Playstation, Xbox e Switch: guida alle migliori gaming console del mercato

Sony, Microsoft e Nintendo si dividono il mercato delle console di gioco, grazie a prodotti largamente apprezzati dal pubblico. E con il lancio dei modelli next-gen, Sony e Microsoft hanno appena compiuto il salto generazionale. PS5 standard, PS5 Digital Edition, Xbox Series X e Xbox Series S: ecco le macchine da gioco più recenti. Ad esse si affianca Nintendo Switch a rappresentare il terzo polo del gaming, con un approccio decisamente differente. Nella nostra guida, andremo ad evidenziare gli aspetti che differenziano le tre console, cercando di capire a quale tipo di gamers si indirizzino.
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Come scegliere la nuova console?

Potenza, portabilità e prezzo: ecco le tre “P” che ci aiutano a scegliere la giusta console di gioco. Prima di effettuare l’acquisto, infatti, è bene riflettere sulle nostre reali esigenze e soppesare pro e contro legati a ciascun sistema di gioco. Se la priorità sono le performance grafiche, non potremo che optare per i due modelli di punta della nuova generazione: PS5 e Xbox Series X, la prima a marchio Sony, la seconda realizzata da Microsoft. Da sempre in concorrenza, le due piattaforme offrono prestazioni simili, supportando la risoluzione 4K ad un massimo di 120 fps. Di contro, per chi non possa fare a meno di giocare in mobilità, è Nintendo Switch la risposta perfetta. La piccola console giapponese, campionessa di versatilità, oltre all’impiego classico in coppia al televisore, è l’unica a garantire una vera portabilità. E sebbene non raggiunga le vette grafiche dei modelli concorrenti, si pone su un altro piano, prediligendo contenuti più giocosi e titoli con protagonisti i sensori di movimento. Anche il prezzo è una variabile a dir poco decisiva in sede di scelta. E se le nuove console Sony e Microsoft richiedono un notevole esborso per l’acquisto, Nintendo Switch si mostra più conveniente. A metà strada si pongono le console next-gen in grado di supportare la sola fruizione digitale dei contenuti. Parliamo di PS5 Digital Edition e Xbox Series S: due macchine prive di lettore ottico e totalmente votate al download dei giochi. A tal proposito, anche il catalogo dei titoli esclusivi può far pendere l’ago della bilancia per l’una e per l’altra console. Ma questa è una valutazione che lasciamo al gusto personale.

Quanto costa una console giochi?

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Sony, Microsoft e Nintendo: ecco i tre giganti del gaming a dividersi il mercato delle console di gioco. Con una storia lunghissima alle spalle e l’esperienza maturata generazione dopo generazione, propongono al pubblico tre piattaforme dalle straordinarie prestazioni. Sony e Microsoft hanno lanciato nel 2020 i propri modelli next-gen mentre Nintendo Switch rimane ancorata al 2017. Come è naturale che sia, tale elemento incide sul prezzo dei vari modelli, con PS5 e Xbox Series X nettamente più care di Switch. Per chi intenda risparmiare qualcosa, PS5 Digital Edition e Xbox Series S potrebbero rappresentare la giusta scelta. Ma se il budget a disposizione è ancora più limitato, è consigliabile orientarsi verso le console della passata generazione: PS4 e Xbox One S in primis. O magari prendere in considerazione una soluzione esclusivamente portatile, come Switch Lite. Dato il buon numero di variabili che entrano in gioco, vogliamo aiutarti a fare la scelta giusta, attraverso una selezione dei modelli più interessanti in commercio. Tre sono le categorie di prezzo che abbiamo individuato: la fascia economica che ha come tetto di spesa i 250 euro, quella media con prodotti compresi fra i 250 ed i 350 euro e la fascia alta che racchiude i modelli più performanti di ultima generazione.
(Dati aggiornati a novembre 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 250 euro)

Con le fiammanti nuove console Sony e Microsoft a contendersi la fascia alta del mercato, chi intenda limitare al massimo la spesa dovrà, giocoforza, rivolgersi ai modelli della passata generazione. In particolare, la console che offre le migliori prestazioni in rapporto al prezzo è Xbox One S, variante meno performante a livello grafico di Xbox One X. Nonostante qualche compromesso che non inciderà troppo sul gameplay, avremo a disposizione un parco giochi davvero consistente, composto da tanti titoli in offerta. Leggera e piuttosto compatta nelle dimensioni, Xbox One S brilla anche nel design, grazie a linee sobrie e minimali. Disponibile in versione base con controller incluso, è venduta anche in svariati bundle con giochi e accessori. A tal proposito, segnaliamo l’interessante pacchetto Xbox One S 1TB + Star Wars Jedi: Fallen Order. A fianco delle console old-gen, che rappresentano ancora un buon affare, incontriamo modelli portatili pensati per il pubblico più giovane e sbarazzino. È questo il caso di Switch Lite, la piccola di casa Nintendo. Realizzata in una moltitudine di colorazioni scanzonate, riassume in sé l’approccio più easy al gaming in mobilità. Un’ulteriore possibilità per giocare spendendo il giusto è scegliere una retrogaming console, ovvero un modello dal gusto vintage. Prendiamo, ad esempio, Sega Mega Drive Mini, una copia in miniatura della mitica console anni ’90. Non mancano nella confezione due control pads e ben 40 giochi classici per sbizzarrirsi da soli o in compagnia.

Fascia media (da 250 a 350 euro)

La fascia media è un grande contenitore di offerte molto convenienti. Siamo ancora lontani dalle prestazioni offerte dalle console next-gen top di gamma. Ma la nuova generazione fa capolinea attraverso un modello dallo strepitoso rapporto qualità-prezzo. Parliamo di Xbox Series S, la console Microsoft dal profilo più casual. Siamo al cospetto di una macchina che, in tutto e per tutto, esprime lo spirito della nuova generazione. E, a fronte di qualche compromesso grafico, permette agli utenti di testare i titoli più recenti sul mercato. Leggera e molto compatta, Xbox Series S è priva di lettore ottico, supportando solo la versione digitale dei giochi. Facendo un passo indietro, la fascia media ospita le console Sony della passata generazione. Playstation 4 Slim è la più economica, posizionandosi poco oltre il limite minimo di prezzo della categoria di riferimento. Compatta, elegante e sinuosa, occupa poco spazio e assicura prestazioni di ottimo livello. Ma per chi sia alla ricerca del top in termini di resa grafica, consigliamo la versione più grande e prestante: Sony Playstation 4 Pro. In diretta concorrenza con la macchina giapponese, poi, si pone Xbox One X che, in termini di potenza pura, riesce perfino a dare qualcosa in più. Mentre su tutto un altro livello si muove Nintendo Switch, la console ibrida in grado di coniugare gaming tradizionale e portabilità. E che può contare su uno straordinario catalogo di esclusive in salsa Super Mario.

Fascia alta (oltre 350 euro)

Superata la soglia dei 350 euro, si entra di diritto nel terreno delle console top di gamma, modelli di ultima generazione dalle prestazioni senza compromessi. Lanciate nel 2020, le nuove macchine da gioco spostano molto più in alto l’asticella dell’intrattenimento domestico, offrendo un’esperienza visiva sorprendente. Ma spiccano anche sul versante della multimedialità, attraverso molteplici servizi da sfruttare online. E proprio lungo questo percorso procede spedita Playstation 5 Digital Edition, versione priva di lettore ottico per CD, DVD e Blu-Ray. Venduta ad un prezzo molto interessante, punta con decisione sul download dei giochi, offrendo ai possessori del pass Playstation Plus anche una buona selezione di esclusive Sony per PS4 fruibili gratuitamente online. Altrettanto potente ed evoluta è Playstation 5 standard, la variante con lettore ottico integrato. Simile nel design, risulta ancora più imponente e pesante. Ed è capace di leggere i giochi per PS4 in formato fisico grazie alla retrocompatibilità. A tal proposito, Xbox Series X di Microsoft si spinge ancora più in là, garantendo ai giocatori oltre 100 titoli di libera fruizione, sempre a fronte della sottoscrizione di un abbonamento. Console next-gen dal design ispirato, vanta un comparto hardware sulla carta ancora più performante rispetto a Playstation. Ciò che è certo è che la console di gioco a stelle e strisce si mostra un po’ più compatta rispetto alla nuova piattaforma Sony. 

Sfida fra console: introduzione alle caratteristiche

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Sony e Microsoft che producono, rispettivamente, Playstation e Xbox, si muovono sul mercato in modo molto simile, proponendo console dal profilo analogo. E lo fanno con gli stessi tempi. Non a caso, le ultime nate dei due colossi hi-tech (Playstation 5, Xbox Series X e Xbox Series S) vedono la luce a fine 2020, a distanza di pochi giorni. Non si tratta certo di un caso ma di strategie commerciali ben precise che tengono in considerazione il fattore novità. Quando esce l'ultimo modello di un'azienda, la concorrenza dovrà rispondere immediatamente, pena il rischio di perdere terreno in quanto a vendite. E per cavalcare l’onda delle festività, il tutto avviene regolarmente sotto Natale. Le console di nuova generazione alzano decisamente l’asticella delle performance, segnando una netta distinzione con i prodotti del passato. PS5 è proposta in due configurazioni: una versione base con lettore ottico e la variante Digital Edition che supporta esclusivamente il download digitale di contenuti. A variare, come è naturale che sia, è il prezzo. Ma le prestazioni in senso stretto restano identiche. Discorso differente per Xbox, la cui Series X rappresenta il picco più alto dell’attuale generazione videoludica in termini di potenza. Xbox Series S, invece, prevede un hardware meno prestante, fattore che incide notevolmente sul prezzo finale. Parliamo di una console dalla risoluzione inferiore e, come per la PS5 Digital Edition, sprovvista di lettore ottico. Tutte le console next-gen contano su un design totalmente rinnovato e integrano un’unità di memoria SSD che velocizza in modo significativo i caricamenti. Multimedialità, accessori, pass per i contenuti online e giochi in esclusiva: ecco altri degli elementi che entrano in gioco in fase d’acquisto. E lo stesso ragionamento vale se consideriamo i modelli della passata generazione, console che offrono ancora oggi un ottimo rapporto qualità-prezzo. Nello specifico, pensiamo a Playstation 4 PRO, Xbox One X e Xbox One S. A contendersi il mercato delle console con Sony e Microsoft è, poi, la giapponese Nintendo, azienda che propone un approccio diverso al gaming. Lanciata nel 2017, Nintendo Switch è una console ibrida da utilizzare in modo classico (collegata al televisore) o come device portatile. Sebbene non all’altezza della concorrenza in termini di potenza, ha nelle numerose esclusive un solido punto di forza. In più, come da tradizione recente Nintendo, pone l’accento sui giochi basati sull’interazione corporea, grazie all’impiego di controller provvisti di raffinati sensori di movimento. E nel 2019, il gigante di Kyoto amplia il proprio catalogo presentando Switch Lite, console più economica ed esclusivamente portatile.

Specifiche tecniche a confronto

Playstation 5 (in versione standard e Digital Edition) e Xbox Series X offrono prestazioni molto simili per quel che riguarda la resa grafica dei giochi. Xbox Series S, invece, si pone un gradino sotto in termini di potenza pura. Ma anche di prezzo. Mentre Nintendo Switch rappresenta qualcosa di diverso. Le prestazioni grafiche sono nettamente inferiori alla concorrenza ma ciò non significa che la console sia peggiore. Si tratta, semmai, di una differente proposta di gaming, incentrata con decisione sulla portabilità ed i sensori di movimento. Ecco, di seguito, un approfondimento sulle caratteristiche hardware delle tre piattaforme.

Processore e GPU
PS5 e Xbox Series X viaggiano sugli stessi binari per ciò che riguarda il processore: un AMD Zen 2 che, nel primo caso raggiunge la frequenza massima di 3.5 GHz, nel secondo di 3.8 GHz. Anche la velocità della GPU decreta, almeno sulla carta, una leggera superiorità della console Microsoft su quella Sony. Xbox Series X, infatti, mette in campo 12.15 TFLOPS contro i 10.28 di PS5. Parliamo di una potenza grafica necessaria a gestire, in entrambi i casi, la risoluzione 4K a 120 fps. Mentre a Xbox Series S, che non eccede i 1440p, sono sufficienti 4 TFLOPS. A livello di CPU, invece, la piccola di Microsoft è in linea con le altre due console next-gen. Al di là dei tecnicismi, il salto generazionale nella grafica è strabiliante, specie grazie al rendimento eccezionale offerto dal ray tracing nella gestione degli effetti di luce. Su tutto un altro livello viaggia Nintendo Switch. La console giapponese, infatti, monta un processore Cortex quad-core e una GPU Nvidia 256 Cuda decisamente meno performanti. E la risoluzione massima supportata è Full HD a 60 fps.

Memoria RAM
Quando parliamo di RAM, intendiamo la memoria ad accesso casuale, quello spazio che le applicazioni riempiono non appena vengono aperte. In tal senso, maggiore sarà tale spazio, migliori saranno le prestazioni e più facile sarà gestire in contemporanea attività differenti. Non ci stupiamo, quindi, se PS5 e Xbox Series X siano di nuovo allineate, potendo contare su ben 16 GB di RAM, un notevole incremento rispetto ai modelli della passata generazione. Xbox Series S, invece, si “limita” a 10 GB. Mentre Switch conferma la propria natura più sbarazzina con "soli" 4 GB di RAM.

Memoria interna
La rivoluzione delle console di nuova generazione poggia, in larga parte, sulla transizione da hard disk meccanico a SSD. Ci riferiamo alla memoria interna da impiegare per installare i giochi, archiviare dati e salvare i progressi fatti durante una partita. L’utilizzo di unità SSD, infatti, rende ogni operazione nettamente più veloce, incidendo in modo significativo sui tempi di caricamento dei giochi. PS5 esce di fabbrica con una rapidissima SSD da 825 GB. Mentre Xbox Series X monta un modello leggermente più lento ma dalla capacità di 1 TB. 512 GB, invece, è lo spazio disponibile su Xbox Series S. Ancora una volta, la differenza fra il blocco Playstation-Xbox e Nintendo Switch si fa molto marcata, con l’ultima console che mette in campo 32 GB di memoria interna. Ma ciò che può sembrare una disparità insanabile ha, in realtà, una sua ragione d'essere. Nelle console tradizionali, infatti, lo spazio richiesto per l'installazione dei giochi è enorme, arrivando anche a 100 GB. I titoli Nintendo Switch, invece, pesano molto meno, limitando il fabbisogno di memoria. Inoltre, la stessa può sempre essere ampliata attraverso l’aggiunta di una scheda di memoria SD. Stesso discorso vale per le console next-gen Sony e Microsoft ma con alcune differenze. Xbox, infatti, supporta schede di espansione da 1 TB al massimo, mentre PS5 può collegarsi ad unità SSD esterne certificate di capacità anche superiore.

Lettore ottico o download dei contenuti?

I contenuti per le console di gioco di nuova generazione, oltre che per Nintendo Switch, sono comodamente scaricabili da casa in versione digitale, sfruttando la connessione alla rete. Parlando di giochi ed espansioni, la scelta è assicurata dal vasto catalogo disponibile su Playstation Store, Microsoft Store e Nintendo eShop. Ma per Playstation e Xbox sono disponibili anche film e musica in abbondanza. A questo punto, sorge spontanea una domanda: è ancora utile il lettore DVD/Blu-ray ottico? Come sempre, dare una risposta univoca non è possibile. E non a caso, i colossi del gaming su console propongono nel 2020 due varianti dei propri modelli di punta: con e senza lettore ottico. A PS5 standard si affianca, infatti, PS5 Digital Edition. Mentre in casa Microsoft, è Xbox Series S a rappresentare la variante solo digitale di Xbox Series X. In entrambi i casi, oltre a costare di meno, le console contano su un ampio parco di giochi disponibili gratuitamente sottoscrivendo i rispettivi abbonamenti online. Di contro, però, l’assenza di una copia fisica dei giochi li esclude a priori dal mercato dell’usato, poiché le versioni digitali non sono rivendibili. Senza contare che la presenza del lettore ottico resta un aspetto imprescindibile per chi ami acquistare contenuti audio e video in versione fisica e riprodurli attraverso la console. Stesso discorso per chi sia in possesso di giochi in versione fisica destinati alle console della precedente generazione. In sostanza, abbiamo visto come ciascuna soluzione preveda pro e contro. E solo valutando bene le nostre reali abitudini, sarà possibile individuare quella giusta per noi.

HDR e 4K a 120 fps: il tripudio dell’immagine

Le console più potenti in circolazione sono Playstation 5 e Xbox Series X, due sistemi di gioco che sfruttano lo straordinario comparto hardware per offrire immagini con risoluzione 4K fino ad un massimo di 120 fps. E sebbene una fluidità del genere non sarà raggiungibile da subìto con tutti i giochi, tale potenzialità rappresenta un deciso balzo generazionale. In entrambi i casi, inoltre, è previsto il supporto alla risoluzione 8K a 60 fps, benché al momento non vi siano ancora titoli in grado di spingersi così in alto. A migliorare ulteriormente la qualità visiva è l’HDR, già disponibile a bordo dei modelli della passata generazione. Parliamo di una tecnologia che lavora sull'immagine, attraverso un'ottimizzazione cromatica ed il miglioramento dei contrasti. Ne consegue una resa molto più realistica degli effetti di luce, con i colori che si fanno più vivi e verosimili. Il tutto, naturalmente, a patto di avere in casa un televisore 4K HDR. Xbox Series S, a differenza delle due console precedenti, si limita alla risoluzione 1440p e, come la “vecchia” Playstation 4 Pro, sfrutta l’upscaling per simulare il 4K. Esclusa a priori da questo confronto è Nintendo Switch. La piattaforma giapponese, infatti, si pone deliberatamente un passo indietro alle altre per quel che riguarda la grafica e, pertanto, non conta sul supporto al 4K, fermandosi alla risoluzione Full HD.

Struttura della console e design

Sono passati ormai più di 30 anni da che le console da gioco sono entrate nelle nostre case. E, ad eccezione di qualche sporadico caso, abbiamo notato come forme e linee abbiano mantenuto sempre dei tratti comuni. A rimescolare le carte in tavola, ci pensa Playstation 5, la console di nuova generazione Sony. Proposta in una colorazione bianca e nera, fa del design uno dei punti di rottura col passato. Caratterizzata da linee sinuose e futuristiche, la scocca ha diviso il pubblico: da un lato chi ne è rimasto conquistato, dall’altro chi non nasconde un certo scetticismo, legato in particolare alle dimensioni a dir poco imponenti. Pensata per essere posizionata in verticale (ma può stare anche in orizzontale), include una dock che la rende molto stabile. Più convenzionale si mostra il design delle console next-gen Microsoft. Xbox Series X è un monolite nero a forma di parallelepipedo, la cui superficie superiore prevede una serie di buchi che lasciano intravedere la luce emessa da una lampada verde. Più semplice e compatta, Xbox Series S si mostra anche più snella e leggera. Ed è proposta al lancio nella colorazione bianca. In entrambi i casi, le console possono essere posizionate sia in verticale che in orizzontale. Ancora una volta, Nintendo Switch rappresenta un caso a parte. Parliamo, infatti, di una console portatile che ricorda un tablet con display touch da 6,2 pollici. I controller si incastrano lungo i lati ma possono essere anche separati e utilizzati a distanza. Inoltre, inserendo la console nell'apposita dock, è possibile collegarla alla TV e giocare in modo tradizionale.

Dimensioni e peso

Peso e dimensioni delle console di gioco sono influenzati dal tipo di utilizzo per cui sono disegnate. Sony e Microsoft realizzano modelli nati per essere impiegati in casa, attraverso il collegamento al televisore. Di contro, i prodotti portatili assicurano maggiore versatilità e sono più comodi da trasportare. In tal senso, Nintendo Switch ha una marcia in più rispetto a Playstation 5 e Xbox Series X e Xbox Series S, essendo una console portatile che può anche essere sfruttata in casa, in modo classico. Pur offrendo prestazioni inferiori alla concorrenza in termini di potenza pura, la console Nintendo sbaraglia le avversarie in termini di comodità. Grazie ai lati di 24x10 cm e allo spessore di appena 13 mm, infatti, è imbattibile in mobilità. E anche il peso si mostra incredibilmente basso, assestandosi sui 400 grammi con tanto di controller inseriti. Venendo ai modelli Sony e Microsoft, si registra un’inversione di tendenza rispetto alla passata generazione che si traduce in un aumento evidente di peso e dimensioni, in parte dovuto alle caratteristiche hardware migliorate. Playstation 5 standard e Xbox Series X si assestano sui 4.5 chili, un peso non certo irrilevante, specie se si decida di portarle in giro. Mentre PS5 Digital Edition si ferma a 3.9 chili e Xbox Series S, con circa 2 chili di peso, risulta essere la più leggera. Parlando di misure, è PS5 a svettare in altezza con i suoi 40 cm. Mentre la larghezza scende a 10 cm e la profondità a 22. Più regolari sono le dimensioni di Xbox Series X che misura 15 cm in larghezza e profondità e 30 in altezza. Xbox Series S, infine, è la più discreta in quanto ad ingombro, con un’altezza di 27.5 cm, una larghezza di 6.5 ed una profondità di 15.

I controller di gioco

Quando l'azione di gioco si fa incalzante, è fondamentale avere in mano un pad reattivo e preciso. E va detto che tutti i controller delle console in circolazione si comportano molto bene da questo punto di vista. Ancora una volta, Playstation e Xbox propongono periferiche dal design simile mentre Nintendo offre qualcosa di decisamente innovativo. I controller di Sony e Microsoft integrano sensori di movimento e si compongono di due stick, un pad a croce, quattro tasti principali e quattro trigger posti sul retro. In più, è sempre presente un tasto per mettere in pausa ed uno per tornare alla schermata Home della console. Se le differenze estetiche fra i due pad non sono così marcate, va detto che il controller Sony integra tecnologie decisamente più evolute rispetto a quello Microsoft. Il Dual Sense di PS5, infatti, introduce per la prima volta un feedback tattile di tipo aptico che va a sostituire la più classica vibrazione. Parliamo di una tecnologia rivoluzionaria che permette al giocatore di percepire attraverso le mani sensazioni tattili estremamente realistiche. Discorso simile vale per i grilletti adattivi, ovvero capaci di opporre maggiore o minore resistenza alle dita a seconda del contesto di utilizzo, ad esempio nel passaggio da un’arma all’altra. Inoltre, il DualSense è provvisto di un microfono integrato da sfruttare per comunicare durante le partite. È vero, Microsoft è rimasta un passo indietro nello sviluppo del controller. A riequilibrare in parte le sorti dello scontro, però, è la retrocompatibilità di tutti gli accessori con le console next-gen. In altre parole, Xbox Series X e Xbox Series S funzionano anche con i controller della passata generazione. In ultimo, entrambi i nuovi pad sono provvisti di porta USB-C per la ricarica ed il collegamento alle rispettive console. Notevolmente più originali si mostrano i controller di Nintendo Switch, denominati Joy-Con. I due elementi che costituiscono il pad, infatti, vengono inseriti ai lati della console quando la sfruttiamo in modalità portatile. Separandoli, invece, avremo a disposizione due controller differenti da usare collegando la console al televisore. In alternativa, i Joy-Con si uniscono attraverso uno specifico supporto per trasformarsi in un pad più grande ed ergonomico. Indipendentemente dall’approccio scelto, siamo al cospetto di dispositivi wireless che integrano straordinari sensori di movimento all’interno.

Connettività

Playstation 5, Xbox Series X, Xbox Series S e Switch sono provviste di porte ed ingressi per il collegamento ad altri device ma sfruttano anche le connessioni wireless per semplificarci la vita. Vediamo come:

Connettività con cavo
Sul retro delle console di Sony e Microsoft, trova posto un ingresso ethernet per il collegamento alla rete, una porta HDMI 2.1 per inviare il segnale al televisore fino a risoluzione 8K e un ingresso nel quale inserire il cavo di alimentazione. Non mancano, poi, due porte USB di tipo A da utilizzare per connettere device esterni. Mentre sulla parte frontale, campeggia l’uscita USB-C per il collegamento e la ricarica del controller. Le porte di Nintendo Switch, invece, si trovano sulla base di supporto e per sfruttarle è sufficiente inserire la console nell'apposita dock. 

Connettività wireless
Grazie al modulo Wi-Fi, le console possono agganciarsi alla rete senza fili ed usufruire così dei servizi online. Potremo, quindi, navigare, scaricare contenuti e giocare online. Inoltre, PS5 sfrutta la rete di casa per la funzione Remote Play che ci permette di giocare anche via smartphone, attraverso lo streaming fra console e telefono. Ma vi è una certa differenza in termini di velocità fra console Sony e Microsoft. Playstation 5, infatti, integra il Wi-Fi 6 che si comporta meglio del Wi-Fi 5 di Xbox Series X e Xbox Series S. Anche parlando del Bluetooth, la console giapponese stacca la concorrenza offrendo lo standard 5.1 contro il 5.0 della controparte americana. Il tutto si traduce in maggiore stabilità e velocità delle connessioni. Controller, cuffie, microfoni wireless e lo smartphone: ecco solo alcuni dei device che è possibile connettere via Bluetooth alla piattaforma di gioco.

Consumi energetici

Nuovamente, ci troviamo ad affrontare una tematica che pone Playstation e Xbox in contrapposizione con Nintendo Switch. Per la console portatile, infatti, oltre al consumo energetico in modalità TV, ovvero connessa alla rete elettrica, dovremo valutare anche la capacità della batteria integrata e la relativa autonomia. Cominciamo dicendo che le console Sony e Microsoft sono molto più energivore della piattaforma Nintendo. Basta controllare il consumo massimo dell’alimentatore: 350 W per PS5 standard, 340 W per la versione Digital Edition e 315 W per Xbox Series X. Naturalmente, per avere un quadro più preciso dei consumi, andrebbe valutato il reale comportamento delle console in azione, specie in presenza di giochi molto esigenti o durante lo streaming di contenuti. In linea generale, però, i modelli next-gen si mostrano più risparmiosi rispetto a quelli del passato, per via di una migliore ottimizzazione delle risorse operata da CPU e GPU più evolute. Per non parlare del risparmio energetico legato all’impiego di unità SSD in loco di hard disk meccanici. In più, non dobbiamo trascurare la funzione stand-by che entra in gioco automaticamente con lo scopo di tagliare gli sprechi. I consumi di Nintendo Switch, di contro, sono notevolmente inferiori, poiché l’alimentatore richiede un massimo di 50 W. In aggiunta, la buona batteria integrata da 4310 mAh offre circa 4 ore di autonomia in mobilità. Discreta la velocità di ricarica che si assesta sulle 3 ore.

Interfaccia grafica e menù

Delle tre console, Nintendo Switch rimane maggiormente ancorata al gaming puro. Playstation e Xbox, invece, sono strumenti di intrattenimento a 360 gradi. Ne consegue, che il menù della Switch sarà più schematico, dovendo mostrare un minor numero di funzioni. Colorato e semplice, è sicuramente il più accattivante dei tre. L’interfaccia grafica di Xbox Series X e Xbox Series S, invece, sente l'influsso diretto del mondo Microsoft e, nello specifico, del sistema operativo Windows, mostrandosi ordinata e costruita con i caratteristici blocchi quadrati o rettangolari. Schematico e pulito, il menù si mostra praticamente identico a quello disponibile sulle console Microsoft della passata generazione. Votato alla multimedialità, eccelle nella gestione dei titoli retrocompatibili e nel download dei giochi disponibili online per i possessori di un abbonamento Game Pass. Piuttosto differente nell’approccio, il menù di PS5 resta il più vasto e ricco di impostazioni. Ma talvolta potrebbe mostrarsi un po’ caotico e macchinoso. Rimane invariata la matrice di base che prevede una barra orizzontale dalla quale accedere ai vari contenuti. La gestione delle sottosezioni, però, è stata migliorata e resa più fluida, agendo con decisione sull’aspetto estetico. Decisamente più veloce ed intuitivo risulta l’accesso al PS Store. Ma, in linea generale, i menù Sony e Microsoft risultano visibilmente più reattivi e responsivi, andando a limitare lag e rallentamenti che affliggevano i sistemi di gioco della scorsa generazione. Naturalmente, è possibile navigare il menù con i controller. Ma sia Playstation che Xbox supportano i comandi vocali. Infine, esistono per le tre piattaforme delle apposite app smartphone in grado di offrire funzioni aggiuntive. Ma solo le console Sony e Microsoft garantiscono il controllo del menù tramite telefono.

Giochi multipiattaforma ed esclusive

Parlando di giochi in copia fisica, dobbiamo prima soffermarci sulla differenza fra dischi Blu-Ray e cartucce. I primi rappresentano il supporto per Playstation 5 standard e Xbox Series X, le seconde per Nintendo Switch. E le differenze non sono poche. I Blu-ray richiedono un'installazione che può durare anche diverse ore. Ma assicurano ai gamers una resa grafica estremamente dettagliata. Le piccole cartucce della Switch, invece, offrono caricamenti più veloci e non richiedono l'installazione. Di contro, però, il dettaglio grafico risulterà inferiore. La terza strada nella fruizione di contenuti videoludici passa per il download dei titoli in formato digitale, disponibile per tutte le console in commercio. E data l’ampia diffusione di tale sistema, Sony e Microsoft hanno lanciato con la next-gen due macchine che lavorano esclusivamente in questa direzione: PS5 Digital Edition e Xbox Series S. Al di là degli aspetti tecnici, ciò che influenza con maggiore decisione la scelta della console sono i giochi esclusivi, ovvero quelli pensati soltanto per l'una o per l'altra macchina. Al lancio di Playstation 5, ad esempio, Sony propone alcune esclusive molto interessanti, fra cui Marvel's Spider-Man: Miles Morales - Ultimate Edition, Godfall e lo straordinario remake di Demons Souls. Senza contare i titoli ancora in lavorazione con il supporto a Playstation VR, il visore per la realtà virtuale che è prerogativa della console giapponese. Di contro, Xbox può contare su esclusive del calibro di Gears Tactics, The Falconeer e Tetris Effect. Nintendo, infine, si concentra su giochi allegri adatti a tutte le età, come Super Mario 3D All-Stars e Animal Crossing: New Horizons. A parte i titoli in esclusiva, non mancano svariati giochi multipiattaforma, ovvero disponibili per tutte le console. Fra i più in voga ricordiamo NBA 2K21, Immortals: Fenyx Rising e Fortnite: Ride Bene Chi Ride Ultimo. Parlando di prezzo, un titolo nuovo può costare dai 40 agli 80 euro. Per concludere in bellezza questa sezione dedicata ai giochi, è importante valutare la retrocompatibilità delle console, ovvero la possibilità di sfruttare sulle nuove macchine i giochi dedicati ai modelli precedenti, con evidenti benefici in termini di tempi di caricamento. Da sempre punto di forza di casa Microsoft, la retrocompatibilità per Xbox Series X e Xbox Series S coinvolge tutti i titoli ancora in catalogo, compresi quelli destinati alla prima Xbox. Più limitato, invece, è il supporto di Playstation 5, retrocompatibile solo con i titoli PS4. 

Intrattenimento a tutto tondo

Le console di ultima generazione, proseguendo sulla scia dei modelli old-gen, allargano il concetto di strumento ludico all'home entertainment a tutto tondo. Pertanto, oltre alle prestazioni grafiche e alla scelta di giochi, è bene valutarne gli elementi multimediali. La differenza principale fra le console domestiche (Playstation 5 e Xbox Series X) e la portatile Switch, riguardano la possibilità di leggere DVD e Blu-Ray 4K HDR. Le prime due, infatti, supportano entrambi i formati, mentre Nintendo Switch è esclusa da tale confronto, preferendo concentrarsi nell'ambito gaming. Ma lo fa in modo più ampio, dando fino a 8 giocatori la possibilità di scontrarsi contemporaneamente. La presenza di un’unità ottica per la lettura di dischi fisici, però, non è l’unica modalità per godere di contenuti online. Basti pensare, ad esempio, alle svariate piattaforme di streaming che portano nelle nostre case film, serie TV e musica in abbondanza. In tale senso, Sony e Microsoft, a fianco delle due console di punta, hanno lanciato altrettante versioni esclusivamente digitali, pensate proprio per giocare e svagarsi solo attraverso il download e lo streaming. Parliamo di PS5 Digital Edition e Xbox Series S, modelli che si distinguono anche per un prezzo di lancio più abbordabile. 

Gaming, store e pass: il mondo online

Da ormai molti anni, la componente online dei giochi è sempre più corposa. Parliamo di contenuti dedicati al multiplayer, grazie al quale è possibile sfidare avversari provenienti da tutto il Mondo. Avere a disposizione una potente connessione internet è il primo requisito per poter sfruttare al meglio il gaming online, che si basa sullo streaming in tempo reale delle partite. Ma la rete serve anche a scaricare aggiornamenti e patch per i giochi. Senza considerare la possibilità di acquistarli per intero online e scaricarli sulla console. In tale ottica, il concetto di supporto fisico dei giochi si allarga a contenuti che viaggiano sulla rete. L'acquisto dei giochi avviene attraverso appositi negozi online, il Playstation Store per le console Sony ed il Microsoft Store per Xbox Series X e Xbox Series S. Infine, semplicemente e-Shop si chiama il negozio online di Nintendo. Giocare in rete, però, non è gratuito e per farlo si rendono necessari dei pass stagionali, acquistabili sempre nei vari store. Playstation Plus e Xbox Live Gold sono, rispettivamente, i pass Sony e Microsoft. Costano circa 10 euro al mese e, oltre al multiplayer online, offrono tanti contenuti esclusivi da scaricare gratis. Il pass Sony, ad esempio, include la Playstation Plus Collection, ovvero un’antologia delle migliori esclusive per PS4 del brand giapponese. Ben più nutrita è la selezione Microsoft che comprende oltre 100 giochi online con cui cimentarsi in qualsiasi momento. Ma mentre il servizio Sony è incluso nel pass base, quello Microsoft richiede un esborso aggiuntivo per l’acquisto dell’Xbox Game Pass. Scegliendo l’Xbox Game Pass Ultimate, inoltre, avremo a disposizione anche i benefici di Xbox Live Gold. Nintendo Switch Online, infine, è il pass dedicato all’omonima console. Molto più limitato in termini di contenuti aggiuntivi da scaricare, vanta anche un costo decisamente inferiore rispetto alla concorrenza. In linea generale, tutti gli abbonamenti presi in considerazione offrono dello spazio in cloud per il salvataggio dei dati di gioco.

Le console della passata generazione

Per chi non intenda scendere a compromessi in termini di resa grafica, le console di nuova generazione rappresentano l’unica risposta possibile. È pur vero che il lancio di nuovi modelli si accompagna ad una fisiologica scarsità di titoli in catalogo. E sebbene le console next-gen puntino con forza sulla retrocompatibilità, è pur vero che la selezione di giochi cuciti su misura per queste macchine è ancora limitato. In aggiunta, i modelli di punta Playstation 5 e Xbox Series X sono stati immessi sul mercato ad un prezzo non proprio abbordabile. Per molti, questi due elementi sono più che sufficienti per cambiare approccio e optare per un modello della passata generazione. E se i limiti in termini di definizione, fluidità dell’immagine e resa dei colori sono evidenti, non mancano intrinseci vantaggi, primo fra tutti il prezzo. Playstation 4 Slim e Xbox One S, ad esempio, costano circa la metà (o anche meno) delle console più recenti. Mentre Playstation 4 Pro e Xbox One X, sebbene con un minor divario di prezzo rispetto alla next-gen, accorciano la distanza in termini di potenza hardware, raggiungendo il traguardo del 4K. In ultimo ma non per importanza, le console old-gen propongono ai gamers giochi e accessori dal costo inevitabilmente più basso.

Il fenomeno del retrogaming

A fianco delle console più potenti, come Playstation 5, Xbox Series X e Xbox Series S, ve ne sono altre che cavalcano il fenomeno del retrogaming. In voga ormai da qualche anno, tale tendenza è stata spinta con forza dal successo di MAME, software per Amiga che racchiude un’infinità di giochi vintage. Si tratta di console di gioco di piccole dimensioni che richiamano direttamente le piattaforme più amate degli anni '80 e '90. Parliamo, in particolare delle versioni compatte di grandi classici del passato, come Sega Mega Drive Mini e Nintendo Classic Mini: NES. Senza contare la console Atari Flashback 7 che ricorda da vicino i modelli più retrò della storica casa californiana. Piccole e semplici da usare, prevedono un'uscita per il televisore, un ingresso per l'alimentazione e la possibilità di collegare due controller. Nella memoria interna trova posto un abbondante numero di giochi classici, in media fra i 20 ed i 100. Puntando tutto sull'effetto nostalgia, questi prodotti si rivolgono ad un pubblico non più giovanissimo. E si stanno largamente diffondendo anche grazie ad un prezzo molto concorrenziale, compreso fra i 50 ed i 100 euro.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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