Modem e router: qual è la differenza?

Facile fare confusione tra modem e router, ma ecco una guida che fa chiarezza sull'argomento e consente di fare acquisti con consapevolezza.
Di Dario d'Elia 6 Aprile 2022
router

Un modem e un router sono apparecchiature differenti che spesso possono generare confusione nei consumatori. Entrambe rientrano nella categoria dei dispositivi di rete, ovvero sono prodotti da impiegare con i servizi di connettività Internet. Fino a qualche anno fa l’argomento probabilmente interessava gli utenti più smaliziati, mentre adesso con la norma sul modem libero è un tema di interesse diffuso. In pratica da quasi tre anni tutti gli operatori sono obbligati a proporre servizi di connettività che consentano l’impiego dei dispositivi posseduti dagli utenti; in sintesi la scelta di usare i propri o quelli proposti dall’operatore è libera.

Modem: cos’è e a che cosa serve

Il modem è un dispositivo alimentato con la corrente che serve a convertire il segnale analogico in digitale e viceversa. Da sottolineare che è previsto ogni volta che si dispone di una rete in rame. O meglio: in Italia la maggior parte dei servizi di connettività si affidano a una soluzione che prevede la fibra fino a un armadio di derivazione (a qualche centinaio di metri dal condominio) e poi il rame fino all’appartamento; il cosiddetto fiber-to-the-cabinet (FTTC). Di solito gli abbonamenti internet hanno il modem incluso, ma recentemente grazie alla nuova norma tutti gli operatori devono accogliere la possibilità che il consumatore faccia da solo e impieghi la propria apparecchiatura. Quindi volendo si può acquistare un modem in autonomia e poi configurarlo con i parametri forniti dal proprio operatore.

Normalmente un modem di qualità ha almeno 4 porte ethernet per collegare più dispositivi via cavo e supporta il Wi-FI – normalmente il Wi-Fi 5 ma nel migliore dei casi il Wi-Fi 6. Il mercato in tal senso offre ampia scelta, ma fra i modelli più gettonati vi sono senza dubbio: AVM FRITZ!Box 7510 AX, D-Link DVA-5593 e TP-Link Archer VR1200.

Senza un modem non è possibile connettersi alla rete Internet, ma vi è un’unica eccezione che è rappresentata dalla presenza di una rete in fibra ottica completa chiamata fiber-to-the-home (FTTH). In questo caso si viene raggiunti a casa direttamente dalla fibra ottica e invece del modem ci vuole un ONT (Optical Network Terminal) ovvero una piccola scatoletta da alimentare che converte il segnale ottico della fibra in analogico. Praticamente ha un accesso per il cavo in fibra e una o più porte ethernet che si possono connettere via cavo a un modem-router dotato di porta WAN.

TP-Link Archer AX10

TP-Link Archer AX10

Router: cos’è e a che cosa serve

Il router è il dispositivo con porte ethernet e supporto Wi-fi che serve a distribuire la connettività in un ambiente. Ciò vuol dire che normalmente ha bisogno sempre di un modem a cui connettersi. Di fatto è un ponte tra il dispartivo che abilita la connessione a Internet e tutti i terminali che usiamo come ad esempio PC, smartphone, tablet, Smart TV, etc. L’unica eccezione è rappresentata dai cosiddetti modem-router che come lascia intendere il nome sposano entrambe le componenti. Fra i router più noti si possono citare l’AVM FRITZ!Box 4020, TP-Link Archer AX10 e D-Link DIR-X1560. Mentre fra i modem-router si possono citare l’Asus AX5400 e il TP-Link W9970.

Wi-fi 6, un must per tutti

La tecnologia Wi-Fi 6 (802.11ax) è probabilmente una delle novità più pregevoli introdotte sul mercato negli ultimi anni. Rispetto al Wi-Fi 4 (802.11n) o Wi-Fi 5 (802.11ac), comunque retro-compatibili, è davvero in grado di migliorare le prestazioni e la copertura negli ambienti indoor. Ovviamente per godere di tutti i vantaggi vi è bisogno che i dispositivi coinvolti supportino lo standard: non basta avere un router Wi-Fi 6 per fornire vantaggi a uno smartphone Wi-Fi 5.

Il miglioramento prestazionale del Wi-Fi 6 si deve al fatto che è meno soggetto a problemi di interferenza grazie all’impiego di sottocanali nelle frequenze 2.4 GHz e 5 GHz. Inoltre si affida a nuove codifiche e procedure di incapsulamento per il flusso dei pacchetti dati. Senza contare le antenne Mimo (multiple-in multiple-out) integrate che sono in grado di occuparsi dei dati in ingresso e in uscita in contemporanea. Complessivamente si parla di una velocità massima di trasferimento dati del 40% rispetto agli standard precedenti con un picco teorico in download di 2 Gbps. Davvero teorico perché per questa soglia ci vorrebbe almeno una configurazione Mimo 4×4.

Considerazioni e consigli

Da quasi quattro anni in Italia si ha diritto a scegliere il modem che si preferisce per disporre della propria connessione Internet. Il consiglio è di prediligere questa opportunità nel caso si abbia un minimo di competenze tecnologiche oppure almeno un amico o famigliare che sa mettere mano alle configurazioni. Dopodiché bisogna ammettere che, tranne qualche eccezione, mediamente i modem, i router e i mode-router disponibili sul mercato sono superiori rispetto a quelli forniti dai provider. Un buon compromesso è quello di accettare magari il modem fornito dall’operatore e abbinarci un router per potenziarne soprattutto il Wi-Fi. L’ideale ormai è puntare tutto su dispositivi che supportano il Wi-Fi 6, poiché le sue qualità sono ormai manifeste. Inoltre sono sempre di più gli smartphone, i portatili e altri prodotti compatibili. Infine un’ultima accortezza: il mercato consumer non offre ancora modem-router o modem con ONT integrato.

Pubblicato il 6 Aprile 2022
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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