Confronta nella pagina Macchina taglia e cuci di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. La macchina taglia e cuci è l’ultima frontiera della sartoria domestica. Ispirata ai modelli industriali, si fa più leggera e compatta ma mantiene le proprie caratteristiche inalterate. Realizzare punti dritti e curvi in contemporanea, cuciture, orli, bordature e decori: ecco alcune delle possibilità di questo prodotto che, all’occorrenza, taglia anche la stoffa in eccesso. Provvista di due 2 aghi e 4 o 5 fili, esalta la creatività attraverso una versatilità unica.
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Il prezzo delle macchine taglia e cuci oscilla da circa 250 euro a oltre i 1.000 euro. Sebbene a livello strutturale, i modelli economici abbiano molto in comune con quelli di fascia alta, a cambiare è la precisione dei punti e la longevità. Un ottimo compromesso è offerto dalla Singer HD0405S che, per circa 350 euro, mette in campo una costruzione interna in metallo di grande durevolezza. Provvista di luci LED e grande coltello per tagliare la stoffa, cuce fino a 1.300 punti al minuto.
Fra i giganti della categoria, spicca il marchio svizzero Bernina che distribuisce anche le macchine taglia e cuci Bernette, come il modello B44. Siamo al cospetto di un prodotto al top per qualità costruttiva e facilità d’uso. Creativa e divertente, realizza 15 punti differenti con precisione e affidabilità. In aggiunta, il ricco manuale guida l’utente passo passo nell’impostazione dei parametri di funzionamento.
Una macchina taglia e cuci, come la Pfaff Hobbylock 2.0, traduce in ambito domestico le numerose possibilità offerte dai prodotti industriali. Pur con misure ridotte, le taglia e cuci entry-level permettono di eseguire punti dritti (1 o 2) e cuciture a onda che vanno a comporre orli e bordi. In più, la macchina taglia la stoffa in eccesso, dando vita a lavori del tutto simili a quelli sartoriali.
Mentre la macchina da cucire esegue solo punti dritti, la taglia e cuci permette di realizzare anche cuciture a onda ideali per orli e bordi. Il tutto contemporaneamente, attraverso l’impiego di 1 o 2 aghi e un massimo di 5 rocchetti di filo. In più, mentre cuce può anche tagliare grazie alla lama posta vicino al piedino che, all’occorrenza, può essere disattivata.
Una macchina taglia e cuci, come la Singer 14T970C, è protagonista nei lavori di alta sartoria, ma può fare la differenza anche in contesti domestici, laddove una semplice macchina da cucire non è sufficiente. Anche detta tagliacuci, svolge tre compiti in uno: cucitura, orlatura e taglio. Oltre ad eseguire un classico punto dritto, realizza in contemporanea una cucitura a onda sul bordo superiore e una su quello inferiore. In questo caso, i fili utilizzati sono tre, ma quasi tutti i modelli possono ospitare un quarto rocchetto per dare vita ad un secondo punto dritto. Il risultato è una cucitura precisa e raffinata, a cui si aggiunge una bordatura laterale analoga a quella presente sui capi sartoriali. Il tutto senza sfilacciature e imprecisioni. La funzione di taglio dona ulteriore completezza alla macchina che, grazie ad affilati coltelli posti a fianco del piedino, elimina il tessuto in eccesso mentre cuce. Alimentata elettricamente e avviata da un comando a pedale, la tagliacuci si comporta meglio della macchina da cucire su tessuti leggeri ed elastici, sia naturali che sintetici. Fondamentale, però, è regolarla a dovere, gestendo la tensione dei vari rocchetti in modo che le cuciture a onda si incontrino esattamente sul bordo. Altrettanto importante è la manopola che regola la lunghezza del punto dritto e che, determina, di conseguenza, l’ampiezza di quelli a onda. La larghezza della cucitura, invece, si gestisce manualmente, avvicinando o allontanando le lame al piedino. Disponibile solo su alcuni modelli, fra cui anche la Juki MO-654DE, è poi la manopola del trasporto differenziale, una regolazione che evita pieghe, rigonfiamenti e storture del tessuto. Ma che si esalta con l’aumentare dell’esperienza nella realizzazione di particolari effetti ondulati sul bordo.
Il prezzo medio della macchina taglia e cuci è superiore a quello della macchina da cucire. Più complessa a livello strutturale, richiede anche maggiore tecnica esecutiva. In generale, si parte dai 250 euro circa dei modelli base per superare anche i 1.000 euro con i top di gamma. Il fattore che più incide in tal senso è la qualità costruttiva. Seppur non sempre visibile a occhio nudo, la scelta dei materiali con cui sono realizzate le parti meccaniche interne determina la maggiore o minore longevità del prodotto. E ai massimi livelli, ci portiamo a casa tagliacuci praticamente eterne. Sulla spesa all’acquisto impatta anche la presenza di un quinto rocchetto, così come la funzione di infilatura pneumatica, un sistema semplificato che si basa sull’aspirazione del filo. Non possiamo, poi, non fare riferimento alla velocità di cucitura che, nei prodotti di fascia economica e media, varia da 800 a 1.300 ppm (punti al minuto). Fra i prodotti al top, però, si possono anche eccedere i 5.000 ppm. A chi si trova ad effettuare l’acquisto per la prima volta, Trovaprezzi.it consiglia una taglia e cuci base che, però, abbia affidabilità da vendere. Prendiamo, ad esempio, la Singer S0105l, una macchina essenziale venduta intorno ai 250 euro. Compatta e leggera, esegue fino a 1.300 punti al minuto con notevole precisione. Optando per la Juki MO-644D, ci portiamo a casa uno dei best-buy di fascia intermedia del celebre marchio giapponese. Praticamente indistruttibile, brilla nelle rifiniture. Corredata da un buon numero di accessori, costa poco più di 600 euro. In ultimo ma non per importanza, ecco spuntare la Brother CV3550, il cui prezzo si aggira attorno agli 800 euro. Completa di tutto e relativamente silenziosa, si eleva dalla media grazie all’aggiunta di un quinto filo che ne spinge all’ennesima potenza le possibilità.
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