuntare il forno microonde Whirlpool MWP103W che, pur condividendo le principali specifiche con i modelli precedenti, mette in campo la qualità ineccepibile di un marchio che eccelle in questa categoria. Ottimo il funzionamento del grill che si scalda in fretta e dona la caratteristica croccantezza agli alimenti. Il forno microonde Samsung MS23F300EEK, infine, porta la capacità interna da 20 a 23 l, operando un netto miglioramento in termini di spazio. E si arricchisce con un elegante maniglione argento sullo sportello.

Fascia media (da 100 a 200 euro)

I forni microonde di fascia media fanno segnare un netto passo avanti rispetto ai prodotti economici, facendosi più potenti e capienti. Cominciamo bene con il Candy CMGA23TNDB, un microonde combinato da 23 l con ben 900 W di potenza. Sobrio nel design, si gestisce intuitivamente con una ghiera e pochi tasti che danno accesso a 40 programmi automatici, fra cui il sistema di pulizia Autoclean. Fra i forni microonde Samsung più interessanti di fascia media, ecco spuntare il modello MG23T5018GE. Reso particolare dalla colorazione bianca, mantiene la capacità invariata ma offre un’efficacia superiore con le cotture a vapore. Forte di un pannello di controllo touch sui cui campeggia un piccolo display, non si fa mancare una vasta dotazione di programmi automatici. Ulteriore step evolutivo del microonde è rappresentato dal Whirlpool MWP 295 B, uno dei più recenti della celebre azienda americana. Con una capacità di 29 l, questo forno microonde Whirlpool ci dà la possibilità di cucinare grandi quantità di cibo. Impreziosito dalla tecnologia 6° Senso, gestisce in autonomia tempi, temperature e consumi. In ultimo ma non per importanza, Panasonic NN-GT46KB garantisce ancora più volume raggiungendo il ragguardevole traguardo dei 31 l. Sopra la media anche la potenza che arriva a 1000 W.

Fascia alta (oltre 200 euro)

I modelli top di gamma offrono tante possibilità aggiuntive in cucina grazie a programmi automatici molto ben congegnati. Iniziamo con una carrellata di forni microonde da incasso di fascia alta per poi chiudere con uno dei migliori freestanding in circolazione. Bosch BEL623MS3 è una soluzione da incasso compatta e stilosa che cattura lo sguardo con una spessa cornice argento. 20 l e 800 W: questi i numeri per quel che riguarda capacità e potenza. A chi cerca performance superiori, consigliamo l’Hotpoint Ariston MF25G IX HA che porta il vano a 25 l e la potenza a 1000 W. Intuitivo da gestire tramite la ghiera frontale, si esalta in coppia a un forno tradizionale in un’installazione a colonna. Decisamente più capiente, l’Electrolux EVM8E08X ricorda nell’estetica un forno elettrico. E con una capacità di 42 l, risulta essere uno dei più voluminosi in commercio. Dotato di ampio display e comandi touch, mette tante modalità di cottura al servizio di sfiziose ricette. Per concludere degnamente la nostra selezione, abbiamo scelto il Whirlpool MWSC 9133 SX, un elettrodomestico freestanding al top della categoria. Imponente e ultratecnologico, vanta una capacità di 33 l e 1700 W di potenza. E cuoce alla perfezione sfruttando la combinazione di microonde, grill e sistema ventilato. Ma eccelle anche nella modalità vapore grazie al sistema Dual Steam.

Breve storia del microonde

L’intuizione sulla quale poggia il funzionamento del forno a microonde trae origine da una casualità. E non all’interno di una cucina ma in ambito militare. È Percy Spencer, un ingegnere addetto ai radar, il padre del forno microonde. Ricercatore dell’americana Raytheon Company, negli anni ‘40 Spencer lavora agli sviluppi del magnetron, dispositivo in grado di emettere onde elettromagnetiche. Leggenda narra che proprio durante un esperimento col magnetron, la barretta di cioccolata che Spencer tiene in tasca si sciolga all’improvviso. Da qui la geniale deduzione che porterà, di lì a qualche anno, all’invenzione del microonde. Il primo modello messo in commercio si chiama Radarange, pesa 350 chili ed è alto due metri. Altri 25 anni serviranno per affinare e miniaturizzare la tecnologia su cui si basa, con lo scopo di realizzare forni compatti per uso domestico. 

I vantaggi della cottura a microonde

microonde da incasso
Le dimensioni sono uno dei punti di forza del microonde che eccelle anche in termini di peso. Piccolo e pratico da spostare, rappresenta una decisa rivoluzione rispetto ai forni tradizionali. Ma è anche la velocità d’utilizzo a fare la differenza. Le onde elettromagnetiche, infatti, scaldando i cibi dall’interno, assicurano una cottura molto più rapida e omogenea. In più, col microonde è possibile realizzare ricette salutari, poiché le onde elettromagnetiche preservano quasi per intero le sostanze nutritive degli alimenti. Il tutto senza produrre fumi inquinanti e potenzialmente pericolosi. In ultimo ma non per importanza, i consumi dei migliori forni a microonde sono talmente bassi che l’elettrodomestico non prevede l’obbligo di etichetta energetica.

Come funziona un forno a microonde?

Il funzionamento del forno microonde è tanto semplice quanto efficace. L’emissione di onde elettromagnetiche è responsabile delle reazioni chimiche che portano gli alimenti a scaldarsi e cuocersi. Queste microonde, infatti, reagiscono con le molecole d’acqua degli alimenti, mettendole in movimento. E la trasformazione dell’energia cinetica in calore produce il riscaldamento dei cibi. Rispetto ai classici forni elettrici, quindi, la fonte di calore non lavora all’esterno degli alimenti ma all’interno. A livello strutturale, il forno a microonde prevede un vano interno in ceramica, di capacità variabile. Sulla base del vano trova posto un supporto con un piatto in vetro sopra. Il supporto permette al piatto di ruotare durante la cottura, realizzando un riscaldamento molto omogeneo. Lo sportello del forno, poi, è costruito per schermare le onde elettromagnetiche, impedendo loro di liberarsi nell’ambiente. Sempre corredato da un avvisatore acustico che segnala il termine della cottura, il microonde include una lampada di cortesia per illuminare l’interno. Sul retro del forno, infine, è presente una ventola di raffreddamento che va a compensare l’aumento di temperatura dei componenti.

Potenza del microonde

Rispetto a un forno elettrico standard, il microonde vanta consumi trascurabili, motivo per cui non prevede alcuna etichetta energetica. Vediamo ora come la potenza incida sui tempi di cottura, analizzando anche le differenze fra modelli con motore standard e forni microonde inverter.

Potenza e velocità di cottura

Fra la potenza del forno e la velocità di cottura esiste un rapporto proporzionale. Per fare un esempio concreto, se con 1000 W di potenza si può portare a ebollizione un bicchiere d’acqua in meno di due minuti, con la metà della potenza il tempo raddoppia. C’è, però una certa differenza fra potenza erogata e potenza assorbita. La prima si riferisce al solo utilizzo del magnetron, la seconda al consumo complessivo del forno con tanto di luce accesa, ventola attivata e piatto in movimento. Ma ad alzare ancora il valore della potenza assorbita è l’utilizzo del grill in combinazione alle microonde. Per concludere, quindi, possiamo dire che la potenza erogata dal forno è inferiore di circa 1/3 rispetto alla potenza assorbita. In concreto, un forno con magnetron da 800 W, assorbirà circa 1200 W totali.

Motore standard o inverter

Di norma l’elettrodomestico lavora alla massima potenza che, nel caso dei migliori forni a microonde, può raggiungere anche i 1700 W. Selezionando un wattaggio più basso, il forno lavorerà a intervalli. Nei modelli base, infatti, il magnetron che emette le onde elettromagnetiche non è in grado di gestire differenti livelli di potenza. Per ottenere tale risultato, quindi, occorre accendere e spegnere l’emettitore varie volte. Da qualche anno a questa parte, però, si sta diffondendo a bordo dei forni di fascia alta la tecnologia inverter, capace di regolare la potenza del forno in modo dinamico, senza continui start & stop. Sebbene ancora piuttosto costosa, tale funzionalità assicura una cottura graduale, delicata e uniforme, limitando anche i consumi energetici. 

Migliori forni microonde inverter:
LG MH6336GIH
LG MJ3965ACS
Samsung MC28M6035KK

Dimensioni, peso e capacità interna

Per quanto non manchino modelli da incasso, il forno a microonde nasce per la libera installazione. Posizionato sopra un piano della cucina, va a occupare uno spazio relativamente contenuto. In più, può essere spostato agilmente, fattore che lo rende ancora più pratico. Dimensioni e peso si legano strettamente alla capacità interna, fattore che incide sulle quantità di alimenti che potremo cuocere in un’unica soluzione. Ma anche sulla possibilità di effettuare preparazioni particolari, magari sfruttando vaporiere e bollitori dalle forme generose. Misurabile in litri, la capacità esprime il volume del vano interno. Se i forni a microonde piccoli e semplici mettono in campo dai 13 ai 20 l, i modelli di medie dimensioni vantano dai 20 a 28 l di volume. Ma un forno microonde combinato con ventola può anche superare i 30 l. Infine, il forno microonde da incasso, sebbene non molto diffuso, raggiunge la soglia dei 50 l. Come anticipato, la capacità condiziona misure e peso del forno. La larghezza, ad esempio, oscilla dai 45 ai 60 cm. La profondità, invece, è compresa fra i 32 e i 40 cm. Analogo discorso vale per l’altezza che varia dai 25 agli oltre 40 cm. Riguardo al peso, invece, si parte dai circa 10 kg dei forni più leggeri per superare i 20 dei modelli più massicci.

Forni microonde con grande capacità interna:
Whirlpool MWSC 933 SW
Hotpoint Ariston MP 996 IX HA
Bosch CMG633BB1 

Impiego base del microonde

In questa sezione ci siamo concentrati sulle funzionalità che rendono unico il forno a microonde, differenziandone il funzionamento rispetto ai tradizionali modelli elettrici e a gas. Le prerogative del forno a microonde sono due: lo scongelamento e il riscaldamento veloce degli alimenti. Ne parliamo di seguito, tenendo sempre a mente una regola: nel microonde non si devono mai inserire contenitori in metallo, come ad esempio, le vaschette in alluminio per conservare i cibi. Vetro, terracotta, ceramica e plastica, invece, vanno più che bene. 

Scongelamento cibi

Le onde elettromagnetiche sono in grado di scongelare gli alimenti in pochi minuti, abbreviando drasticamente i tempi di attesa. In più, lo scongelamento rapido limita il proliferare di batteri e preserva i nutrienti nei cibi. Naturalmente, i tempi di tale operazione si legano alla quantità di cibo che si intende scongelare. E qui ci vengono in soccorso gli appositi programmi defrost disponibili su qualsiasi microonde. Contrassegnati da un tasto con impresso sopra un fiocco di neve, possono essere personalizzati impostando il peso del cibo da scongelare. A programma avviato, il forno lavora in modo alternato, emettendo microonde a intervalli preimpostati. Così facendo, infatti, lo scongelamento risulta progressivo, specie in presenza di blocchi di ghiaccio sugli alimenti che potrebbero ostacolare le onde elettromagnetiche. I programmi defrost, inoltre, si interrompono almeno una volta per permetterci di girare i cibi e ripartire. Ancora meglio si comportano i modelli con tecnologia inverter a bordo. In questo caso, al posto dei ripetuti on/off, il forno lavora a potenza variabile, rendendo il tutto più fluido e dolce. 

Riscaldamento ed ebollizione

Ecco altri due impieghi molto comuni delle onde elettromagnetiche, disponibili sui migliori forni a microonde così come sui modelli base. Il riscaldamento delle pietanze è del tutto analogo alla cottura ma richiede minor tempo e, talvolta, una potenza inferiore. Ideale per gustare piatti conservati in frigo, si realizza al meglio inserendo nel vano un bicchiere con un dito d’acqua. L’ebollizione rapida di un liquido, invece, ci facilita il compito mentre siamo ai fornelli. Ma torna utile anche nel preparare e tisane e per sterilizzare oggetti.

Tipi di cottura a confronto

Alla cottura degli alimenti con onde elettromagnetiche si affiancano altre modalità di cottura che è possibile utilizzare anche in combinazione. Vediamole di seguito nel dettaglio.

Grill

Presente su quasi tutti i forni a microonde, il grill è una serpentina posta sulla parte alta del vano. Riscaldandosi rapidamente, riesce a dorare i cibi in pochi minuti, rendendoli molto croccanti. L’impiego del grill richiede un’apposita griglietta sopraelevata che avvicina gli alimenti alla serpentina.

Cottura statica e ventilata

Ecco due tipi di cottura tradizionalmente presenti sui classici forni elettrici e a gas. I migliori forni a microonde ereditano tali sistemi per espandere le possibilità in cucina. La cottura statica, con calore proveniente quasi sempre dall’alto, è ottima per cuocere dolci, pizze e il pane. Aggiungendo la ventola, si ottiene una cottura più omogenea ideale per gli arrosti

Cottura a vapore

La cottura a vapore (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Cucinare al vapore con il microonde: quali alimenti si prestano al meglio) con il forno a microonde è una modalità molto interessante. E sebbene alcuni modelli siano provvisti di programmi specifici, è possibile realizzarla con qualsiasi forno. L’importante è munirsi di una vaporiera da microonde, una sorta di tupperware provvisto di doppio fondo. Ma come funziona concretamente? Nella parte inferiore si versa un po’ d’acqua che, scaldandosi attraverso le onde elettromagnetiche, si trasforma in vapore. Salendo verso l’alto, poi, il vapore va a cuocere gli alimenti poggiati sullo strato superiore, realizzando preparazioni sane, leggere e nutrienti. 

Cotture combinate

Ad aumentarne ulteriormente la poliedricità del microonde è l’unione di differenti tipi di cottura. Un forno a microonde combinato, ad esempio, mette insieme onde elettromagnetiche e grill per ottenere un buon equilibrio fra croccantezza dello strato superiore e cottura interna. Ma anche le funzioni di forno statico e ventilato offrono molto di più se usate in coppia alle microonde e al grill. Fra le modalità ibride più interessanti, vogliamo sottolineare la cottura crisp. Perfetta per torte rustiche, crostate, pizze e frittate, poggia sull’impiego di un apposito piatto antiaderente a elevata conducibilità che viene portato ad alte temperature prima di porvi sopra gli alimenti. Così facendo, in combinazione con il grill, è possibile rendere croccante sia il lato superiore che quello inferiore. Ma il piatto crisp ci permette di ottenere anche delle gustose fritture, utilizzando pochissimo olio. Croccanti e asciutte, si realizzano aggiungendo al crisp la ventola che distribuisce l’aria interna in modo omogeneo.

Forni microonde combinati più apprezzati:
Bosch BFL634GB1
Whirlpool MCP 345 BL
Samsung MC28H5015AW 

I programmi del microonde

microonde smart
Oltre a una gestione manuale di tempi e modalità di cottura, il forno a microonde prevede una serie di programmi automatici disegnati in nome della comodità d’uso. Unendo varie modalità di funzionamento, i programmi ottimizzano la cottura a seconda dell’alimento scelto. Pasta, pane, riso, pesce, carne: ecco i più comuni a fianco dei preset per la cottura crisp, a vapore o esclusivamente per l’utilizzo del grill. Non mancano, poi, programmi pensati per realizzare da zero ricette complete e strutturate, lavorando come un robot da cucina. Con i tempi preimpostati a seconda dell’alimento, i programmi automatizzano la cottura, imponendoci solo di girare i cibi una volta. Anche in questo caso, però, è il forno stesso a venirci in aiuto, segnalandoci quando è ora di farlo attraverso un allarme. Oltre a permetterci di creare programmi personalizzati, i modelli di fascia alta sono anche arricchiti da utilissimi sensori. Ci riferiamo ai rilevatori di peso e umidità, progettati per un’esperienza d’uso ancora più semplice. Una volta inserito un cibo nel forno, la bilancia integrata ne calcola il peso e determina il tempo di cottura. Il sensore di umidità, invece, rileva la concentrazione di acqua allo stato gassoso nel vano per impostare il programma più adatto a tale ambiente. 

Le funzionalità più interessanti

In parallelo ai programmi automatici del microonde, viaggiano una serie di impostazioni da gestire manualmente e alcune funzionalità aggiuntive appannaggio dei modelli più evoluti. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Timer e orologio

Disponibile a bordo dei migliori forni a microonde come dei modelli base, il timer ci permette di impostare il tempo di cottura. Per farlo è sufficiente agire su una ghiera rotante di forma rotonda, la stessa che viene utilizzata per regolare l’orologio. 

Gestione della potenza

La potenza può essere settata manualmente prima dell’avvio della cottura in base alla tipologia di alimento da preparare. 800 W è il valore preimpostato per la maggior parte dei modelli che, però, ci permettono di cambiarlo in pochi istanti.

Blocco della rotazione del piatto

All’avvio del forno, il piatto in vetro posto nel vano inizia a ruotare per rendere la cottura più uniforme. In certi casi, però, tale movimento può essere bloccato. Utilizzando la modalità statica o ventilata di un forno a microonde combinato, infatti, è preferibile mantenere l’alimento sempre nella stessa posizione.

Blocco di sicurezza bambini

La maggior parte dei modelli in commercio prevede un blocco di sicurezza da attivare quando in casa ci sono dei bambini. Attraverso la pressione prolungata di un apposito tasto, pulsanti e ghiere vengono momentaneamente disattivati.  

Funzioni smart

I microonde smart non si sono diffusi alla stessa velocità di altri elettrodomestici per un problema di interferenze. Le onde elettromagnetiche del router, infatti, lavorano alla stessa frequenza (2.4 GHz) di quelle del forno, dando vita a spiacevoli malfunzionamenti. Con un router dual band, però, il problema si risolve perché la seconda frequenza (5 GHz) non disturba il microonde e viceversa. Seppur pochi, oggi i forni microonde smart sono una realtà. Device moderni ed evoluti, sono gestibili via app e tramite comandi vocali, sfruttando gli smart speaker di Amazon, Google e Apple. Inoltre, l’app per smartphone racchiude preziose indicazioni d’utilizzo, consigli e ricchi ricettari per sbizzarrirsi in cucina.

Comandi e display

Se i comandi del forno a microonde sono il mezzo per gestire programmi e impostazioni, il display è pensato per darci informazioni in tempo reale sullo stato del dispositivo. In particolare, durante la cottura sono ben visibili sullo schermo il tempo rimanente e la modalità di utilizzo. Ma attraverso il display, il forno microonde può anche inviarci indicazioni sul programma scelto. Eclatante è il caso della funzione scongelamento, a metà della quale il forno si spegne e sul display appare la parola “turn”, per indicarci di girare l’alimento prima di riavviare la procedura. Ma il display, se di tipo touch, può anche diventare il centro di controllo del forno. In assenza di comandi a sfioramento, sono i tasti fisici a consentirci un comodo utilizzo dell’elettrodomestico. Ghiera del timer con tasto integrato per l’avvio rapido e pulsante off per lo spegnimento: ecco i comandi che non possono mai mancare. A questi si aggiungono tasti rapidi per lo scongelamento, il blocco del piatto, l’avvio del grill e di altre modalità combinate. E se presente, del sistema di pulizia automatico.

Design e soluzioni da incasso

Forme, colori, stili e scelta dei materiali costruttivi: ecco le variabili che più condizionano il design del forno a microonde. Gli approcci principali sono due: moderno e vintage. Parliamo di tendenze estetiche agli antipodi, pensate per soddisfare le esigenze di utenze differenti, oltre che per accompagnare al meglio cucine dallo stile diverso. E se gli elettrodomestici dal design moderno si sposano bene con una cucina hi-tech, un forno microonde vintage è perfetto per un ambiente retrò, ispirato alla moda degli anni ’60. Alla prima famiglia di prodotti, appartengono modelli dalle linee sobrie e squadrate. Nella seconda categoria, non mancano prodotti dalle forme bombate arricchiti da dettagli in metallo lucido. A metà strada fra le due identità estetiche, si pongono i forni microonde dal design country, abbinabili ottimamente con una cucina rustica. Non vale lo stesso ragionamento per i forni microonde da incasso, il cui design resta ancorato alla contemporaneità. Sobri e lineari, si integrano alla perfezione con i mobili della cucina. Non mancano, comunque, soluzioni estetiche brillanti, specie optando per un’installazione a colonna con forno tradizionale e microonde uno sopra l’altro.

Forni microonde da incasso più interessanti:
Hotpoint Ariston MF20G IX HA
Electrolux MO318GXE
Bosch BEL523MS0

Pulizia e manutenzione

Velocità, versatilità e bassi consumi energetici non sono gli unici vantaggi del forno a microonde. Anche sul versante della pulizia, infatti, questi piccoli elettrodomestici eccellono. È già l’utilizzo di contenitori con tappo a limitare il formarsi di incrostazioni sulle pareti interne. Di tanto in tanto, però, si fa necessaria un’igienizzazione profonda del vano che è possibile svolgere in modo semplice e rapido, sia manualmente che in automatico. Vediamo come.

Pulizia manuale

Un panno imbevuto di acqua e aceto può bastare per pulire le superfici del forno a microonde. In caso di sporco difficile, però, è anche possibile sfruttare l’efficacia del vapore, inserendo nel forno un contenitore con aceto, bicarbonato oppure limone disciolti in acqua. Saranno sufficienti pochi minuti per portare il liquido a ebollizione, permettendo al vapore di depositarsi sulle pareti. A questo punto, con uno straccio pulito, potremo asciugare il vano lavando via dalla ceramica tutti i residui di sporco.  

Sistemi automatici di pulizia

I migliori forni a microonde prevedono sistemi di pulizia e manutenzione automatici. Emblematico è il caso del grill autopulente, disponibile a bordo dei forni microonde combinati di fascia alta. In modo analogo alla tecnologia pirolitica dei forni elettrici classici, il microonde attiva il grill per un breve tempo spingendolo al massimo della potenza. Le alte temperature che si formano all’interno sgretolano lo sporco riducendolo in polvere. Attivabile in automatico dopo ogni utilizzo, il sistema che sfrutta il grill autopulente blocca ermeticamente lo sportello per evitare rischi derivanti dal forte calore prodotto.

Uno sguardo agli accessori

L’impiego degli accessori, alcuni dei quali contenuti in confezione, ottimizza le cotture e riduce i tempi. Contenitori, bollitori, vaporiere, piatti e griglie speciali: ecco l’argomento di questo ultimo paragrafo.

Contenitori standard

Gli accessori più comuni per il forno microonde sono i contenitori per la cottura. Parliamo dei classici tupperware in plastica e silicone, progettati per resistere alle alte temperature e dotati di valvola di sfiato per la fuoriuscita del vapore in eccesso. Disponibili in molteplici forme, dimensioni e colorazioni differenti, sono strutturati per lasciar passare facilmente le onde elettromagnetiche emesse dal forno. Di contro, l’utilizzo di oggetti in metallo è bandito proprio per il fatto che tali materiali riflettono le onde e, in certi casi, potrebbero anche dare origine a pericolose scintille. Discorso simile per i contenitori in alluminio usati di solito per conservare gli alimenti. Ceramica e vetro Pyrex, invece, sono ideali per la cottura al microonde. Così come la terracotta, a patto che sia rivestita esternamente in pasta di vetro. 

Contenitori speciali 

Sebbene realizzati a partire dagli stessi materiali costruttivi, alcuni speciali contenitori allargano le potenzialità del microonde. Prendiamo, ad esempio, la vaporiera, un accessorio a due livelli che sfrutta l’ebollizione dell’acqua per dare vita al vapore e cuocere gli alimenti in modo molto sano. Oppure il bollitore, progettato per cuocere senza problemi il riso e la pasta. E ancora, la teiera: un contenitore capace di ospitare un infusore. Posizionato nel forno, porta a ebollizione l’acqua, estraendo il tè in pochi minuti.  

Piatto crisp

Pur rientrando nella categoria dei contenitori, il piatto crisp fa storia a sé. Parliamo, infatti, di un vassoio antiaderente con rivestimento in gomma e ferrite capace di raggiungere in pochi minuti altissime temperature. A differenza dei contenitori standard, la cottura avviene per convezione, avendo come fonte di calore il piatto stesso. E per questo si presta molto bene per la preparazione di torte dolci e salate, frittate, sformati e pizze.

Griglia

In ultimo ma non per importanza, merita una menzione la griglia, accessorio fondamentale per qualsiasi forno microonde combinato. Da utilizzare in coppia al grill, la griglia è una base d’appoggio per gli alimenti pensata per avvicinarli alla serpentina. Provvista di tre piedini da posizionare sul piatto rotante, contribuisce a creare negli alimenti la caratteristica crosticina croccante sul lato superiore.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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